-Capitolo 59:Dimissioni e quotidianità-

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Si prepararono così, ad entrare in un altro portale, diretto a Whashington DC , alla base principale dello S.H.I.E.L.D.

Si materializzarono davanti all'atrio a cielo aperto e con passo deciso si incamminarono verso la porta d'entrata chiara, innalzando un chiacchericcio sorpreso e alcune occhiattine dei colleghi della ragazza.

Presto , Phil Coulson , incuriosito dai mormorii che udiva camminando in mezzo ai dipendenti , si fece starda fino a scorgere il capo chiaro della nipote del Supremo.
<<Ehy Lenya ciao!>>esclamò l'uomo , sbracciandosi , mentre si avvicinava alla coppia.
<<Dove sei stata tutto questo tempo?Quando sei arrivata? >>chiese bombardandola di domande.
<<L-lui perché è con te?>> continuò impallidendo , mentre indicava il corvino.

<<Dov'è Fury?>>chiese la giovane ,senza rispondere a nessuna delle domande,  mentre imperterrita , insieme al marito , e seguita dal collega, camminava verso gli ascensori.

<<Beh è nel suo ufficio , ma non posso lasciarvi  entrare così , mi devi delle spiegazioni!>>esclamò Coulson ,  infilandosi anche lui nella cabina d'acciaio.

L'agente Price, non badando all'uomo , cliccò il tasto dell'ultimo piano e in poco tempo l'ascensore ,  raggiunse l'uffico del direttore dello S.H.I.E.L.D. , lasciandolo sorpreso davanti alla presenza dei tre individui.

<<Price e.. che diavolo ci fa lui qui , dovrebbe essere rinchiuso ad Asgard.>>ringhiò l'uomo di colore , estraendo la pistola per puntarla contto il dio .

<<Nick abbassa l'arma. Non è più una minaccia , te l'assicuro.>>disse la ragazza dai capelli color della neve , intimando il suo capo  con un gesto delle braccia.

<<Cosa me lo garantisce?>>chiese il calvo , ancora poco convinto .

<<Che ora siamo sposati.>>disse alzando la mano sinistra , l'indice destro ad indicare la fede d'oro che indossava.

<<Oh porca..>>commentò l'afroamericano , rimettendo la glock nella fondina. <<Ad ogni modo perché sei qui ?Dove sei stata?Io, Coulson e la Hill ti abbiamo chiamato un miliardo di volte e la tua segreteria è intasata dai messaggi di Rogers e Stark.>>continuò , ricomponendosi , mentre si sedeva sulla scrivania.

<<Mi hanno fatto schiava su un altro pianeta..comunque, cambiando discorso..do le dimissioni , Nick.>>disse determinata la nipote del Supremo , guardando il suo capo nell'unico occhio buono che gli era rimasto.

<<Oh ..Diamine Price non puoi. Sei una delle mie migliori agenti.>>commentò il direttore, seriamente dispiaciuto.

<<Lo so. Ma è la decisione migliore al momento.>>disse imperterrita la donna.

<<E va bene..ma ad una sola condizione.>>stabilì Fury.

<<Quale?>>chiese la giovane , incitandolo a continuare.

<<Tuo marito non dovrà darmi  alcun tipo di problema.>>rispose l'altro.

<<Non lo farà.Non darà problemi ne a te , ne allo S.H I.E.L.D. , ne agli Avengers.>>serenziò la ragazza dagli occhi grigi .




Due settimane dopo le dimissioni della ragazza , i due coniugi si erano trasferiti in uno spazioso appartamento a Seattle.Se n'erano andati da New York , per via delle visioni che avevano disturbato la tranquillità della strega , che aveva iniziato a stare di nuovo male.
Aveva problemi con la nausea e suo marito era molto preoccupato per lei.

Una sera avevano ordinato una pizza, che appena finita di mangiare , Lenya andò a rigurgitare in bagno.
Loki le fu subito dietro , a tenerle i capelli , finito il momento , si tirò su , sedendosi sulla tavoletta che era stata abbassata.

<<Amore , non puoi continuare così.>>disse l'uomo , accovacciandosi per guardarla negli occhi.

<<Sto bene , davvero. La pizza mi avrà fatto male , tutto lì.>>rispose lei semplicemente, tirando su con il naso.

<<Va bene .>>disse sospirando.
<<Vieni a letto , ti preparo un thè.>>continuò, baciandole la fronte.


To be continued...

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