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Nina
Tre mesi dopo...

<<Non puoi rinunciare ad un'occasione del genere, pensaci bene.>> mi disse mia madre.

<<Non posso partire mamma, non posso mollare tutto e partire per l'Italia.>> mi era stata fatta una proposta qualche giorno prima dalla professoressa di lingue al college. Mi aveva proposto di fare uno stage in Italia affinché imparassi al meglio la lingua. Avevo finalmente scelto in cosa specializzarmi, avevo intenzione di imparare più lingue possibili e viaggiare tantissimo e magari fare anche l'assistente di volo. Io e mia madre eravamo al telefono e da più o meno un'ora stava tentando di convincermi a partire. Stavo ancora dai miei, ma quel giorno ero tornata a Houston per seguire le lezioni. Mentre ripiegavo il bucato, avevo anche approfittato per lavare le lenzuola, lei sbuffò sonoramente.

<<Tesoro ascoltami, non puoi restare qui solo perché seni di dover restare accanto ai Fletcher, ci siamo pur sempre noi, gli staremo accanto in ogni modo te lo prometto.>>

Passai il telefono da un orecchio all'altro e mollai le lenzuola.

<<Mamma, non è questo. Non posso partire.>>

<<Non puoi o non vuoi?>> mi chiese convinta.

Riflettei su quella domanda e non riuscì a dare una risposta nemmeno a me stessa.

<<Aspetta.. Non sarà mica che vuoi restare perché i quattro anni stanno per finire? È così?>> mi chiese allora dopo infiniti attimi di silenzio, riferendosi alla detenzione di Josh. Mentirei se dicessi che non ci avevo pensato.. Sapevo benissimo che di lì a poco sarebbe uscito, anche se non sapevo quando.

<<Ma che dici mamma? Ma figurati, neanche ci penso più. Non potrebbe fregarmene di meno.>> dissi con la voce tremolante.

<<Smettila di mentire. Non tentare di convincere te stessa di questa cosa.>>

<<Non tento di convincere nessuno. Io sto con con Scott ed è il momento che ve ne facciate una ragione. Scott non è Josh e direi che è la cosa migliore che mi potesse capitare.>>

<<Ci rinuncio.>> rispose allora rassegnata.

Rimasi in silenzio e questo la spronò a proseguire.

<<Vorrei solo che ci riflettessi bene Nina, vorrei che partissi e pensassi un po' a te stessa. In questi ultimi anni ti sei sempre solo dedicata a noi. Parti, prenota un biglietto e sali su quell'aereo. Non pensare a nulla, pensa solo a te stessa.>>

Quelle parole mi fecero riflettere e per un momento cambiai quasi idea.

<<Ci penserò. Adesso devo andare, tornerò a casa dopo le lezioni d'accordo?>>

<<Va bene tesoro, ci vediamo stasera.>>

Riattaccai e tornai a piegare le lenzuola e la biancheria.

Una settimana dopo..

<<Hai preso tutto?>> mi chiese Scott mentre terminavo la valigia. Ebbene si, mi ero decisa a partire.

Non risposi, rimasi ferma a fissare quell'enorme valigia che giaceva sul mio letto.

<<Non capisco ancora perché tu debba partire.>> dichiarò.

<<Non serva che tu lo capisca, mi pare di avertelo già detto.>>

<<Si può sapere che ti prende? Sei sempre così scontrosa e distaccata.>>
Aveva ragione e mi sentivo già abbastanza in colpa senza che me lo facesse notare.

Un amore improbabile. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora