10.

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Nina
Due settimane volarono ed io e Josh ancora non ci parlavamo. Per una cavolata non riuscivamo più a guardarci negli occhi. Gli mandai un sacco di messaggi ed è inutile dire che non rispose nemmeno ad uno di loro. Per essere solo uno che mi baciava ogni tanto l'aveva presa proprio male e questo mi portava a sperare che ci fosse ben altro, che provasse di più. Dal canto mio, ero sempre più sicura che mi stavo letteralmente perdendo in lui. Pensavo a lui a tutte le ore, non mangiavo e non dormivo, mentre mi allenavo speravo che entrasse da un momento all'altro o che mi fermasse a scuola. Nelle ore di ginnastica avevo anche sperato che mi trascinasse di nuovo negli spogliatoi. Quella situazione mi stava stando uccidendo, dovevo fermarlo e parlarci. La scuola era l'unico in cui non mi sarebbe sfuggito, eravamo costretti per sua sfortuna a stare nella stessa aula, l'uno accanto all'altra a lezione di spagnolo. Josh non venne a lezione, quindi sperai di beccarlo in mensa. Mi sedetti al solito tavolo e quando ci raggiunse mi preparai a mettere in atto il mio piano. Dalla litigata ogni volta che si trovava al mio stesso tavolo in mensa ma era come se non ci fosse. Non mi calcolava o guardava, nemmeno di striscio. Decisi di prendere l'iniziativa,
mi avvicinai a lui e gli diedi una gomitata leggera sul fianco.

<<Ehi tu>>

<<Che vuoi?>> rispose sbocconcellando una patatina.

<<Come sei scortese.>> ironizzai ma lui non batté ciglio.

<<Dai Josh parlami>>

<<Non ho niente da dirti>>

<<Beh io si>> finalmente mi guardò e nel suo sguardo intravidi uno strano luccichio, come se gli fosse mancato guardarmi negli occhi. Era l'unico che riusciva a farlo senza distogliere lo sguardo, i miei occhi non lo intimorivano come succedeva a tutti gli altri.

<<Quanto sei stressante.. Mi hai riempito il telefono di messaggi e chiamate, per non parlare degli assurdi messaggi in segreteria.>> sbuffò.

<<Sono una che non molla, che ci vuoi fare.>> feci spallucce.

<<Va bene>> disse dopo un po'

<<Cosa?>>

<<Parliamone, però non qui.>>

<<Vieni da me oggi pomeriggio allora.>> dissi entusiasta ed elettrizzata.
<<Okay>>

<<Ti aspetto.>>

Mi alzai e mi diressi verso casa, mi sarei dovuta sistemare un po' prima del suo arrivo. Camminai così in fretta che arrivai praticamente subito. Quando aprii la porta mia madre mi venne in contro tormentandosi le mani agitata. <<Tesoro, non arrabbiarti, è sbucato dal nulla e non mi sembrava cortese lasciarlo fuori.>> Non capivo, perché mi sarei dovuta arrabbiare? Josh era già arrivato? Come aveva fatto ad arrivare prima di me?

<<Josh è già qui?>>

<<Chi cazzo è Josh?>> Carter spuntò da dietro il pilastro del mio soggiorno tenendomi d'occhio come se volesse strozzarmi.

<<Carter>> dissi a denti stretti.

<<Quindi? Chi è Josh?>> mi ripresi dallo shock e aprii la bocca per ribattere ma mia madr mi interruppe intromettendosi.

<<Tesoro, scusami non potevo lasciarlo fuori>>

<<Beh avresti dovuto mamma. I porci è lì che devono stare!>>

<<Io porco? Qui mi pare che l'unica lurida che va già dietro ad un altro sia tu!>>

<<Abbassate i toni! Carter non rivolgerti mai più così a Nina o ti butterò fuori a calci io stessa. Ringrazia che suo padre sia fuori.>> Disse lei voltandosi di scatto verso di lui con il dito puntato. Mamma 1 Carter 0.

Un amore improbabile. #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora