Capitolo 36.

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PovMelanie.

"Pronto mamma?" Rispondo al telefono.

"Melanie corri a casa e non farti accompagnare da nessuno" la voce tremante e i singhiozzi erano ben chiari. In un attimo, il panico.

"Harry, devo andare"

"Ti ha chiamato un tuo ex?" sbianco.

"Era mia madre, stava piangendo, devo andare a casa"

"Ti accompagno" scuoto la testa ripensando alle parole di mia madre ed esco da casa sua. Come questa bellissima giornata poteva trasformarsi in brutta? Harry era stato carinissimo con me tutto il tempo, ed ora lasciare quella casa non era bello. Ma il pensiero di mia madre sola mi aveva agitata tanto che correvo alla velocità della luce.

Quando aprii la porta era tutto buio. Sentendo dei singhiozzi provenire dalla cucina mi muovo.

"Perdonami, perdonatemi" la figura snella di mia madre che si presenta davanti a me è terribile. Appena sto per parlare qualcuno mi blocca da dietro.

"Hai i soldi?" quando mi giro trovo un uomo che ho visto tempo fa e speravo di non vedere.

"Quali soldi papà?" la mia voce esce come un lamento.

"Quelli che tua madre ha promesso di darmi entro un giorno" giro la testa cercando di capire qualcosa.

"Ci ha mentito, ci ha prese in giro. È scappato dall'ospedale e da noi vuole soldi per ripartire" mia madre abbassa la testa piangendo; Megan aveva ragione.

"Che razza di uomo sei? Non ti vergogni? Non abbiamo soldi a sufficienza.  Vattene di qui" urlo sperando che qualcuno mi senta.

"Piccola furbetta, non puoi darmi ordini" "Oh si che posso" corro verso il telefono e compongo il numero della polizia, ma in meno di due secondi il telefono mi viene strappato via e mio padre mi fa sedere su una sedia.

"Se non mi dai quei soldi, l'ammazzo e poi ammazzo te" si rivolge a mia madre.

"No, avrai quei soldi ma lascia mia figlia"

"È anche mia figlia" stringe le mani intorno al collo, quasi non sento più nulla. Mio padre mi ha colpita davvero questa volta.

Mentre penso di non farcela la porta si apre e mia sorella entra in casa.

"Brutto bastardo" corre verso di lui e lo schiaffeggia.

"È arrivata l'altra ribelle" ride di gusto l'uomo che ha tolto le mani dal mio collo ma ora stringe mia sorella.

"Vuoi essere ammazzata anche tu?"

"Lascia la mia donna" Liam entra nella stanza con una pistola in mano.

"Che ci fai tu con quell'affare in mano? Pensavo fossi un buon partito per mia figlia. Evidentemente non sai fare il corretto fidanzato"

"Di certo saprei fare il padre meglio di te. Ora lascia la mia donna altrimenti giuro che ti ammazzo"

"Calmo, voglio solo dei soldi"

"Non avrai un cazzo" una voce. La voce. Quella voce. Giro la testa e vedo Harry che entra in casa.

"Ho appena chiamato la polizia, sta venendo qui. Ti conviene lasciar perdere" mio padre sbuffa guardando i due ragazzi che rivolgono le loro attenzioni a me e a Megan.

"Grazie" Mia sorella inizia a piangere e corre incontro a Liam che l'abbraccia ancora più forte.

"Non potevo non correre da te" mi mormora Harry all'orecchio.

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora