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Nina
Le ore passarono in fretta fortunatamente, stavo morendo di fame e non vedevo l'ora di andare in mensa. Io ed Emery andammo al nostro solito tavolo e aspettammo che il suo ragazzo Jack e sua sorella Kate ci raggiungessero. Stavo spazzolando tutto quello che c'era sul mio vassoio quando ad un certo punto qualcuno mi rubò una patatina dal piatto. Se c'era una cosa che odiavo più di mister ce l'ho solo io, ovvero Josh, era proprio che mi si rubasse il cibo. Mi voltai e trovai l'idiota intento a mangiucchiare una manciata di patatine prese dal mio vassoio. Okay mi correggo, se c'era una cosa che odiavo infinitamente era Josh che mi rubava il cibo.

<<Proprio non ce la fai eh?>>

Mi guardò con un'espressione da cucciolo che non gli si addiceva per niente e con finta aria confusa disse <<A fare cosa scusa?>>

<<A lasciarmi in pace, Cristo.>>

<<Sono confuso.. Parli con me o con Cristo?>> alzai gli occhi al cielo a quell'esclamazione e non persi tempo a ribattere.

<<Sempre più idiota, wow credevo ci fosse un limite a tutto>>

<<Non alla tua fame a quanto pare. Dove lo metti tutto questo cibo bisbetica?>>
Lo guardai inferocita e strinsi il vassoio al petto.

<< Ehi, volevo solo darti una mano perché se continuerai a mangiare così, sul ghiaccio non riuscirai più a volteggiare come Trilly in Peter Pan, bensì comincerai a pattinare come Gloria in Madagascar.>>
disse indicando il mio vassoio con un dito. Aprii la bocca offesa e pensai alla svelta a come ribattere. Voleva attaccarmi sul pattinaggio? Bene, lo avrei massacrato sull' hockey.

<<Tu invece se continuerai a rubare il mio cibo non riuscirai più a inseguire quel dischetto strano sul ghiaccio.. Com'è che si chiama lo sport inutile che fai? Hockey?>> Colpito e affondato.

<<Inutile ci sarai tu e i tuoi stupidi gonnellini da signorina.>>

<<Beh dato che mi ricordi molto una di quelle, domani potrei portartene uno, magari rosa.. Che ne pensi?>>

Stava quasi per rispondermi a tono, quando qualcuno sbattè il prorio vassoio dal capo opposto del tavolo. Ci voltammo verso il lato da cui provenne il rumore e simultaneamente abbassammo lo sguardo, pronti a subire l'ira di Jack come ogni giorno.

<<Ragazzi smettetela! Mi sono rotto di sentirvi sempre litigare!>> Esordì lui.

<<Fratellino lo sai che questa qui non fa altro che provocarmi.>> Josh alzò il capo e mi puntò il dito contro.
Ebbene si, Jack, Josh e Kate erano fratelli ma a parer mio, non c'erano persone più diverse tra loro su tutto il pianeta Terra. Kate era la più piccola ma era adorabile, educata e divertente. Con i suoi splendidi capelli castani e due occhi come zaffiri, incantava tutti. Jack era un ragazzo abbastanza tranquillo, ma che se lo si faceva arrabbiare erano guai, intelligente e sensibile, alto quanto un colosso, con capelli e occhi nero corvino. Poi c'era Josh che pur essendo il primo genito, non aveva un minimo di sale in zucca. Josh era un cavernicolo. Il suo aspetto non rispecchiava minimamente il suo cervello bacato. Alto, fisico da bronzo di Riace, lineamenti ben definiti, pelle olivasta, occhi e capelli del color della pece. Una bellezza rara ma, decisamente sprecata.

<<Io vado ragazzi, ho gli allenamenti più tardi e voglio andare a casa a cambiarmi prima.>> dissi allora scocciata da quella situazione, pronta a svignarmela prima che scoppiasse il finimondo.

<<Nina vuoi che venga con te?>> mi chiese Emery.

<<No Em tranquilla, in dieci minuti arrivo a casa>>

Un amore improbabile. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora