Capitolo 7

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Giro la chiave nella serratura e apro la porta, permettendo a Shawn di entrare.

"Benvenuto nella mia umile dimora" dico con fare teatrale "Metti pure le scarpe e lo zaino vicino all'attaccapanni"

"Si signora. Allora che si mangia di buono per pranzo?" domanda toccandosi la pancia, proprio come un bambino.

"Beh pensavo di cucinare un po' di pasta. Ti va?"

"Assolutamente si. Ti do una mano a cucinare, sono bravissimo ai fornelli"

"Ah davvero?"

"No in realtà sono pessimo, una volta ho bruciato persino il tegame del latte"

Mi piego in due dalle risate, immaginandomi la scena.
Nemmeno io sono bravissima a cucinare, ma almeno sono in grado di scaldare del semplice latte.

"Povero cucciolino, hai bruciato il latte?" dico prendendolo un po' in giro.
Se c'è una cosa che proprio non so fare, quella è
rimanere seria.

"Come mi hai chiamato scusa?" chiede avvicinandosi minacciosamente.

Faccio un passo indietro, fingendomi spaventata da lui.
I suoi occhi mi osservano divertiti.

"Non ti piace il soprannome che ti ho dato?"

"No, e se ti azzardi a chiamarmi un'altra volta cosi te la faccio pagare. Capito Morris?"

"Siamo arrivati a chiamarci per cognome, Mendes? Comunque ora ti stupirò con le mie doti culinarie, siediti e lascia fare a me"

Lui fa come gli ho detto, io prendo la pentola e inizio a cucinare. Anche se gli do le spalle mi sembra di riuscire a sentire il suo sguardo sulla pelle, e infatti quando mi giro lo ritrovo a fissarmi, con la guancia appoggiata al palmo della mano.

"Ecco a te" dico passando a Shawn il suo piatto, che afferra prontamente incominciando a mangiare.

Capisco dalla sua espressione che il piatto gli piace, non avevo dubbi. La pasta è praticamente l'unica cosa che so preparare, ma mi viene molto bene.

"Allora Mendes, che ne pensi?" domando curiosa.

"Mediocri Morris, potevi fare di meglio" dice con finta voce spocchiosa.

"Allora se non ti piacciono me li mangio io" cerco di portargli via il piatto, ma lui scaccia via la mia mano con uno schiaffetto.

"Va bene lo ammetto sono buonissimi, ma non gasarti troppo" ammette sorridendo.

"Tranquillo Mendes, già sapevo di essere una cuoca eccellente"
-

Mangiamo in tranquillità, parlando di qualsiasi cosa ci passi per la testa.
Parlare con Shawn è così facile, riesce veramente a mettermi a mio agio.
Era da mesi che non pranzavo con qualcuno, dato che David mangiava sempre in camera per conto suo.
Quando c'era la mamma ci mettevamo a parlare delle nostre giornate, di cosa avevamo fatto e di cosa avremmo fatto il giorno dopo, era uno dei miei momenti preferiti della giornata.
Queste piccole cose mi mancano da impazzire.

"Ehi che hai?" domanda Shawn notando il mio cambio di espressione.

"Niente niente, tutto apposto non preoccuparti. Direi che è arrivato il momento di studiare, andiamo al piano di sopra. " dico cambiando argomento.
Lui non sembra convinto dalla mia risposta, ma non insiste.

"Oh no anche tu ascolti gli One Direction. Pure mia sorella!" sbuffa mentre indica i cd che ho sulla libreria.

"Che hai contro di loro? Mi piace la loro musica"

~Perfectly Wrong~ S.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora