Capitolo 27.

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Provo a chiamarlo ma il telefono continua ad essere spento.

Cosa dovrei fare? Sono fuori la porta del suo appartamento alle 10 di sera e lui non c'è.  Aveva bisogno di capire e cosa ha fatto? È uscito? Io non riesco a capirlo.

Prendo un foglio di carta e scarabocchio qualcosa.

*Spero tu abbia avuto una buona serata, questi biscotti sono per te. Meg xx*

Lascio i biscotti e vado via.

Mentre varco la soglia di casa mi sento sconfitta.

"Già di ritorno?" mia madre è in cucina.

"Non è andata come speravo" lei annuisce ed io quasi corro in camera mia.

Liam's pov.

Sono passate due ore da quando sono uscito e mi sto annoiando tantissimo. Forse non è questo ciò che mi serve.

Il mio telefono si è scaricato ed io vorrei solo tornare a casa, alle 11 porterò Harry fuori da questo locale con la Forza.

...

"Harry andiamo sono stanco"

"Ma dai non sei stato ancora con nessuna nei bagni"

"Non è ciò che voglio, vorrei solo mandarle un messaggio e dirle che possiamo tornare ad essere qualunque cosa siamo"

"Hai dato palo a tipo 20 ragazze, sei forte amico. Ma non quanto me"

"Harry da buon cugino ora usciamo da questo locale"

Per fortuna mi ascolta e mi segue in macchina.

"Beh hai parlato a Meg di quella..si insomma quella cosa?"

"No ma ho intenzione di farlo fra un po"

"Anche perché è già 11 Agosto e fra poco.."

"Harry zitto non ricordarmelo" meno ne parlo meglio sto.

Dopo 20 minuti sono sotto casa mia, non vedo l'ora di mandarle un messaggio. Sperando non stia dormendo.

Quando mi avvicino alla porta un bigliettino e una busta attirano la mia attenzione.

*Spero tu abbia avuto una buona serata, questi biscotti sono per te. Meg xx*

È passata di qui? Solo per me? A volte vorrei capire cosa mi passa per la testa quando agisco come uno stupido.

A questo punto un messaggio non basterà più.

In men che non si dica sono in macchina e sto guidando verso casa sua. Sua madre si arrabbierà? Salirò dalla finestra. È più romantico.

Quando arrivo e scendo dalla macchina noto che la sua finestra è aperta ma la luce è spenta.

Come ho già fatto in passato arrivo al mio scopo.

La sua stanza è come me la ricordavo. Sta dormendo,  non è nemmeno in pigiama e ha il telefono in mano.

Mi avvicino lentamente e inizio a darle baci sulla fronte. All'improvviso apre gli occhi e per un attimo si spaventa.

"Tranquilla piccola, sono io"

Lei si alza di fretta e con gli occhi ancora metà chiusi parla in fretta.

"Come sei entrato?"

"La finestra" dico.

"E che ci fai qui?"

Non servono parole, non serve più ormai dirci nulla. Abbiamo parlato così tanto di noi e di quello che potrà succedere. Mi avvicino e la bacio. Lei mi stringe forte ed io la stendo sul letto. Dopo 10 minuti di coccole ci stendiamo uno accanto all'altro mangiando i suoi biscotti.

"Ti piacciono? Volevo farmi perdonare"

"Sono buonissimi"ammetto.

"Dove sei stato?"

"In un locale" si allontana di scatto.

"Ho dato palo a tutte le ragazze che si sono avvicinate, 20 in tutto" lei ride.

"Stavo pensando a te, volevo tornare a casa e mandarti un messaggio perché avevo il telefono scarico"

"Pensavo non mi avresti perdonata" dice lei con un filo di voce.

" Ho capito che ti avrei perdonata dal momento in cui sono uscito dalla porta di questa casa quando abbiamo litigato. Il problema era ammetterlo a me stesso"

"Rimani con me stanotte?" annuisco e le bacio la fronte.

"Sei mia Meg, non ti lascerò andare" sussurro mentre ci addormentiamo avvinghiati.

Quando mi sveglio è già giorno e mi alzo dal letto mettendomi la maglia.

"Megan svegliati" sua madre irrompe nella stanza e quando mi guarda rimane sorpresa.

"Che ci fai qui Liam?"

"Si mi scusi ma ieri sera avevo bisogno di vederla e di fare pace" sorrido come uno stupido.

"Vieni a fare colazione?" annuisco e la seguo.

Megan's pov.

Quando mi sveglio sono sola, la finestra è aperta. Perché è tornato a casa senza dirmi nulla? Mi alzo dal letto e vado verso la cucina, sono sorpresa di vederlo fare con colazione parlando con mi madre.  Non so se mi ci abituerò completamente a questa strana situazione.

"Grazie per la considerazione" dico ad entrambi che ridono.

"Che fai oggi?" chiedo a Liam.

"Non lo so potremmo passare del tempo in giro" annuncia.

"Oh va bene"

"Mamma io andrò a mare" mia sorella viene verso di noi.

"Melanie stà attenta"

"Sisisi" urla lei in risposta.

"Rimani a pranzo con noi?" mia madre chiede a Liam.

Lui mi guarda e poi annuisce.

"Liam non ti ricordi che dovevamo fare quella cosa al telefono?" ti prego fa che capisca che voglio stare sola con lui.

"Oh certo, vai ti seguo" buona così.

"Che volevi dirmi?" chiede appena entriamo in stanza.

"Mi hai perdonata?"

"Non ti basta tutto questo?" cioè?

"Cioè?"

"Sono qui da ieri" ha ragione.

Sorrido e lo bacio.

"Sono contenta che mi dai un'altra possibilità,  questa volta ho imparato. Non mi comporterò più male" lui non parla ma mi stringe.

"Ti sta squillando il telefono" mi dice e vado a prendere il telefono.

"Zayn" gli dico.

"Dammi qua" mi strappa il telefono e accetta la chiamata.

"La devi smettere di torturarla, accetta le tue scuse okai la smetti?"

"Me la vedo io Zayn"

"Non sono fatti tuoi"

"No, non ancora"

"Si come io voglio lei"

"Trovati una ragazza e smettila di fare il geloso con Meg. Non ha bisogno ne di un ragazzo ne di un padre. Ci sono io" attacca e sbuffa.

"Capirà" dico.

"Tu glielo devi dire"

"Gliel'ho già detto Liam, stai tranquillo"

"Cosa?" nemmeno mi crede.

"Gli avevo già detto di non farsi sentire per un po" lui mi sorride e mi prende in braccio.

"Andiamo a vedere se tua madre ha bisogno di qualcosa?" io annuisco.

"Ti piace più mia madre e?" ridiamo insieme mentre usciamo dalla camera.

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora