Capitolo 42

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Mi allontano istintivamente, portando una mano sul petto per lo spavento.
Rimango qualche secondo a fissare la porta, per poi sbirciare dallo spioncino.

In quel momento, con la fronte appiccicata alla superficie di legno e le mani premute su di essa, la mia pupilla mette a fuoco la figura imponente di Shawn che si passa nervosamente una mano fra i capelli ricci.
Si guarda intorno, battendo impazientemente il piede a terra.
A quanto pare il ragazzo si diverte a rendermi le cose difficili, come se non lo fossero già abbastanza.
Se pensa che gli aprirò si sbaglia, e pure di grosso.

Chiudo qualche secondo gli occhi e stringo le labbra, sperando che se ne vada al più presto.

"Skylar?" grida deciso, picchiando la mano sulla porta. "Skylar ci sei?"

Mi tappo la bocca con la mano, respirando piano. Il silenzio regna sovrano fra le mura di casa.
Per qualche secondo non sento più niente nemmeno dall'altro lato, fino a che la suoneria del mio cellulare irrompe fastidiosamente.
Impreco a bassa voce mentre tiro fuori l'aggeggio dalla tasca dei pantaloni, spegnendolo.

"Beh, se volevi fingere di non essere in casa potevi almeno silenziare il cellulare" sentenzia Shawn con una punta di amara ironia.

Mi metto in punta di piedi per poterlo vedere nuovamente.
Il vento gli accarezza le guance arrossate, scompigliandoli il ciuffo di capelli che ricade sulla fronte.
È così bello.

Scuoto la testa, maledicendomi mentalmente per averlo pensato.

"Sono qui per parlarti, che tu voglia o meno" anche lui si avvicina alla porta, guardando dritto verso lo spioncino come per mettersi in contatto con me.
Mi volto, incapace di reggere il suo sguardo, seppur separato dallo spesso valico che c'è fra noi.

"Ti chiedo...solo di ascoltarmi, solo questo" sussurra implorante. "Mi devi una spiegazione, perché non capisco cosa cazzo ti stia succedendo"

Stringo i pugni fino a far diventare bianche le nocche delle mani.

"Puoi aprirmi?" implora mordendosi il labbro fra i denti bianchi.

Porto la mano sulla maniglia, sfiorandola come per gioco.
Se la aprissi, crollerei davanti ai suoi occhi.
Lascerei uscire tutto, inondandolo con i miei problemi.
Premo la tempia contro la porta fredda per sentirlo più vicino a me, sicura che Shawn stia facendo la stessa cosa dall'altro lato.
Deglutisco faticosamente, sentendo la bocca asciutta, secca.

"Vattene Shawn" sentenzio stringendo gli occhi, i pugni chiusi fra loro con forza.

Una risata amara fuoriesce dalla sua bocca.
"Sai cosa? Sono uno stupido" dice scuotendo la testa. "Sono uno stupido per aver anche solo pensato che tu mi avresti fatto entrare nella tua vita, che ti saresti fidata di me. Per aver pensato che mi avresti dato le chiavi del tuo cuore. Io ti ho dato tutto quello che avevo Skylar, tutto" continua, fermandosi ogni tanto per prendere fiato, come se parlare fosse eccessivamente faticoso per lui.

Le sue parole mi colpiscono violentemente, facendomi barcollare, facendomi male.
Non è così facile aprirsi completamente, permettere a qualcuno di entrare così tanto in profondità, di vedere e toccare ciò che ti appartiene senza causarti dolore.

"Vorrei poter sapere cosa stai pensando, vorrei aiutarti. Ma tu non me lo permetti, Sky. Ti stai allontanando, ma infondo è più facile scappare, non è così?" sentenzia risoluto, stringendo la mascella.

Guardo la maniglia per qualche secondo, e inconsciamente la mia mano si poggia nuovamente su di essa.
Quanto vorrei eliminare questo spazio che ci divide, sentire la sua voce candida sussurrarmi parole dolci all'orecchio.

Ritraggo di scatto la mano, facendo uscire quei pensieri dalla mia mente.
Non cederò.

"Comunque questa è per te. Ci ho lavorato sopra per mesi. Avrei preferito dartela in un altro momento, in uno dei tanti momenti che credevo avremmo passato insieme. Ma a quanto pare sbagliavo, e pure di grosso.
Ciao, Skylar"
Con un fruscio la sua mano cerca qualcosa fra le tasche della giacca.
Dopo qualche secondo, un pezzo di carta passa sotto la porta, arrivando dritto ai miei piedi.

Mi chino per raccoglierlo, mentre il rumore dei passi di Shawn si fa sempre più distante.

La carta bianca è ricoperta da tracce di inchiostro nere, scritte da una grafia disordinata che conosco benissimo.
In grande, al centro, aleggia la scritta
'Never Be Alone'.

Stringo quel pezzo di carta tra le mani, mentre i miei occhi scorrono veloci fra la lunga serie di righe, o meglio dire, di strofe.
Una goccia calda cade sopra al foglio, facendo sbavare l'inchiostro scuro.
Continuo a leggere, rapita da quelle parole così dolci e malinconiche che Shawn mi ha dedicato.

Take a piece of my heart
And make it all your own
So when we are apart
You'll never be alone
You'll never be alone
You'll never be alone
When you miss me close your eyes
I may be far but never gone
When you fall asleep tonight
Just remember that we lay under the same stars

Il mio petto sussulta freneticamente, e le mie ginocchia cedono facendomi cadere sulle piastrelle fredde del pavimento.
Non posso credere che Shawn abbia scritto una canzone per me.

Infondo al foglio, in basso sulla sinistra, scorgo una piccola dedica finale.
Per Skylar,
spero veramente che ti piaccia.
E ricorda piccola mia, non sarai mai sola.
Shawn

Sul volto mi sorge un sorriso amaro per il tempismo. Ironia della sorte, ora sono più sola che mai.

L'occhio mi cade sulla foto che tengo incorniciata sulla mensola, in cui io e Shawn siamo abbracciati stretti stretti, le mie mani intrecciate alle sue, i nostri nasi così vicini.
La sfioro con un dito, lentamente.

In questo momento, mi sembra di essere nel bel mezzo di una tempesta. Sono sommersa da grosse onde, che non mi lasciano respirare e che mi spingono sempre più giù.
Cerco con tutte le forze che ho in corpo di nuotare verso la superficie, verso la luce, verso la salvezza.
Ma una forza mi trascina con sé verso l'oscurità, tenendomi sul fondo.

Qua giù sono distante da tutto e da tutti, sono completamente isolata, divorata dal buio e dalla solitudine.
Ma è anche vero che una volta toccato il fondo si può solo risalire, e io non ho intenzione di mollare.
Non questa volta.


Spazio Autrice
Ehi, scusate per questo luuungo periodo di assenza.

Sono successe tante cose, e non riuscivo più a trovare l'ispirazione per scrivere.

A causa di tutto il tempo che è passato dall'ultima volta che ho scritto ci tengo a scusarmi per questo capitolo di scarsa qualità, sono un po' arrugginita lol.

Comunque pare che Skylar stia iniziando a tirare fuori gli artigli...

In ogni caso, ci vediamo al prossimo capitolo!
A presto,
-Carli💗

~Perfectly Wrong~ S.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora