Capitolo 6

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Stessi occhi color caramello, stessi ricciolini ribelli che gli ricadono sulla fronte.
E' lui, Shawn.

Ci guardiamo per un tempo che sembra interminabile, mi sembra di scorgere un luccichio nei suoi occhi.
Anche lui mi ha riconosciuta.

"Ehy, tu sei la ragazza del bar! Skylar giusto?" domanda a bassa voce mentre un sorriso sorge spontaneo sulle sue labbra.

È proprio come me lo ricordavo.

"Si,sono io" dico senza riuscire a staccare i miei occhi dai suoi, ancora sorpresa dalla coincidenza.

"Mendes che fai ancora in piedi! Siediti e prendi appunti" esclama il prof.

Lui si scusa imbarazzato e si siede accanto a me , mentre si sentono delle risatine di sottofondo da parte dei compagni.

Tira fuori una penna e il quaderno e si mette a scrivere quello che sta dicendo il prof, lanciando ogni tanto qualche occhiata nella mia direzione.

Cerco di prestare attenzione alla lezione ma la mia mente non collabora. E' difficile concentrarsi con lui a fianco.

"Bene ragazzi ora fate questo esercizio, non preoccupatevi è facilissimo" dice il prof.

Apro il libro alla pagina segnata alla lavagna e mi ritrovo davanti un esercizio che sembra tutto tranne che facile.
Lo leggo un paio di volte cercando di capirci qualcosa, ma mi sembra arabo.

Butto giù qualche calcolo, nella speranza di riuscire a far venire il risultato del libro.

Dopo svariati tentativi per risolvere l'esercizio lancio la penna nell'astuccio con frustrazione e uno sbuffo mi esce dalla bocca. Questa materia riesce sempre a farmi innervosire.

"Ti serve una mano col problema?" mi chiede Shawn avvicinandosi, portando con sé una scia di acqua di colonia.

"Magari...non riesco a farlo venire. Il problema. Cioè non riesco a far venire il risultato del problema" dico mentre mentalmente mi sbatto una mano sulla fronte, ho fatto la figura dell'idiota.

"Si l'avevo capito che ti stavi riferendo al problema" dice ridendo "Dai dammi il quaderno che te lo spiego".

La sua mano sfiora la mia mentre prende il quaderno, e uno strano brivido mi percorre il corpo.

"...ecco poi alla fine grazie a questa legge dividi tutto per questo e ti viene. Capito?"

Annuisco convinta e lo ringrazio, anche se non mi ricordo una parola di quello che ha detto.

Ero fin troppo concentrata a studiare il suo viso.

-

Sento una fitta fortissima allo stomaco, dato che stamattina non ho fatto colazione sarà meglio mettere qualcosa sotto i denti.

Chiedo il permesso di uscire al prof e mi dirigo verso la macchinetta in fondo al corridoio, che è praticamente deserto.

Studio attentamente le varie merendine che contiene, e alla fine opto per dei semplici tarallini. Inserisco i soldi ma il sacchetto rimane incastrato dentro.

"Ma stiamo scherzando" dico tirando un calcio alla macchina, la solita sfiga.

"Ti faccio vedere io come si fa, novellina" dice Shawn tirando una spallata alla macchinetta e facendo venire giù i taralli.

"Mi stai seguendo per caso?" rido mentre prendo la mia merenda.

"No,volevo solo farmi una passeggiata per il corridoio. Comunque questo è il tuo primo anno alla Toronto High School vero? Non ti avevo mai vista prima"

~Perfectly Wrong~ S.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora