Capitolo 19

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"Shawn...è meraviglioso" rispondo ancora incantata dal suo gesto.

Sposta le mani sui miei fianchi e mi fa girare verso di lui, continuando però ad abbracciarmi.

"Noi due non abbiamo mai avuto un vero primo appuntamento, pensavo ti avrebbe fatto piacere. A voi ragazze piacciono questo genere di cose, giusto?" domanda mentre le sue guance si tingono leggermente di rosa.

"In realtà a me piace tutto quello che fai tu, mi piace tutto quello che fai mettendoci il cuore. E comunque certo che voglio uscire con te Shawn, come potrei dirti di no?" domando con il sorriso sulle labbra.

In tutta risposta Shawn mi alza da terra e mi fa fare una piroetta per aria, facendomi volteggiare come se fossi una piuma.

"Allora la sua carrozza la passerà a prendere alle 20:30, signorina" proclama facendo un mezzo inchino.

Non riesco a trattenere una risata, è così buffo.

"E dove mi porterà il mio principe azzurro?" domando cercando di rimanere seria.

"Questa è una sorpresa" esclama sorridendo. "A dopo Sky" continua poi uscendo dalla mia stanza.

Mentre cammina lungo il corridoio lo vedo che esulta alzando le braccia verso l'alto e lasciando uscire un sospiro di sollievo dalla bocca, inconsapevole di essere osservato da me.

'E' proprio un cretino' penso fra me e me ridendo.

Senza riuscire a contenermi prendo fra le mani il mazzo di rose rosse e le porto alle narici, lasciandomi inebriare dal loro dolce profumo.

Decido di metterle subito dentro un vaso con dell'acqua fresca, non voglio che appassiscano.

La mamma mi diceva sempre che dei fiori bisogna prendersene cura, perché sono 'creature bellissime, ma delicate'. Anche lei era un creatura bellissima, delicata e dolce. Qualcuno si sarebbe dovuto prendere cura di lei, e quel qualcuno sono io. Invece l'ho lasciata appassire...morire.

Faccio un respiro profondo e ricaccio indietro le lacrime che minacciano di rigare le mie guance, non è questo il momento di piangere. La mamma non vorrebbe vedermi così.

Cerco di distrarmi pensando a che mettere stasera, vorrei indossare qualcosa di speciale. E' il nostro primo appuntamento, è un'occasione importante.

Apro l'armadio in cerca di qualche vestito, ma non trovo niente che mi convinca. L'unica è andare in centro, lì potrei trovare qualcosa.

Dato che ho bisogno di qualcuno che mi dia dei consigli afferro il cellullare e compongo subito il numero della mia consulente per eccellenza.

"Dopo appena due ore ti manco già?" domanda Madison dall'altro capo del telefono.

"Shawn mi ha chiesto di uscire e ho bis-" le mie parole vengono interrotte da una serie di gridolini.

"E ME LO DICI COSI? ALLORA AL SUPERMERCATO HA DAVVERO COMPRATO I PRESERVATIVI. AVEVA PROGRAMMATO TUTTO. ODDIO SONO VEGGENTE"

Allontano leggermente il cellulare dall'orecchio per evitare di perforarmi un timpano.

"Okay Madison non è il momento per sclerare, devo comprare un vestito per stasera, raggiugimi in centro appena puoi. Ti voglio bene, a dopo" concludo chiudendo la linea. La mia amica è pazza, ma la adoro così com'è.

-

"Eccoti finalmente" dico rivolta a Madison, che è appena scesa dalla sua macchina.

Forse anch'io dovrei prendere la patente, non potrò scroccare passaggi a Shawn per sempre, e inoltre l'autobus non è così comodo. A causa del traffico ci ho messo il doppio del tempo per arrivare.

~Perfectly Wrong~ S.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora