Capitolo 13.

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Megan's pov.

È una bella giornata ma fa troppo caldo. Mia madre mi ha mandata a comprare alcune cose da mangiare e il viale è vuoto, sono tutti in spiaggia.

Entro nel negozio e compro il necessario,  faccio in fretta ed esco ricordando le parole di mia madre.

"Megan vai e torni in fretta, niente incontri o ragazzi. Sei ancora in punizione"

Rabbrividisco e mi muovo in fretta.

"Non lo ripeterò più,  la prossima volta diventi cieco completamente" una voce leggermente famigliare,  giro la testa e lo vedo.

Liam sta praticamente uccidendo un ragazzo, mi faccio indietro ed esco da quel viale.

Quando sento il ragazzo urlare mi porto le mani alla bocca e faccio cadere la spesa.

Un ragazzo arriva in mio aiuto e sono grata non sia Liam, non doveva sentirmi.

"Hai visto un fantasma?" "No" mi sforzo di ridere, se solo sapesse. Sta raccogliendo tutto quello che è per terra e sono tentata da dirgli cosa sta succedendo a pochi metri da noi.

"Megan" alzo la testa e Liam sta venendo verso di me, guarda il ragazzo e fa cenno di andarsene. Mi saluta leggermente e scappa intimidito dal ragazzo castano più bello che avessi visto.

Di scatto mi abbasso per mettere le altre cose in busta.

"Ti aiuto" io lo blocco e lui si rimette in piedi. Quando ho finito lo sorpasso e provo a camminare il più velocemente possibile.

"Megan?" mi volto.

"Cosa..cosa hai visto?"

"Quanto basta per capire quanto schifo fai" dico disgustata.

"Meg è lavoro" muove le braccia all'indietro.

"Non chiamarmi Meg, non sei mio amico"

"Megan aspetta" dice e mi volto un'altra volta.

"Stai insieme a Zayn?" io spalanco la bocca,  come può pensare ad una cosa del genere?  Scuoto la testa e me ne vado.

Liam's pov.

Mi ha visto.  Non ho più scuse, mi ha visto e le faccio schifo.

Comunque sia questo non è un suo problema.

Sto per girare l'angolo quando un suono mi distrae, abbasso la testa e vedo il suo Iphone per terra. Devo riportarglielo anche se magari poi mi chiuderà la porta in faccia.

Megan's pov.

"Megan sto cucinando vai a vedere chi è alla porta" grida mia madre mentre scendo dal letto.

"Vado vado" borbotto dirigendomi all'ingresso.

"Chi .." mi blocco quando aprendo la porta trovo Liam.

"Che ci fai qua?" faccio attenzione a non farmi sentire da mia madre, lui mi porge il telefono e io sorrido leggermente.

"Possiamo parlare?"  ed io scuoto la testa "C'è mia madre Liam ti prego, sono in punizione" lui ride "A 17 anni?" "Non puoi capire" mi lamento.

"Megan allora? Chi è? " urla mia madre e io guardo Liam.

"Domani mattina, vediamoci domani mattina. Ti mando un messaggio per il posto" lui sorride e se ne va.

"Chi era?" dice mia madre mentre torno in cucina.

"Nessuno,  volantini dietro la porta" credici, credici, credici.

"Oh okai" dice lei e torna a cucinare.

Ho appena finito di mangiare e sono sul letto ascoltando musica. Il telefono vibra.

*Dove ci vediamo?* Liam.

*Te lo dirò domani mattina* rispondo.

*Stavo davvero lavorando stamattina*

*Non è un lavoro che ammetto allora, lo hai quasi ucciso Liam* la scena torna in mente e scuoto la testa.

*Non ti riguarda*

*Bene*

*Bene* non rispondo più e dopo dieci minuti vibra di nuovo.

*Mi manchi*

*Tu no* dico.

*Mi manca scherzare con te o stare bene come quando ti ho confortata prima di sabato* lui con la bionda .

*L'unica cosa che riesco a ricordare di sabato sei tu con l'altra nel locale, non che m'importi. Non sei il mio fidanzato*

*Potrei esserlo* inizio a ridere poi mi manda un altro messaggio.

*Io invece riesco solo a ricordare che non ho baciato nessuna e tu che ti strusci su Zayn* ops.

*Non ho schemi, faccio quello che mi sento*

*Solo con me però hai quei stramaledetti paletti*

*Tu non mi piaci, non posso farci niente* mento,  spudoratamente.

*Non ci credo, so che menti*

Non rispondo.

...

"Melanie devi tornare prima la sera"  sento mia madre gridare mentre non riesco a prendere sonno.

*Non riesco a dormire* mando a Liam.

*E mi pensi?*

*Semplicemente vorrei arrabbiarmi così sarebbe più semplice dormire*

*Fatti cantare la ninna nanna da Zayn, ti addormenti più velocemente*

*Non ci sto insieme, perché mi fai le prediche?*

*Perché sono palesemente interessato a te*

*Forse potresti leggermente dimostrarlo*

Non mi risponde da 10 minuti, avrei dovuto saperlo.

...

Ma che cazzo! Il telefono sta squillando da quasi mezz'ora credo, mi sono addormentata. Rispondo.

"Megan perché cazzo non rispondi?" Liam, a quest'ora.

"Non hai più risposto e mi sono addormentata, che cosa vuoi?"

"Mi hai detto di dimostrarti che sono interessato a te"

"E quindi?" non capisco dove voglia arrivare.

"Sono sotto casa tua e ho portato il gelato" sorrido tipo un'ebete.

"Non hai suonato vero?"

"Sto per farlo!"

"NOO" urlo.

"Megan? Tutto bene?" mia madre entra nella mia camera e abbasso il telefono.

"Un incubo, un brutto sogno su.. papà" dico e lei annuisce uscendo.

La seguo e mi chiudo a chiave.

"Okai se riesci a salire in camera dalla finestra,  rimani altrimenti te ne vai"

"Perché non posso usare la porta?"

"Perché sono in punizione"

Chiudo la telefonata e mi affaccio.

N/A

È arrivato il tredicesimo capitolo, forse troppo corto. Sto pensando di pubblicare fra poco di nuovo, vedrò.

Spero vi piaccia.

#Anna♡

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora