"Liam entra, non sono fatti che ti riguardano" gli dico "Dai non essere arrabbiata solo pensavo ti servisse un aiuto" "Hai sentito tutta la chiamata?" gli chiedo sperando in una risposta negativa ma per mia sfortuna è positiva. "Si" ammette "Oh, okay" con un dito tolgo una lacrima che mi era scesa a furia di pensare a mio padre "Stai bene?" "Liam và da quella biondina, non avevi nemmeno il diritto di seguirmi. Ora, per favore lasciami entrare nel pub" lui non si muove e mi sposta una ciocca dei capelli dietro le orecchie.
"Allora stai frequentando Zayn? Lui ti piace a differenza mia?" "Liam santo cielo, non sono come te o la tua amichetta che mi attacco a tutti, siamo amici e mi ha riaccompagnata a casa quando tu, tu mi hai lasciata per strada" "Io non volevo cred.." "Megan? Tutto bene?" ringrazio Zayn mentalmente per essere arrivato "Sisi, Liam doveva fumare una sigaretta e ci siamo scontrati, ora possiamo rientrare"
"Meg, voglio parlarti" dice Liam guardandomi "Hai avuto la tua occasione" gli sorrido e poi Zayn mi trascina letteralnente dentro.
Ormai sono passati 10 minuti e Liam non l'ho ancora visto rientrare "Vado a prendermi una vodka lemon e poi andiamo via?" chiedo a Zayn che annuisce a torna a parlare con una sua amica. Mi allontano dal tavolo e arrivo fino al bancone. "Una vodka lemon per favore" "Due.." aggiunge Liam che si siede accanto a me. Metto una mano sulla fronte in segno di disperazione e quasi rido. "Ma cosa sei una calamita?" gli chiedo e lui ride contagiando anche me. Lo osservo e per la prima volta penso sia davvero bello, senza pensieri e felice.
"Te l'ho detto, non posso starti lontano" lo guardo e cerco di tenere il contatto visivo ma poi distolgo lo sguardo.
"E perché? Potrei almeno sapere?" "Sinceramente, non lo so. Penso ci sia qualcosa in te che mi prende troppo" il suo respiro accellera "Penso ci sia una parte di te nascosta e una parte che sta chiedendo disperatamente aiuto" lo guardo e gli sorrido, non credevo fosse capace di esprimere quello che prova. Prima che ce ne accorgiamo i bicchieri sono vuoti e chiediamo altre bibite "Può sembrare stupido, ma quella sera, in spiaggia, ti ho osservata molto" fa una pausa "Se solo mi lasciass.." viene interrotto da un bicchiere che cade e si frantuma e le sirene della polizia all'ingresso del locale.
"Dobbiamo andare" Liam mi afferra la mano e mi fa correre con lui verso l'uscita secondaria. Perché c'erano quei poliziotti lì? Perché Liam scappa? Eravamo puliti, per fortuna che porto la mia borsa con me ovunque.
"Liam dove stiamo andando?" lui non mi risponde mentre usciamo.
"Andiamo, ti riaccompagno a casa" "Liam e Zayn?" "Gli manderò un messaggio dicendo che sei con me" "Assolutamente no, io torno dentro. Penserà a male" "Pensasse quello che vuole" "No Liam io torno dentro" "Io vado dove vai tu ma se tu entri io sarò preso dalla polizia" rimango a bocca aperta "E perché?"
"Non posso dirtelo, solo, io non ti lascio sola in mezzo a tutto questo"
"Non sei mio padre." dico dura "Non m'importa, sarò con te sempre" "Liam c'è Zayn con me, prendi la tua biondina e vattene a casa" "Zayn se ne sarà già andato" "Hai già inviato il messaggio?" sto urlando. Lui abbassa la testa ed io capisco che la risposta è affermativa. Mi giro e faccio per rientrare nel locale, sento i suoi passi e capisco che mi sta seguendo. Pur di essere preso lui non mi lascerebbe sola mentre Zayn non ha nemmeno chiamato dopo il messaggio.
Per un momento penso al perché lui non possa rientrare, perché dovrebbe essere preso e soprattutto perché vuole proteggermi. In un certo senso dovrei proteggerlo e farlo stare fuori dai casini.
Mi giro e lo guardo per 5 secondi , lo sorpasso tornando indietro e lui non mi segue.
"Non mi lascerai sola vero?" gli chiedo
"Mai nella vita" abbasso la testa pensando a ciò che mi ha appena detto.
"Liam è solo fino a quando non mi accompagni a casa" rido cercando di evitare l'imbarazzo. Lui ride e mi offre il braccio, io mi aggrappo e lo seguo fino alla macchina.
