II

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It's a great big world
There's a million other guys
I feel so lucky when I look
In those green eyes

Era nervoso, era tremendamente nervoso.

Lo aveva accompagnato Ashton, dato che doveva andare a lavoro e adesso si trovava davanti alla porta di casa della famiglia dove avrebbe dovuto lavorare.

Passò una mano tra i capelli cercando di sistemarli e si mordicchiò il piercing dandosi dell’idiota.

Forse doveva ascoltare Ashton e mettere una camicia, farsi più presentabile insomma. Aveva invece optato per degli skinny strappati e una vecchia t-shirt dei Guns n Roses  e adesso era convinto che lo avrebbero licenziato al primo sguardo.

Smise di torturarsi il labbro e finalmente suonò il campanello.

“MACY NON SCENDERE DAL DIVANO ARRIVO SUBITO!”

Luke aggrottò leggermente la fronte, non sembrava la voce di un quarantenne e quando la porta si aprì ne ebbe la conferma. Non era decisamente un vecchio grassone pelato, anzi.

Davanti a lui stanziava uno dei ragazzi -Ashton aveva ragione, avrà avuto intorno ai venticinque anni- più belli che avesse mai visto, con i capelli rosso fuoco e un paio di occhi verdi così chiari che sembravano quasi trasparenti. Aveva un piercing al sopracciglio e dei tatuaggi sulle braccia, ma non era la parte migliore: era vestito esattamente come Luke ma al posto della maglietta dei Guns n Roses ne aveva una dei Metallica.

“Ciao" Il dio gli sorrise porgendogli la mano. “Sei Lucas, giusto?”

Ci mise un attimo a riprendersi dallo shock e dopo averlo osservato per qualche secondo sorrise stringendo la sua mano. “Sì, sono io. Ma è solo Luke, in realtà.”

Il rosso sorrise e si spostò per farlo passare. “Certo, scusami. Io sono Michael, la peste è di là.”

Luke lo seguì fino a quello che poi scoprì essere il salotto e si guardò intorno curioso prima di posare gli occhi sulla bambina seduta sul divano a guardare i cartoni.

Era bellissima, aveva gli occhi verdi come quelli del padre e dei boccoli biondi che le cadevano sulla spalle. Indossava una tutina verde con sopra stampata la scritta “Macy’s day parade" e Luke si lasciò scappare una leggera risata guardando Michael divertito.

“Hai chiamato tua figlia come una canzone dei Green Day?”

L'altro lo guardò divertito e sorpreso. “Sei l'unico che se n’è accorto, dopo il mio migliore amico.”

“Calum, giusto?” ricordò il biondo stringendosi leggermente nelle spalle. “L’amico di Ashton.”

Michael annuì piegandosi accanto al divano in modo da essere all’altezza della bambina e le sorrise dolcemente spostandole una ciocca di capelli. “Pulcina, vorrei presentarti una persona.”

Macy distolse lo sguardo dalla televisione e lo portò sul nuovo arrivato, curiosa.

Luke le sorrise dolcemente avvicinandosi di poco. “Ciao Macy, io sono Luke.”

“Sei il nuovo amico di cui mi ha parlato papà?”

Il biondo quasi si sciolse quando sentì quella voce adorabile è annuì. “Sì, sono venuto a giocare con te.”

Il viso della bambina si aprì in un bellissimo sorriso e con l'aiuto del padre scese dal divano avvicinandosi a lui. “Io sono Macy Rae Clifford, ho sei anni e mezzo e sono felice di fare la tua conoscenza.” Esordì porgendogli la piccola manina.

Luke la guardò sorpreso e divertito e la strinse dolcemente con la sua. “Il piacere è mio, Macy. Io mi chiamo Luke Robert Hemmings e ho ventidue anni.”

Michael li guardava sorridendo, ma quando il suo sguardo cadde sull’orologio imprecò leggermente alzandosi velocemente. “Faccio tardi a lavoro, devo scappare. Macy, spieghi tu a Luke quello che deve sapere?”

La bambina annuì sorridendo e si sedette sul divano facendo cenno a Luke di imitarla.

Il ragazzo levò la giacca appoggiandola sul bracciolo del divano e si mise accanto a lei mentre Michael -che era uscito poco prima- si affacciava alla porta.

“Scusa se sono di corsa, Luke. Macy ti spiegherà tutto quello che devi sapere. Ah, alle nove deve essere a letto. Cercherà di corromperti, non cedere.” Il rosso si avvicinò velocemente ai due e baciò la fronte alla figlia. “Ti voglio bene, pulcina.”

Poi lo guardò. “Tornerò per le dieci, massimo dieci e mezza. Se hai fame non farti scrupoli e prendi tutto quello che vuoi.”

“Okay, grazie signor Clifford. Buon lavoro" Il biondo gli sorrise leggermente.

“Papà" Michael si fermò sentendo la bambina chiamarlo e si girò verso di loro. “La giacca e il telefono.”

Il rosso sorrise grato e rientrò nella stanza afferrando i due oggetti nominati prima dalla figlia. “Sei fenomenale, pulcino. Non so cosa farei senza di te.” Poi si rivolse a lui con un leggero sorriso. “A dopo, Luke. Divertitevi!”

Quando il ragazzo fu uscito Luke si girò verso la bambina che lo stava guardando divertita.

“Li dimentica sempre” Disse riferendosi al telefono e alla giacca, poi tornò a guardare la televisione dondolando leggermente le gambe.

Spazio autrice
Okay non sono riuscita ad aspettare lo ammetto. My fault.
Gli altri aggiornamenti avverranno regolarmente di domenica!

Primo giorno di lavoro di Luke e anche se di sfuggita, la Muke si è conosciuta.
Che ne pensate?
Macy come vi sembra?
Datemi dei pareri, tortini di riso.
A presto!
Arey

P.s. Enjoy

Macy's Day Parade ||Muke||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora