Inizialmente questo pezzo l'avevo intitolato semplicemente "Gildo" come il brano di Gaber di cui ho inserito il video principale.
Ed è un brano, di straordinaria umanità del nostro signor G che trovatosi egli stesso nella condizione disagiata di paziente in ospedale non ha certo perso l'occasione di fare un pezzo della giusta concreta crudezza in cui nei pochi minuti a disposizione riesce a disegnare un quadro incredibilmente realista del contesto, sottolineandone, senza peli sulla lingua, anche gli aspetti più sgradevoli sia umani che corporali, di una convivenza coatta tra la vita e la morte, in grado di tirare fuori gli istinti più biechi ma anche elementi di insospettabile ed inattesa solidarietà umana .
Ma quello che volevo aggiungere è che il tema della malattia è sempre stato molto a cuore al nostro autore, e ve ne sono altri di brani in cui affronta questo delicato tema. Uno, in particolare, "l'amico" a cavallo tra il primo Gaber del successo e quello che a breve si sarebbe rifugiato nei teatri, brano estremo, intenso e che si commenta da se. Eccolo qui:
e dai teatri in cui si è per così dire rifugiato, alienato forse sarebbe meglio, c'è un altro brano che parla di un'altra malattia, questa tristemente nota e famosa se non famigerata, che ha mietuto eserciti di vittime tanto che io non credo vi sia qualcuno che sta leggendo adesso che non conosca qualcuno, familiare o meno, che non ne sia stato colpito prima o poi.
Proprio per questo Gaber la definisce "la dolce uguaglianza, quasi fatalmente " in uno dei suoi spettacoli di fine anni 70 (d'altronde il pezzo viene da "Libertà Obbligatoria", di cui abbiamo già disquisito ampiamente).
Immergiamoci in questo "flusso di coscienza" molto forte ed a tratti impietoso ...
Non conosco altri canta autori che abbiano trattato la malattia con la stessa coscienza, intensità e trasparenza.
A pensarci, sembra strano, è vero però è cosi! nelle canzoni si fa sempre più effetto a parlare di cose dei vivi e guai ad affrontare temi che possono anche vagamente ricordare che su questa terra siamo solo di passaggio e le malattie fanno parte del nostro viaggiare e spesso e volentieri ne sono anche l'ultimo passo.
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Chiedo scusa se parlo di ... Gaber
NouvellesHo deciso di intraprendere una nuova avventura ed esplorare le opere di uno dei miei maestri, Giorgio Gaber. Il format che ho scelto per questa nuova iniziativa è un po' in stile Blog ovvero quasi sempre ci sarà un video o un testo o entrambi, acco...