"Chissà quante ragazze hai scopato in questa macchina" penso di star per scoppiare a ridere "Che tu ci creda o no, nessuna" lui ride "Dai Liam non mentire" "Sono serio, tutte a casa loro" "Anche la biondina?" "Oh no, lei nel bagno del lido l'altra sera" "Liam che schifo" scoppiamo a ridere entrambi "Io non lo farei mai, è da .. da.." "puttane" finisce lui e io rido.
"Stasera ti faccio ridere?" mi chiede guardandomi "Assolutamente no, sei lo stesso ragazzo antipatico di sempre, l'unica differenza stasera è che mi fa ridere come guidi"
"Non prendermi in giro o ti faccio scendere" subito mi faccio seria pensando a qualche giorno fa. "Ehi, sto scherzando, non ti lascio più sola" mette una mano sulla coscia e mi sorride, io sorrido e fino a casa l'unica cosa che si sente è la musica alla radio.
"Allora grazie per il passaggio" gli dico "Possiamo rivederci?"
"No Liam, non è cambiato niente tra di noi. Tu ritorni alla tua vita e io alla mia" "Non posso" mi prende la mano "Liam non so che intenzioni tu abbia ma a me non piaci" "Non posso starti lontano" "Però scoparti le ragazze si" dico
"Ho pensato a te" non sto capendo molto.
"Che cosa?" chiedo "Mentre stavo con lei, ho pensato a te. Ma lei era troppo sfacciata e ai complimenti mi rispondeva grazie con indifferenza, non ho mai conosciuto qualcuna come te" "Liam ti prego, solo, non spendere parole importanti per me perché tanto non voglio avere niente a che fare con te" dico davvero quello che penso, odio che lui parli già così.
"Non capisci nulla" si lamenta. "Potremmo essere amici?" che cazzo di domande sono Megan? Che stupida.
"Il cazzo" mi risponde male e gira la testa.
"Vado Liam, grazie ancora" esco dalla macchina e attraverso la strada per arrivare a casa mentre mi sento osservata. Una macchina parte molto veloce e capisco il suo umore. È incazzato.
...
È venerdì e la sveglia suona presto, dobbiamo accompagnare nostra madre che partirà per New York. I dettagli non li sappiamo ma io e mia sorella staremo bene.
"Hai preso tutto?" continuo a ripetere a mia madre e lei annuisce nervosa.
"Mi chiamate ogni sera prima di andare a dormire, lunedì mattina sarò a casa" la salutiamo e lei vá.
"Mel che facciamo a pranzo?" "Vado a mare appena torniamo a casa, ci vediamo stasera" "Oh okay" torniamo a casa e lei subito sparisce.
"Ora chiamo Brooke" dico a me stessa e prendo il cellulare ma un messaggio mi distrae:'Dove sei?' È Liam. Rispondo velocemente:'Casa :)' e compongo il numero di Brooke, parliamo principalmente di ieri sera e lei mi dice che ho fatto bene ad andare via con Liam; le racconto anche che mia madre è partita e lei mi propone di fare una festa qui ma io rinuncio ridendo.
"Brooke aspettami due secondi, c'è qualcuno che sta lanciando sassolini alla finestra" lei ride e io poggio il telefono sul letto e mi affaccio. Non so se essere stanca del suo continuo comportamento da stalker o se essere felice di un po compagnia. Faccio segno di aspettare e torno dentro. "È Liam" urlo disperata a Brooke "Ora lo fai entrare e fai uscire il tuo lato romantico"
"Brooke non scherzare, non riesco a togliermelo dai piedi"
"Chi dice che devi togliertelo?" attacca il telefono. La solita. Rido da sola mentre vado alla finestra.
"Mi fai salire?" mi urla e poi mima 'ti prego' . Sorrido e mi scappa una risata. "5 minuti e poi vai via" si avvia verso la porta e io mi sistemo i capelli e poi vado ad aprire.
"Hai deciso di stalkerarmi?" rido e lui mi da un bacio in testa.
Amo il suo lato tenero quando mi abbraccia o mi da questi baci d'affetto.
Forse pensandoci nessuno mai si è comportato con me come fa lui.
N/A
Lo so che ho postato solo qualche minuto fa ma ho pensato che il capitolo fosse troppo corto e mi sembrava giusto per tutte le persone a cui piace la storia postarne un altro.
Grazie a chi vota o commenta.
-Anna♡

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My escape. | Liam Payne.
Fiksi PenggemarDal capitolo 14: Mentre stiamo per entrare il telefono squilla e faccio segno a Dean di aspettare. È Megan, sono così felice. "Ciao Meg" la saluto. Lei non parla. La sento piangere. Di nuovo? Che è successo? "Amore stai bene?" le parole escono da...