Megan's pov.
Ho chiamato lui perché solo lui sarebbe arrivato in poco tempo, non avrebbe detto di no.
Sto ancora piangendo, ciò che mi ha detto mia madre mi ha ferita molto.
Nessuno mi amerà? È davvero così?
La colpa non è mia dannazione, è solo loro, dei miei genitori. Mi hanno rovinato la vita da quando loro hanno deciso di lasciarsi o meglio, mia madre l'ha lasciato e mio padre ha iniziato a bere.
Il telefono sta squillando e io rispondo.
"Sono arrivato"
"Aspettami fuori la porta di casa" e chiudo. Prendo un po di cambi e li metto nel borsone, prendo il carica batteria e scendo.
"Dove credi di andare?"
"Non sono cazzi tuoi" dico mentre corro verso la porta. Mia madre mi afferra il braccio e mi molla uno schiaffo.
Le lacrime iniziano di nuovo ad uscire e sto per cedere. Con le ultime forze apro la porta e vedo Liam.
"Lui chi è?" mia madre sbianca quando lo abbraccio.
"Portami via, ti prego Liam" lui prende il mio borsone e mi da la mano.
"Vaffanculo" dico a mia madre mentre stringo le dita di Liam e corro via con lui.
Quando siamo in macchina finalmente non ho più paura, non riesco a tenere molto ferme le gambe e la guancia mi fa male. Se solo fossi maggiorenne.
Liam mette in moto.
"Dove vuoi che ti porti?" mi chiede. Dove vado ora? Non ho nessuno.
"Non so dove andare" inizio a piangere in silenzio mentre sento Liam che con un filo di voce mi dice "Lo so io"
...
"Siamo arrivati" io mi guardo intorno e penso di non aver mai visto questo posto.
"Andiamo, è casa mia" lo guardo un po stranita poi annuisco ed esco dalla sua macchina.
Con il borsone in spalla lui cerca la mia mano e non esito nel far incontrare le sue dita con le mie. Mi da un senso di protezione.
Quando apre la porta rimango a bocca aperta.
"Liam da quanto non pulisci?" dico
"Stavi piangendo fino a due secondi fa" ride incredulo del mio cambiamento.
"Almeno hai da mangiare?" chiedo e lui abbassa la testa.
"Non so per quanto tempo rimarrò, non voglio disturbare ma c'è bisogno di una donna in quest'appartamento" lui annuisce leggermente.
"Vuoi andare a comprare qualcosa per pranzo mentre io metto in ordine?"
"Cosa compro?" dice, non ha mai fatto la spesa e lo deduco dal suo sguardo perso.
"Prendi quello che ti piace, cucinerò qualcosa" lui prende le chiavi e si dirige verso la porta.
"Meg?" mi chiama
"Si?"
"Non permetterò che nessuno più ti faccia piangere, lo giuro" ed esce.
Inizio a pulire il soggiorno e dopo la cucina, per ultima lascio la sua stanza.
Quando entro la stanza è celeste e bianca, noto una valigia e dei vestiti dentro, non ci sono foto ma tanto disordine.
Mezz'ora più tardi ho finito di sistemare e proprio quando sto mandando un messaggio a mia sorella Liam apre la porta.
"Cosa è successo al mio appartamento?" chiede mentre posa le buste sul tavolo.
"Ho solo fatto quello che tu non fai" sbuffo.
"Gne gne" mi prende in giro.
"Perché non metti i tuoi vestiti nell'armadio?"
"Volevo parlarti proprio di questo" mi dice e io lo guardo stranita.
"È una cosa importante?"
"Si" si fa serio.
"Ti spiace se per oggi non penso a niente di serio?" lui annuisce ma posso capire dalla sua espressione che è preoccupato. Qualsiasi cosa voglia dirmi, può aspettare.
"Liam hai comprato:pomodori, maionese, patatine, uova, prezzemolo, cipolla. Cosa dovrei cucinare?"
"Ho pensato ti servissero queste cose" scuoto la testa e prendo il cellulare per ordinare qualcosa.
...
"Ho mandato un messaggio a mia sorella" dico a Liam mentre lavo i piatti.
"Che le hai scritto?"
"Non le ho detto dove sono, ho solo specificato che se mi rivogliono a casa mia madre deve chiedermi scusa in ginocchio" mi rifiuto di obbedirle un'altra volta.
"Che ti ha fatto?"
"Mi..mi ha detto che nessuno mai mi amerà"
"E perché?"
"Perché la mia situazione famigliare non è semplice" dico mentre prendo il telecomando.
"Vuoi parlarne?"
"Non ti conosco, non posso dirti le mie cose" affermo e lui mi guarda incredulo.
"Non ti fidi ancora di me? Quando capirai che tengo a te, non so perché non chiedermelo, non c'è una logica. Solo sappi che nel mio appartamento non c'è stata mai nessuna"
"Forse ci sono perché mi vedi come un'amica" dico sfidandolo.
Lui mi viene incontro e io d'istinto vado indietro ma quando mi accorgo di sbattere contro il muro capisco che è una specie di trappola.
"E quindi ti vedo come un'amica eh?" chiede mentre con il dito percorre il mio viso e poi scivola sul collo fino a delineare i fianchi.
"Sei così bella" non capisco molto, le sue parole mi confondono e il suo tocco è qualcosa che distrae fino in fondo.
Quando provo a realizzare la sua bocca è ferma sul mio collo, sento un leggero dolore e quando capisco cosa sta facendo lo stacco immediatamente.
"Cosa cazzo fai?" urlo.
"Ti provo che non faccio succhiotti alle mie amiche".
"Stronzo" dico mentre vado in bagno.
N/A
Ecco un altro capitolo. Fra poco pubblicherò l'altra perché è corto.
Spero sia di vostro gradimento!
#Anna♡
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My escape. | Liam Payne.
ФанфикDal capitolo 14: Mentre stiamo per entrare il telefono squilla e faccio segno a Dean di aspettare. È Megan, sono così felice. "Ciao Meg" la saluto. Lei non parla. La sento piangere. Di nuovo? Che è successo? "Amore stai bene?" le parole escono da...