I sogni di Gaber

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"Quando si è un po' filosofi non si sogna mai a caso..."

Questo è l'intro che fa da incipit per entrambi questi 2 monologhi di "Libertà Obbligatoria" in cui Gaber simula di avere avuto un sogno in cui rispettivamente incontra Gesù (Cristo) nel primo e Karl Marx nel secondo.  

Il primo forse ad ascoltarlo oggi può risultare un po' scomodo e turbare gli animi cattolici più sensibili, con la storia del corpo e della sua resurrezione, quindi non mi ci soffermerei più di tanto.

Entrambi comunque i monologhi sono intrisi della solita ironia gaberluporiniana specialmente quello con Gesù, mentre l'incontro con Karl Marx se pur ironico, calpesta un terreno, quello della produzione e del consumismo finendo per rappresentare un'altro dei fantastici voli in avanti gaberiani che in quest'opera ho voluto sempre evidenziare. 

Si incontra un Marx che proiettato al giorno d'oggi ancora una volta sa osservare la realtà con un occhio visionario e predittivo. 

La battuta più bella però secondo me è quella che a fronte del fatto che il filosofo tedesco affermi che non sono chiare quali siano le classi (sociali ndr) ad oggi, (ad allora),  la replica del nostro Gaber è " ma come non son chiare le classi? uhe! allora non sei marxista" ... più lo ascolto e più mi ammazzo dalle risate...

Ovviamente il tono ironico lascia sempre il posto all'estrema serietà dell'argomento oggetto del dialogo, ovvero che non è più realistico lo scenario individuato da Marx un secolo prima nel capitale dove  a farla da padrona era la classica lotta di classe tra operai e capitalisti che includevano anche i borghesi arricchiti, ma come giustamente sottolinea lui, la borghesia non esiste più, sbriciolata , i padroni (i capitalisti) non ci sono più o meglio, sono diventati impersonali, impalpabili entità che controllano nell'ombra le corporate sparse in tutto il mondo. Oggi tutto ciò è ancora più evidente. Concentrazioni di marchi ed aziende sempre più estremizzati, borghesia non più sbriciolata per il fatto che il terzo stato, la plebe aspirava a diventare borghese e quindi ad un benessere superiore a quello di chi lavorava e basta come nell'800, ma sbriciolata per il fatto di essere divenuta inutile e senza più scopo di trainare l'economia delle major che vengono trascinate semplicemente dai meri numeri di massa. 

Non manca anche una delle tante frecciate implicite alla sinistra del tempo, che continuava a seguire un cliché di lotta di classe ormai già allora divenuto obsoleto. 

E intanto nel frattempo possiamo dire che ci siamo trovati alla fine davvero, senza classi, senza borghesia, senza padroni e molto ma veramente molto più nella merda di prima... 


Ecco per la cronaca il transcript del sogno di Marx:

Quando si è un po' filosofi non si sogna mai a caso.Ero una specie di Diogene con una lampada da 2000 Watt in mano, una macchina fotografica e cercavo in un posto che poteva essere Milano.Sento una voce nella nebbia che mi fa:Marx: "Così non fotograferai mai niente!"G: "Chi siete?"E lui:Marx: "Un tedesco di passaggio."Ah, penso io, il solito pessimista della scuola di Francoforte.Macché. Esce dalla nebbia un bel signore con la barba che mi fa:Marx: "Piacere, Carlo Marx."OhhhhhhMarx: "Vedi ragazzo"Come ragazzo? Mi chiaman tutti compagno e arriva questo e cambia il vocabolario unaltra volta?Marx: "non basta una macchina fotografica con gli obiettivi giusti. Tu sbagli i tempi. Credimi, io ho una certa esperienza della roba che si muove."E questo è vero!Marx: "Dunque: come si muoveva il tutto ai miei tempi? Qui il capitale, qui le classi, qui la borghesia ecc., ecc."E io:FLASHSimpatico Marx quando si scalda eh? Però mi permetto di dirgli:G: "Anche noi, anche noi: capitale, classi, borghesia" FLASHMarx: "Bravi!"G: "Grazie."Ho capito dopo che per lui bravi voleva dir coglioni! Affettuosamente si intende! L'ho capito dal seguito.Marx: "Bravi, la borghesia non cè più, o meglio, non conta, sbriciolata!"E no eh? Qui mi incazzo! Un momento, non cè più. Oh Dio, non cè più la borghesia. Che detto da lui fa anche rabbia perché uno dice: allora ci ha preso per il culo fino adesso! No scusa!G: "No scusa Marx i padroni eh? I capitalisti?"E lui bello, con quegli occhi che vedono tutto:Marx: "I padroni, i capitalisti non li vedo, nel senso che stanno diventando impersonali."G: "Ma puttana miseria, io ho bisogno di aggrapparmi a qualcosa, ho bisogno di punti fermi!"Marx: "Allora dovevi sognarti Gesù!"G: "Già fatto grazie. Ma mi dica maestro la lotta di classe"Marx: "La lotta di classe"G: "Lasciami almeno la lotta di classe!"E lui calmo:Marx: "La lotta di classe"G: "Più svelto maestro, dai!"Marx: "La lotta di classe sarebbe ancora giusta"G: "Oh, meno male!"Marx: " se fossero chiare le classi!"G: "Come non son chiare le classi? Uhè, allora non sei marxista? Eh? Scusa se mi incazzo Marx ma mi sembri un po spappolato eh? E l'imperialismo eh? L'imperialismo dai, dai, su? Limperialismo?Svelto dai, è l'età, ma svelto su Marx."Marx: "Ne parlavo col Lenin. E lassù che lo guarda, lui cè fissato. Dice che ne ha unimmagine un po sfuocata parla di pax, di pax americana. Dice che la pace è peggio della guerra."G: "Sì, questo lha detto anche il mago delle carte prima, ma poi cosa guardi, cosa guardi ora se non cè più niente eh?"Marx: "Non è vero che non c'è più niente! I nemici ci sono più di prima, solo che si presentano in un altro modo, è tutto più la vedi la produzione? Era così, una bambina. Comè cresciuta eh? Che salute? Me la ricordo io, una bambina con i padri che: fai questo, fai quello! Roba da matti. Una donna, autonoma, va da sé, va da sé. Bisogna fare qualcosa"Tira fuori la sua Laica col soffietto eFLASHMarx: "bisogna fare qualcosa FLASH, ah ho capito FLASH, è tutto più FLASH, interessante FLASH, ho capito, è tutto più è tutto più"E il vecchio se ne andò ancheggiando lasciandomi nell'angoscia più totaleG: "Il rullino! Il rullino! Non andare via, il rullino spediscimelo!"Maledetto, testardo, fissato, anche con l'arteriosclerosi viene qui, vede che tutto si muove e scatta un cinquecentesimo è una mania, una mania, avevo le idee così chiare, così preciseScrivimi, scrivimi qualcosa! Che sennò magari tra una decina danni uno si alza e senza saperlo una mattina si trova lì davvero senza borghesia, senza classi, senza padroni e nella merda più di prima!!!

Chiedo scusa se parlo di ... GaberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora