17.

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Josh
Quando fu ora di pranzo andammo tutti a sederci a tavola e mentirei se dicessi che non mi fece piacere avere Nina lì. Era così bella, anche un banale movimento riusciva a renderlo fantastico, esattamente come lei. Vederla lì, seduta con me e la mia famiglia a ridere e scherzare, mi diede un senso di pienezza incredibile e nonostante ciò che sarebbe potuto succedere dopo l'udienza, mi sarei sempre ricordato di quel momento.

Nina
A pranzo ridemmo tutti tantissimo compresa Kate che non lo faceva più da quel maledetto giorno. Era bello averla con noi e vederla ridere sinceramente. Trish aveva cucinato di tutto e di più e tutti eravamo ormai sul punto di scoppiare. Quando finimmo di mangiare, Kate, Emery ed io ci offrimmo di sparecchiare e successivamente lavare i piatti. Dopo aver tentato di dissuaderci, Trish cedette e andò a riposarsi sul divano insieme al marito e ai ragazzi. Mentre ero intenta a lavare i piatti Kate si rabbuiò e disse
<<Ma voi non avete paura che i ragazzi vengano arrestati?>> io ed Emery ci guardammo e vidi nei suoi occhi una strana luce, sembrò rabbia.

<<Certo che si tesoro, ma devi stare tranquilla, sono sicura che non succederà.>> dissi io per confortarla, anche se probabilmente a quelle parole non ci credevo nemmeno io. Dopo vari minuti Kate ruppe di nuovo il silenzio, solo che stavolta lo fece talmente a bassa voce che sembrava più che lo avesse detto a se stessa che a noi.
<<È colpa mia.>> io ed Emery ci guardammo nuovamente, incredule.

<<Non è colpa tua Kate.>> mi affrettai a dire.

<<È colpa loro se sono in questo pasticcio, sono troppo irascibili e se la sono cercata.>> disse Emery con una tale freddezza nella voce che mi fece sussultare.

<<Ma che dici Emery!>> la ripresi io.

La verità era che nessuno di loro aveva colpa. La colpa era solo di quel verme di Tony.

<<Dico solo la verità! Quelle due teste di cazzo se la sono cercata e credimi mi dispiace un casino, ma forse stare al fresco gli farà capire una volta per tutte quello che abbiamo sempre cercato di inculcargli in quelle teste bacate, ovvero che con la violenza non si ottiene nulla! Josh è la causa di tutto, se non fosse così irrascibile, Jack non dovrebbe seguirlo ovunque e cacciarsi nei guai per colpa sua.>>
continuò Emery buttando uno straccio a terra con tutta la forza che aveva in corpo. Faticai a riconoscere la mia migliore amica, non l'avevo mai vista così infuriata e di certo non mi aspettavo quelle parole così dure, non solo nei confronti di Josh ma anche nei confronti di Jack, non era mica stupido dopotutto.

<<Non sai quello che dici, stai zitta cavolo, non voglio nemmeno sentirti!>> dissi io infuriata.

<<No Nina, sta' zitta tu e piantala di vivere nel mondo delle favole!>> ribattè lei. D'un tratto sentimmo la porta d'ingresso sbattere e ci precipitammo a vedere che stesse succedendo. Jack si affrettò a correre verso la porta chiamando il nome del fratello.

<<Dove sta andando?>> chiesi io indicando la porta.

<<Non ne ho idea, si era alzato per venire in cucina a prendere un bicchiere d'acqua per mia madre e poi invece di tornare in soggiorno è uscito e non ho fatto in tempo a fermarlo.>> rispose lui.

Ripensai alla conversazione con le ragazze e feci due più due. Josh aveva sentito tutto ed era uscito infuriato.

<<Dove potrebbe essere andato?>> chiesi io al fratello.

<<Non ne ho idea. Vedo se ha preso la macchina.>> lui si allontanò per andare a controllare se ci fossero le chiavi appese e quando tornò da noi ce le mostrò per farci capire che era uscito a piedi.

Un amore improbabile. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora