E faccio un segno sul mio segno .... come son giuste le elezioni ....
Con calma, ironia ma anche con partecipazione, Gaber riesce a portare in evidenza i limiti dei meccanismi della nostra democrazia cosiddetta rappresentativa.
E le elezioni è stata scritta in un tempo in cui i partiti erano sempre gli stessi e i candidati erano ancora scelti e non indicati inderogabilmente dai partiti come ora .
Quello che emerge da questo brano è l'assoluta inutilità del porre la propria croce su un simbolo piuttosto che un altro, non avendo nessun collegamento diretto con il governo del paese, battaglia questa che Gaber riprende più volte durante la sua carriera e in maniere diverse ma sempre in linea con una certa manifesta idiosincrasia nei confronti di questa democrazia.
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Chiedo scusa se parlo di ... Gaber
Storie breviHo deciso di intraprendere una nuova avventura ed esplorare le opere di uno dei miei maestri, Giorgio Gaber. Il format che ho scelto per questa nuova iniziativa è un po' in stile Blog ovvero quasi sempre ci sarà un video o un testo o entrambi, acco...