"È solo un addio.
Credimi, io non ci penso mai.
Vedo che hai pianto.
Tu lo sapevi. Ma da quando?
Bella d'estate, vai via da me.
Notte d'incanto, è bello vedere le luci laggiù.
Io sono stanco. Non voglio parlare, parla tu.
Bella d'estate, vai via da me.
Forse perché ti credevo felice così. Proprio così fra le mie braccia.
Forse perché ci bastava arrivare fin qui, come onde di notte sulla spiaggia.
Piccoli fuochi, noi siamo zingari di periferia.
I nostri son giochi che durano poco, la notte se li porta via.
Bella d'estate, vai via da me.
Forse perché ti credevo felice così. Proprio così fra le mie braccia.
Forse perché ci bastava arrivare fin qui, come onde di notte sulla spiaggia.
Chiudi gli occhi e ti senti per sempre così.
Ancora qui tra le mie braccia.
Per tutti e due basterebbe arrivare fin qui.
Come onde di notte sulla spiaggia."
-Mango -Bella d'estateOgni mobile della stanza era riversato sul pavimento freddo, il muro era sporco di sangue e terra esattamente come le mani e i piedi scalzi del dio dell'inganno, il quale portava dei semplici vestiti scuri.
I capelli neri arruffati e lunghi, il volto segnato dalle occhiaie e gli occhi smeraldini vuoti.<<Ora mi vedi, donna. >>disse l'uomo posando di nuovo gli occhi in quelli della ragazza.
<<Dopo tutto questo tempo ora vieni a farmi visita. Perché? Sei venuta a compiacerti?Per schernirmi? Per redimermi?>>chiese la lingua d'argento con uno sguardo carico di freddezza ma allo stesso tempo di malinconia.<<Non è come credi. >>disse Lenya spegnendo la sigaretta.
Si susseguirono attimi di silenzio, in cui Loki si era ritrovato a guardarla.
Lei era cambiata, profondamente. Lui l'aveva ferita,l'aveva ingannata, gli aveva fatto del male. Non aveva più quel sorriso sicuro e dolce sulle labbra, i suoi occhi grigi erano vuoti, i capelli color della luna tagliati in un carré più corto dietro e più lungo davanti. Il cuore probabilmente, per merito suo era anoressico d'amore.
Non le importava di niente e di nessuno e questo lo spaventava. Terribilmente. Lui ci teneva e credeva che lei avesse smesso di aspettarlo. La guardava e gli sembrava che lei vivesse tanto per vivere, come se non avesse più un motivo per farlo.
Lui si sentiva in colpa per averla resa così, per averla cambiata.
Avrebbe voluto portarla indietro e salvarla,magari evitandole di conoscerlo. Forse nel profondo, desiderava -almeno un po' - che se ne andasse, in modo che lui non sentisse l'enorme peso del fardello delle sue azioni, sulle spalle e sul cuore.
Cacciò via questi pensieri, il rimorso era un'emozione troppo spiacevole che non faceva per lui.L'agente Price era stata l'unica a capirlo fino in fondo, a leggere tra le righe, a capire le sue ragioni. Eppure percepiva dell'astio non manifestato,che probabilmente era il suo ringraziamento muto. Pensava che lui volesse che se ne andasse. Ma lei sarebbe stata
testarda. Avrebbe voluto andarsene, non essere lì.
Ma aveva capito. Aveva capito che preferiva fare la guerra con lui che fare l'amore con chiunque altro.Inconsapevolmente un muro di parole non dette si era innalzato in quella stanza mentre i due giovani si perdevano -come la prima volta che si erano visti-l'uno negli occhi dell'altra.
To be continued...
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A mystical love
FanficLenya Price è una ragazza dal passato misterioso, la sua famiglia in qualche modo ha sempre avuto a che fare con avvenimenti che ruotano intorno all'occulto ed eventi legati alla magia. Solamente Nick Fury, il suo capo, è a conoscenza di cosa si cel...