"Liam fatti più lá" spingo il ragazzo dall'altra parte del letto.
"Fa caldissimo" mi passo una mano fra i capelli e mi siedo a letto.
"Che vuoi fare oggi?" mi chiede mentre si alza.
"Tu che vuoi fare?" rimango a guardarlo.
Lui si avvicina e si mette davanti a me.
"Potremmo stare tutto il giorno nel letto" mi stende e si mantiene con i gomiti sul letto fino a quando i nostri occhi non si incontrano.
Inizia a baciarmi.
"Sei così bella" posa le mani sui miei fianchi e io m'irrigidisco alzandomi.
"Che c'è?" chiede confuso.
"Non volevo arrivare lì piccola stai tranquilla" chiarisce e io gli sorrido.
"Lo so però forse è meglio se andiamo a fare colazione" lui annuisce e mi aiuta ad alzare.
"Ti cucino qualcosa io oggi" annuncio mentre lui prende il telefono.
"Non mi starai viziando troppo?"
"Te lo meriti. A chi stai chiamando?" chiedo.
"Mamma" io annuisco e lui sparisce nel soggiorno.
Quando torna in cucina e mi vede vicino ai fornelli continua a sorridermi ogni secondo.
"Non t'abituare" dico mentre metto la pasta nel suo piatto.
"Prima o poi dovrò tornare a casa" abbasso la testa.
"Ora sei qui con me piccola. Non pensarci"
"Non posso essere un peso Liam, devo chiarire la situazione a casa. Ho solo 17 anni, devo finire la scuola e mia madre potrebbe portarmi a casa quando vuole" mi lamento.
"Se solo tu mi spiegassi che cazzo di situazione c'è ti potrei aiutare non credi?"
"Non mi va di raccontare tutto ad uno sconosciuto, sono cose mie" il suo sguardo ormai è cambiato ed è arrabbiato se non ferito.
"Quindi sono uno sconosciuto a questo punto?" non rispondo.
"Come pensavo"
si alza e prende le chiavi della macchina, s'infila le scarpe e va verso la porta.
"Dove stai andando?" riesco a parlare.
"A cercare la Megan forte che ho conosciuto, la Megan che tiene a me e non mi direbbe che sono uno sconosciuto. La Megan che stanotte si è calmata nel sonno solo quando l'ho stretta a me" Aspetta cosa?
"Calmata? Che diavolo intendi?"
"Urlavi, disperata. Dicevi 'Papà ti prego non farlo' hai pianto anche" no no no.
"Ti sei calmata quando ti ho stretta, e ora? Vieni a dirmi che sono uno sconosciuto?"
"Io non intendevo..."
"Se mi stai prendendo fottutamente per il culo cazzo dimmelo Megan"
Non so che dirgli.
"Così i sentimenti li lascio da un'altra parte"
"Liam aspetta" urlo mentre lui ormai è già uscito.
"Cazzo Megan" urlo. Sono una cogliona. Come posso trattare così l'unico ragazzo che ci tiene a vedermi sorridere? Che si fa in quattro per non farmi star male? Sono una tale stupida.
Mi stendo sul divano e le lacrime bagnano il mio viso.
Non posso lasciarlo andare. Spero solo non sia da qualche ragazza ora. Me lo meriterei.
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My escape. | Liam Payne.
FanfictionDal capitolo 14: Mentre stiamo per entrare il telefono squilla e faccio segno a Dean di aspettare. È Megan, sono così felice. "Ciao Meg" la saluto. Lei non parla. La sento piangere. Di nuovo? Che è successo? "Amore stai bene?" le parole escono da...