E giocano tutti al tennis... la vera cortina di ferro è lì nei gusti...
altro che realtà virtuale, o aumentata come si dice oggi, Gaber era dotato di un apparecchio che gli permetteva dal bianco e nero dei suoi anni di più fervida partecipazione di analizzare con il microscopio l'esistente e nel contempo viaggiare nel tempo e prefigurare probabilmente involontariamente ciò che sarebbe stato il mondo della politica di allora e dell'oggi recente senza nemmeno immaginarla.
e tutti giocano al tennis, oh chiaro nulla contro il tennis e magari anche l'idealizzazione del calcio che ne fa a un certo punto non è proprio come si dice oggi, nell'oggi, allo stato dell'arte, però io gli concederei qualche licenza poetica non riuscita nel complesso perché tutto il resto centra drammaticamente l'obbiettivo e tutti i compromessi storici non riusciti allora e tantomeno ora.
quindi giocano tutti allo stesso gioco, questo è il senso del pezzo apparentemente controtennistico. Cioè si battono per piccole variazioni politiche dimenticando o peggio ignorando volutamente che i problemi del paese e della gente stiano altrove.
e la trasformazione di chi entra in parlamento è quasi automatica. Si fanno votare come rivoluzionari e si fanno rimandare a casa come poltronari...
allora come ora
e il "giocare al tennis" oggi rappresenta il pensiero omologato e omologante, la non volontà di pensare diversamente , la passiva incosciente bovina accettazione della normalizzazione ed accettazione del consumo e in ultimo di essere consumati.
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Chiedo scusa se parlo di ... Gaber
Short StoryHo deciso di intraprendere una nuova avventura ed esplorare le opere di uno dei miei maestri, Giorgio Gaber. Il format che ho scelto per questa nuova iniziativa è un po' in stile Blog ovvero quasi sempre ci sarà un video o un testo o entrambi, acco...