Capitolo 27

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"Non ti è piaciuta la sorpresa?"

"Shawn sei un idiota! Vuoi farmi morire per caso?" domando furiosa portandomi una mano sul petto, riuscendo a percepire il battito impazzito del mio cuore.

Credo di aver perso vent'anni di vita in un secondo.

Il ragazzo davanti a me mi osserva divertito, con un sorriso irresistibile sul volto.
Vorrei rimanere arrabbiata, ma alla vista di quegli occhioni è impossibile.

"Mi sei mancata" continua lui avanzando verso di me, facendo aderire la mia schiena contro il muro.

"Ma ci siamo visti l'altro ieri! E poi, come hai fatto a entrare in casa?" rido allacciando le braccia al suo collo e avvicinandolo il più possibile a me, sentendo il bisogno di annullare quella distanza che ci separa.

"Forse non dovresti lasciare la finestra aperta"

Con la mano mi scosta una ciocca di capelli dagli occhi, per poi posarla sulla mia guancia. Un gesto che ormai conosco a memoria.

Quel semplice contatto riesce a provocarmi una serie di brividi lungo tutto il corpo.

È incredibile l'effetto che questo ragazzo ha su di me.
Ogni giorno è come la prima volta, ogni volta che incrocio i suoi occhi, ogni volta che sento il suo profumo, ogni volta che le sue labbra danzano insieme alle mie.

Mi sollevo sulle punte e mi fiondo impaziente su di esse, assaporandole lentamente.
Il suo tocco è quasi impercettibile.

Il suo braccio, avvolto in una camicia celeste, si lega intorno alla mia vita sollevandomi con estrema facilità.

"Ehi!" grido sorpresa non sentendo più la terra sotto i piedi, ritrovandomi a due millimetri dal suo viso.
Devo ammettere che la cosa non mi dispiace.

"Scusa, ma ero stanco di stare chinato. Mi sarei dovuto trovare una ragazza più alta" sbuffa volgendo lo sguardo verso l'alto.

Gli rivolgo un'occhiata fulminante.

"Sei un cretino"

"Anche tu" ribatte.

"Idiota" continuo sfidandolo.

"Scema"

Gli tiro uno schiaffo sul petto, riuscendo solamente a provocargli una sonora risata.

"Coglione"

"Ehi, questa è pesante!" sentenzia offeso lasciandomi cadere sul letto.

"L'hai voluto tu Mendes"

Shawn si mette in piedi di fianco al letto con le braccia conserte, bloccandomi il passaggio.

"Pretendo delle scuse da parte tua" mi indica.

"Mi dispiace, ma non le avrai. Ora esci che mi devo cambiare, sono ancora in accappatoio!" dico lanciandogli un peluche a forma di pecorella, che lui afferra al volo.

"Puoi venire anche così, a me non dispiace" dice mordendosi un labbro, mentre i suoi occhi curiosi viaggiano lungo il mio corpo ricoperto solo da un soffice strato di tela.

Scuoto la testa lanciandogli uno sguardo malizioso.

Mi faccio forza con le braccia e mi alzo in piedi, afferrando le grucce che prima mi erano cadute.

Inizio a slacciarmi l'accappatoio, ma sento lo sguardo di Shawn bruciarmi sulla schiena.

"Shawn, ti dispiace?" domando facendo saettare gli occhi fra lui e la porta.

~Perfectly Wrong~ S.M.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora