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Nina
Io e Josh alla fine partimmo per l'Italia, ma invece di prendere la mia roba e tornare, decidemmo di trascorrere l'estate lì.

Eravamo in Italia già da un mese e le cose tra noi erano tornate esattamente come quattro anni prima. L'unica differenza era che non avevamo più diciassette anni, ma ventuno e quindi eravamo più maturi e più consapevoli. Eravamo cresciuti, ma il sentimento che ci legava era sempre più forte.
<<Cosa vuoi fare oggi?>> chiesi a Josh mentre gli portavo la colazione a letto. Lui si stiracchiò e si scoprì, regalandomi una meravigliosa visione del suo corpo statuario, ancora nudo dalla sera prima. Poggiai il vassoio sul comodino e mi sedetti accanto a lui sul letto.

<<Grazie piccola.>> disse lui baciandomi.

<<Comunque, potremmo andare a vedere quella chiesetta che ti piace tanto, che ne dici?>> aggiunse mentre metteva lo zucchero nel caffè.

<<Si mi piacerebbe, è un po' che voglio andarci.>> sorrisi e mi versai un po' di succo d'arancia in un bicchiere.

Josh prese i pancake e quando li assaggiò mugugnò di piacere.

<<Solo tu sai farli così buoni.>> disse con la bocca piena.

<<Si, non ingozzarti però.>> lo presi in giro mentre gliene rubavo un pezzettino.

<<Ehi! Sono miei!>> si portò il piatto al petto e fece per proteggere il suo tesoro.

<<Sembri Gollum, quando dice "il mio tessssoro.">> dissi e scoppiammo a ridere.

<<Ma finiscila, mangi più di me, ho paura che se mi distraggo finirai per divorarli tutti.>>

<<Ma se mangi come un maiale!>> ribattei scioccata.

<<Non avrei neanche il tempo di rubarteli Josh, li hai divorati in tre secondi.>>

<<La mattina sono più affamato.>> disse facendo spallucce, poi ripose il piatto sul vassoio e mi tirò su di se.

<<Che fai?>> chiesi divertita.

<<Te l'ho detto, la mattina sono più affamato. E poi quando hai indosso solo le mie magliette, mi fai un certo effetto.>> alzò le sopracciglia malizioso ed io scoppiai a ridere.

<<Non è divertente. Non ho trovato nient'altro, i miei vestiti di ieri sera sono ancora sparsi per casa, mentre gli altri sembrano spariti nel nulla.>> gli diedi un colpetto sul petto e sbuffai.

<<Magari li ho nascosti di proposito.>> disse lui facendomi il solletico su un fianco.

<<Che scemo.>> mi alzai, prima di cedere alle sue avancé e gli scompigliai i capelli.

<<Va' a prepararti campione, non vorrai mica uscire all'ora di punta. Non voglio sciogliermi al sole come un ghiacciolo.>> il caldo della Sicilia era tremendo in estate ed uscire la mattina poteva risultare un'impresa.

<<Va bene, ma sta tranquilla, non riuscirai a resistermi a lungo.>> mi disse dandomi una pacca sul sedere.

<<Come se avessi da lamentarti!>> gli urlai dietro divertita. Mi era mancato così tanto ridere e scherzare con lui.

Josh
Mentre raggiungevamo la chiesa in vespa, feci in modo di fare il più lentamente possibile, per godermi Nina che si era aggrappata a me per non cadere.

<<Josh, quel vecchietto ci ha appena superati!>> si lamentò.

<<Non voglio correre, chi va piano va sano e va lontano Ninì.>>

Un amore improbabile. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora