XI

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'Cause all that you are
is all that
I'll ever need
I'm so in love,
so in love

Dopo due giorni Macy era tornata a casa e dopo poco più di una settimana -in cui Luke si era praticamente stabilito, dato che tornava a casa solo per dormire- era quasi completamente guarita.

Ed era da una settimana che Luke rifiutava ogni tipo di pagamento che Michael cercava di dargli, lui voleva stare lì.

I Clifford ormai si erano abituati a vedere il biondo che girava per casa e amavano averlo lì, solitamente si svegliavano con un odore di pancakes nell’aria e la voce angelica del ragazzo che intonava qualche canzone mentre cucinava.

Però quella mattina Michael non ne voleva sapere di alzarsi e Luke entrò in camera sua lasciando Macy in cucina che faceva colazione.

“Mike?” Mormorò scuotendolo leggermente, dopo averlo fissato per qualche minuto.

Era arrotolato completamente nel lenzuolo -probabilmente in boxer -, aveva le labbra schiuse e i capelli sparpagliati ovunque sul cuscino.

Era bellissimo.

Il rosso rispose con un leggero mugolio, non muovendo un muscolo.

“Mike dai" Ridacchiò Luke scuotendogli leggermente il braccio. “Hai la riunione per il locale oggi, non puoi mancare.”

Michael mugugnò qualcosa di incomprensibile e si mosse leggermente, ancora senza aprire gli occhi.

Il biondo si morse leggermente il piercing, guardandolo, poi agì.
Si allungò leggermente e appoggiò le labbra su quelle piene e rosse dell’altro, in un piccolo bacio a stampo.

Quando cerco di allontanarsi una mano gli si appoggiò sulla nuca e si ritrovò a ridere contro le labbra dell'altro che cercava di approfondire il contatto - che decisamente non gli negò -.

Si baciarono per diversi minuti, prima che Luke si allontanasse leggermente e puntasse il suo sguardo in quello malizioso dell'altro.

“Giorno, Lukey" disse il rosso con una voce roca che lo fece tremare di cima a fondo.

“Giorno, Mikey" Rispose con un leggero sorriso sulle labbra. “Stai facendo tardi a lavoro.”

“Non mi interessa" mugugnò accarezzandogli il viso e guardandolo negli occhi. “Voglio svegliarmi così ogni mattina, cazzo. Con i tuoi occhi nei miei e le tue labbra sulle mie.”

Il biondo arrossì mordicchiandosi il piercing, sfiorò il naso con il suo lasciandogli un bacio umido sulle labbra. “Dovrai meritartelo, Clifford. Devi andare a lavoro adesso.”

Michael rise accarezzandogli il collo prima di alzarsi.

Sì, era in boxer.

“Sembri una mogliettina preoccupata, Lukey.”

Luke distolse lo sguardo dal suo corpo arrossendo e si avviò verso la cucina.

“Stronzo" borbottò a bassa voce.

L’altro però lo sentì e rise ancora più forte, poco dopo si sentì il rumore dell’acqua della doccia che era stata aperta.

Macy lo guardò sorridendo non appena entrò in cucina. “Si è svegliato?”

Luke annuì con un sorriso sulle labbra e mise i pancakes in un piatto per Michael.

Il rosso fece il suo ingresso qualche minuto dopo e si avvicinò a Macy baciandole la testa, mentre allacciava gli ultimi bottoni della camicia bianca che stava indossando. Sotto aveva dei pantaloni neri eleganti, non era troppo formale, ma era bellissimo. “Giorno, pulcina.”

“Giorno papà" Sorrise la bambina. “Sei bellissimo, sembri..”

“Un principe" sussurrò Luke completando la frase.

Quando si accorse che non l’aveva solo pensato e che Michael lo stava guardando divertito, arrossì fino alla punta delle orecchie.
Si girò verso il lavello facendo finta di niente.

“È vero! Robert ha ragione, sembri un principe.” Macy sorrise contenta guardando il padre con gli occhioni spalancati, innamorata.

Michael sorrise baciandole dolcemente la fronte. “Grazie, pulcina. Sai che odio vestirmi così.”

Affiancò Luke che si era messo a lavare i piatti cercando di non morire di imbarazzo e si avvicinò al suo orecchio. “Se io sono un principe, questo fa di te la mia principessa. No, Lucas?” Sussurrò con un sorriso prima di baciargli la guancia e sedersi accanto alla figlia.

Luke credette di morire di imbarazzo, a quel punto.

Si morse il labbro e finì di lavare le posate, con le voci dei due che chiacchieravano di sottofondo.

“Non so a che ora tornerò, probabilmente tardi. Dopo la riunione passo dal bar a dare un occhiata, visto che Calum non c’è. Mi sa che ci vediamo direttamente stasera.”
Sospirò leggermente scompigliandosi i capelli con una mano, poi sembrò riprendersi e guardò il biondo. “Dio, non ti ho nemmeno chiesto se puoi rimanere! Sono un idiota. Mi dispiace Luke se hai da fare trovo una soluzione io..”

Il biondo sorrise sincero scuotendo la testa. “Non preoccuparti, Mikey. Io e Macy abbiamo un programma fantastico per oggi pomeriggio, vero Rae?” Disse facendole l’occhiolino.

La bambina annuì ridacchiando. “È vero, siamo impegnati.”

Michael rise e si alzò, guardando l’ora. “Okay, io devo andare. Non fate casini, mi raccomando.” Baciò dolcemente la guancia ad entrambi andando velocemente verso la porta.

“Mike!” Luke lo rincorse leggermente, gli porse il telefono arrossendo. “Lo stavi dimenticando.”

Il rosso sorrise prendendolo e gli lasciò un lungo bacio a stampo. “Grazie, Hemmings.”

Luke tornò in cucina sorridendo, poco prima che la porta sbattesse sentirono urlare un ‘vi voglio bene!’ che fece scoppiare entrambi a ridere.

Spazio autrice
Mi sono accorta adesso che è sabato e non domenica ma wHO CARES ECCO IL CAPITOLO.
È di passaggio, ma lo trovo molto dolce sinceramente.
Fatemi sapere cosa ne pensate voi vi adoro.

Il prossimo capitolo sarà... intetessante. Chi vuole intendere intenda.

Come direbbe la mia migliore amica: gli altri in camper.

Arey

Macy's Day Parade ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora