Capitolo 23.

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"Che ti ha detto Brooke?" mi chiede Liam mentre si stende nel letto.

Ho sonno e vorrei dormire.

"Niente di che, ci ha invitati a Londra"

"Vuoi andarci?" sembra agitato.

"Non lo so, non è male come idea ma devo risolvere prima un po di situazioni qui" lui annuisce.

"Mi ha fatto anche ridere" ammetto.

"Perché?" mi sorride.

"In un bar ha incontrato una ragazza, penso pazza. Stava litigando con dei ragazzi perché non volevano dirgli dove è andato il ragazzo. Ha cambiato anche numero di telefono ed è partito per l'estate" Liam inizia a ridere.

"Brooke l'ha tirata su di morale"

"Folle non credi?" io annuisco e chiudo gli occhi.

Lui si avvicina e mi stringe.

"Non voglio perderti Meg" la stanchezza è troppa e mi addormento.

...

"Vuoi andare a mare?" mi chiede Liam ma io scuoto la testa.

"Stai bene?" annuisco.

"Non vuoi parlarmi? Pensavo avessimo risolto" si passa le mani fra i capelli.

"Ho paura Liam" dico.

"Non devi avere paura di me"

"Non ho paura di te, ho paura PER te" sottolineo il per.

Lui si avvicina mentre mangio e mi abbraccia da dietro.

"Devi stare tranquilla"

"Io starò bene e tu starai bene insieme a me" annuisco senza voglia di discutere.

...

"Megan ti è arrivato un messaggio" mi urla Liam.

"Sto andando a farmi la doccia rispondi tu".

Liam's pov.

Posso rispondere.

Prendo il suo telefono e accetto la chiamata dalla sorella.

"Pronto?"

"Megan?" non è la sorella. Ma non ci metto nemmeno molto a capire chi è.

"Megan è sotto la doccia"

"Per favore portala a casa" cosa?

"Cosa?"

"Hai capito bene, portala di nuovo a casa per favore"

"Per vederla di nuovo piangere?"

"No lei sta bene qui con me" finisco di parlare.

"Ha solo 17 anni Liam, ha bisogno di una casa e di una famiglia"

"Come sa il mio nome?"

"Me lo ha detto Melanie. Non è questo il punto. Lei ha bisogno di noi, se ci tieni a lei la riporterai a casa stasera" cosa cazzo faccio?

"Meg ha bisogno anche di me e chiaramente lei non vuole che sua figlia mi frequenti ma mi creda io non la lascerò andare"

"E poi io non posso costringerla a tornare a casa se lei non vuole" aggiungo. Per un momento non mi risponde poi inizia a parlare.

"Non mi metterò in mezzo alla vostra relazione, ma ti prego falla tornare a casa. Se lei vuole te al suo fianco è una sua scelta anche se non sono d'accordo. Le chiederò scusa e mi farò perdonare. Ma tu devi aiutarmi"

"Le parlerò, ora però devo chiudere. Sta arrivando".

Entra in accappatoio nella cucina e rimango incantato nel guardarla mentre si muove.

"Chi era?" mi chiede.

"Tua madre" dico e lei alza la testa.

"Non vuole smettere di rovinarmi la vita?" io scuoto la testa.

"Mi ha chiesto di riportarti a casa" ammetto.

"Le hai detto che non tornerò?" dice mentre mangia un biscotto.

"Le ho detto che non posso costringerti a fare niente che non vorresti"

"Infatti non voglio tornare e non tornerò"

"Hai bisogno della tua famiglia" le dico e lei mi guarda.

"Pensi che dovrei tornare? Ma lei si comporta male e mi rovina tutto"

"Dalle una possibilità piccola" continua a guardarmi ma non mi fa capire nulla.

"Una e basta, ha detto anche che accetterà la nostra relazione"

inizia a ridere.

"Perché scusa da quando noi abbiamo una relazione?" mi fa la linguaccia.

"Siamo solo amici, non illuderti. Amici che si baciano qualche volta" continua a ridere ancora più forte e io vado verso di lei.

"Stai scherzando?" chiedo. Non siamo fidanzati è vero, ma non siamo nemmeno solo amici. Non esiste.

"Perché non siamo amici?" mi dice e io invece la stringo a me e la bacio.

Lo sa che non sono suo amico, non tratterei le mie amiche così.

La voglio e mi piace così tanto.

"Ti voglio Meg, dal primo giorno che ti ho vista" lei ricambi il bacio e io la prendo in braccio. Per un momento esita ma poi si rilassa e mette le sue braccia dietro il mio collo.

"Liam devo andare a vestirmi" mormora.

"Non serve" sorrido.

"Invece si" scende dalla mie braccia mi da un bacio e corre nella mia stanza.

Quando apro è in intimo e subito s'infila la maglia.

"Mi accompagni tu a casa?" mi chiede.

"Ovviamente" le dico e lei mi sorride.

Non deve essere facile per lei ma ci deve provare. Io sarò lì con lei, non la lascerò sola, non in questo momento.

"Megan se hai lasciato qualcosa qui te la porto io" urlo e lei viene verso di me.

"Mi mancherà casa tua" ammette.

"Da quanto sei qui?" merda.

"Poco, ora andiamo" dico velocemente.

Quando siamo in macchina mi squilla il telefono:Harry. Faccio rispondere lei.

"Si Harry, è qui"

"Mi sta portando a casa"

"Torno a casa mia"

"Non usciamo stasera"

"Okai va bene"

"Ciao cugino" ride.

È meravigliosa quando è felice ma purtroppo so che dietro quella risata è preoccupata, sta tornando a casa e non è molto felice di stare lì.

Quando deciderà di raccontarmi cosa è successo nella sua vita sarò l'uomo più felice del pianeta.

Prima che me ne renda conto sto parcheggiando sotto casa sua.

Non so se sono pronto a lasciarla andare, la voglio al mio fianco. Sempre.

"Andiamo" dico e lei mi guarda con la faccia che è un punto interrogativo.

"Secondo te, ti lascio nelle fauci del leone da sola?" cerco di diminuire la pressione della situazione.

"Grazie amore, grazie così tanto" mi abbraccia e mi bacia.

"Non consumarmi" dico dopo 2 minuti; lei mi sorride e scende dalla macchina, io la seguo.

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora