Nina
Cinque anni dopo..<<Bambine! È pronta la colazione.>> urlai dal piano di sotto. Era il primo giorno di scuola per loro dopo le vacanze estive e di lì a breve la casa sarebbe tornata fastidiosamente silenziosa. Mi piaceva averle in torno, anche se combinavano una marea di guai.
<<Buongiorno.>> mi disse Josh, baciandomi.
<<Buongiorno amore, colazione?>>
<<No, piccola. Sono in ritardo.>>
<<Almeno prendi qualcosa da portare via.>> gli dissi cominciando a spalmare un po' di marmellata su due fette di pane tostato.
Misi il tutto in un sacchetto e glielo porsi.
<<Tieni.>>
<<Grazie piccola.>> mi baciò sulla guancia e poi andò via. Le bambine tardavano a scendere ed io una volta persa la pazienza salii in camera a cercarle.
<<Ma insomma! Vi chiamo da mezz'ora!>>
<<Mamma, Paige non vuole uscire da dentro l'armadio.>> mi disse Freya
alzandosi da terra. Ci mancava solo questa.<<Paige? Amore, non è ora di giocare, devi andare a scuola.>> le dissi cercandola tra i vestiti. La trovai in lacrime.
<<Ehi piccolina.. Che succede? Perché piangi?>> la presi per le manine e la feci uscire dall'armadio.
<<Freya, tu va a fare colazione, altrimenti perderai l'autobus. Tra poco scendiamo.>>
<<Va bene.>> disse lei sparendo di sotto.
Strinsi Paige tra le braccia e poi le chiesi nuovamente perché stesse piangendo.
<<Non voglio andare a scuola!>> piagnucolò.
<<Ma perché? È bella la scuola!>> era il suo primo giorno di scuola elementare e da più giorni mi aveva fatto capire di non voler proprio cominciare.
<<Ma non ci saranno più i miei amici, quelli dell'asilo.>>
<<Si che ci saranno e poi la scuola elementare è davvero bellissima, si imparano tantissime cose. Devi andarci.>> le pizzicai il naso e lei rise.
<<Quando sorridi mi piaci di più!>>
Mi abbracciò forte ed io mi sciolsi nel suo abbraccio. La mia famiglia era ciò che più avevo a cuore.
<<Allora, andrai a scuola?>>
<<Va bene mammina.>> ne fui sollevata, mi bastava già l'undicenne ribelle al piano di sotto, non ero pronta ad affrontarne un'altra. Presi Paige in
braccio e la portai in cucina. Finita la colazione, Freya prese l'autobus ed io accompagnai Paige a scuola. Sarebbe stata una lunga mattinata.
Josh
<<Sono a casa!>> annunciai tornato a casa da lavoro.<<Finalmente!>> mi venne Nina in contro con uno strofinaccio in mano e la faccia ricoperta di sugo.
<<Che ti è successo alla faccia?>> chiesi divertito.
<<Paige.>> disse soltanto. La piccola Paige era la mia copia esatta esteticamente, ma caratterialmente era terribile come la madre.
<<Ci vorrebbe un bel bagno caldo.>> disse sfinita.
<<Giornataccia?>>
<<Da dove comincio?>>
Ridacchiai e poi le dissi di raccontarmi ogni cosa.
<<Capisci? Si è nascosta nell'armadio e poi credevo che Freya fosse andata a scuola, ma mi hanno chiamato da scuola comunicandomi che era assente. D'ora in poi l'accompagnerò ogni giorno, fino in classe se serve.>> mi disse tutto senza riprendere fiato. Le nostre figlie erano due pesti, ma erano anche la cosa più bella della nostra vita. Erano loro l'essenza della nostra esistenza.
<<Preparo la vasca.>> dissi a Nina vedendola distrutta.
<<Ma devo ancora finire di lavare i piatti!>> si lamentò.
<<Finisco di lavarli io. Quando ti ho chiesto di sposarmi volevo una moglie, non una serva. Va' a rilassarti.>> la strinsi tra le braccia e lei si accoccolò a me. Era fantastico avere la piena consapevolezza che ogni giorno ci amassimo più del giorno prima, nonostante tutto. Nonostante gli anni stessero passando.
<<Sei il mio eroe.>> disse baciandomi il petto.
Andai a prepararle la vasca e quando mi fui assicurato che andasse davvero a rilassarsi, finii di fare i piatti. Lavato ed asciugato le stoviglie, mi diressi al piano di sopra. Entrai in bagno e cominciai a spogliarmi.
<<È ancora calda l'acqua?>> chiesi alla visione celestiale che avevo davanti.
<<È perfetta.>>
Nina si spostò in avanti, permettendomi di sedermi alle sue spalle. L'attirai a me e la strinsi tra le braccia.
<<Tu sei perfetta.>>
Prima di andare a dormire andai in camera delle ragazze a dargli la buonanotte. Paige dormiva già, quindi le rimboccai le coperte, la baciai in fronte e le accarezzai i capelli.
Diversamente da lei Freya, era ancora sveglia sotto le coperte a leggere un libro con la torcia. Amava leggere, non smetteva mai. Mi sedetti sul suo letto e picchiettai sulle coperte.
<<Ehi, papà.>> disse lei sbucando fuori.
<<Ciao piccola peste.>> la baciai in fronte e lei mi abbracciò.
<<Dove sei stata oggi? Perché non sei andata a scuola?>>
<<Ero preoccupata per Paige. Sono rimasta nei dintorni della sua scuola a controllarla.>> Freya era super protettiva con la sorellina. Sembrava me con i miei fratelli.
<<Ma non c'era bisogno di farlo. Mamma l'ha accompagnata e zia Kate è una delle sue maestre.>>
<<Lo so, ma lei era così spaventata. Non volevo lasciarla da sola.>>
<<Lo capisco bambina mia, ma hai fatto morire mamma di paura.>>
<<Mi dispiace papà.>> mi abbracciò di nuovo e poi tornò con la schiena appoggiata alla testiera del letto.
<<Va bene.. Ma adesso si dorme. Dammi il libro.>> fece come le avevo chiesto e si mise sotto le coperte. La rimboccai come un salame e le diedi un bacio in fronte.
<<Buonanotte, piccola peste.>>
<<Notte papà.>>
Uscito da camera delle ragazze trovai Nina appoggiata al muro.
<<Sei il papà migliore del mondo.>>
<<Hai sentito tutto?>> lei acconsentì con un cenno del capo e mi prese per mano.
<<Andiamo a dormire.>> la seguii in camera e quando ci fummo messi a letto la strinsi forte a me.
<<Ti amo Nina.>>
<<Ti amo anch'io, Josh.>>
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Un amore improbabile. #Wattys2019
RomanceNina, una diciasettenne determinata a realizzare i propri obbiettivi, amante della lettura e del pattinaggio; si ritroverà a dover stravolgere i propri piani, quando il diciottenne Josh, amante dell'hockey e re del liceo, nonchè suo nemico giurato;...