La peste (a Milano)

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"Un urlo disumano... La peste a Milano!"

Era un po' che volevo aggiungere questo brano alla collezione dei pezzi di rilievo di Gaber , ma non  riuscivo a trovare lo spunto per agganciarmi e parlarne. La SARS era troppo lontana nel tempo e altre malattie di impatto maggiormente devastante non ne sono ancora arrivate, per fortuna, e prima che ne arrivino forse è il caso di aggiungere questo capitolo.

Veniamo al pezzo:
come al solito io voglio darne un'interpretazione quantomeno originale e unica e staccarmi da quelli che ne danno una connotazione politica, anche perché essendo un brano del '74, non ci sta. 

Invece è la sempre costante attenzione alla malattia e alle situazioni scomode in cui il nostro signor G sguazza a suo e nostro piacimento che mi piace portare in evidenza. E qui si è davvero divertito a dipingerci un quadro apocalittico degno del peggior colossal holliwoodiano o di uno di quelle truci Serie tanto in voga al momento. 

Ci sono frasi scomode dentro questo brano come questo capoverso che indica quanto facile sia passare dallo sgomento all'abitudine nel caso in cui dovesse capitare nuovamente qualcosa di simile a quella che fu la peste di manzoniana memoria.   


Morti dappertutto
Che vengono ammassati come animali
Non fa neanche più effetto
Sono cose normali

Si fotografano i cadaveri
Non fa neanche più schifo
Ci si lava, ci si pettina
Si esce, si va al bar
Si scansano i cadaveri
Non ci fai più caso.
Ci si abitua così presto
In fondo ne muoiono tanti
Anche al week-end di ferragosto.


L'unica cosa certa che possiamo dire è che per ora a dispetto dall'enfasi con cui questo virus è stato affrontato è ahimè un semplice preludio a quello che potenzialmente potrebbe rappresentare lo sviluppo e la diffusione di virus ben più potenti, più facilmente trasmissibili e sicuramente più letali di questo.

Un'idea del perché questo virus si sia sviluppato con queste modalità e proprio da quelle parti io ce l'avrei anche però questa sarebbe un'altra storia...

Chiedo scusa se parlo di ... GaberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora