Capitolo 7.

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"L'hai steso, dicci dove hai imparato" mia sorella fa troppe domande a Liam mentre mangiamo la pizza ma lui sembra essere divertito.

"Te lo ripeto, combatto" mia sorella si copre la mani con una bocca "Quindi dovremmo avere paura di te?" "Io non ho paura di lui" rido guardando Liam. Lui continua a ridere mentre la serata passe tra le troppe domande di Mel, i miei commenti che stuzzicano Liam e le sue risposte un po ambigue.

Sono le 10 e mia sorella ormai è andata in camera lasciandoci soli.

"Che fai domani?" Mi chiede Liam mentre mi siedo sul divano "Mia madre non c'è ed è sabato, vorrei andare a ballare. Ma non possi portarmi dietro Mel" "Non puoi andare a ballare" dice lui severo "Oh si certo che posso" lo guardo "No, verrò io con te" "Liam non ho bisogno di un padre" mi alzo dal divano "Lo so che non hai bisogno di un padre" evito il suo commento.

"Dov'è lui?" mi chiede dopo 10 minuti di silenzio "Lui chi?"  sbianco anche se ho capito.

"Tuo padre Megan" un brivido mi percorre la schiena e proprio con lui non ne vorrei parlare.

"Tua sorella quando mi ha abbracciato, ha detto quella cosa..non fare finta di niente"

"Liam sono fatti miei"

"Io voglio esserci per te" rido "Ti rendi conto che mi conosci da soli pochi giorni e sembra tu sia fottutamente pazzo di me?" lui non mi risponde e il mio telefono squilla, maledico mia madre per avermi chiamata proprio ora.

"Pronto?" "Megan tesoro come stai?" "Bene mamma, stavo per andare a dormire" vedo Liam girarsi e prendere le sue chiavi della macchina dirigendosi verso la porta "Aspetta" grido "Megan tutto okai?" "Mamma ci sentiamo domani mattina" attacco e spengo il telefono.

"È solo che mi sentirei sola se tu te ne andassi?" lui mi sorride "Mi stai chiedendo di restare?" "Solo per stanotte" abbasso la testa per l'imbarazzo evidente, lui posa di nuovo le chiavi e si mette sul divano.

Prendo tanto coraggio e vado davanti a lui "Lui non c'è" sembra non capirmi "Mio padre Liam, mio padre è andato via tanto tempo fa. Ti prego però non farmi altre domande" lui annuisce e mi stringe in un abbraccio mentre mi sussura delle parole:"Da oggi ci sono io" . Mi riscalda il cuore avere qualcuno così vicino ma i miei pensieri tornano sul ragazzo maleducato e che non conosco per niente.

"Dormi sul divano? Non hai bisogno di coperte, fa caldo"

"Si dormo qui e anche se avessi freddo la mia coperta vorrei si chiamasse Megan" io scoppio a ridere "Oh non contarci" "Dormirò in boxer" mi avverte lui mentre vado nella mia camera.

È passata mezz'ora e credo di non aver proprio sonno. Penso a Liam, a quello che ha fatto per me, non sarebbe stato da tutti ma lui non ci perde molto nel dirmi che vuole prendersi cura di me e proteggermi. Continuo a formulare pensieri fino a quando qualcuno entra in camera e io d'istinto chiudo gli occhi facendo finta di dormire.

Sento i passi verso il mio letto e quando si siede affianco a me risconosco il profumo e anche le sue mani mentre mi sfiorano la guancia.

"Hai ragione Meg" vorrei chiedergli rispetto a casa ma rimango in silenzio quando capisco che sta per parlare "Penso di essere fottutamente pazzo di te, dalla prima sera che ti ho vista. In realtà volevo tu mi baciassi per la scommessa ma quando ho capito che il tuo carattere e tu sareste potuti essere il pezzo più grande del puzzle, quello mancante alla mia vita ho deciso che tu saresti stata mia, per sempre".

Le sue parole mi sconvolgono, sono importanti e vorrei star dormendo davvero. Lui si alza e se ne va ma per la prima volta vorrei rimanesse con me, nel letto.

Appena chiude la porta mi tiro su sedendomi, se quella non era una dichiarazione come potrei chiamarla?

Ha detto che è pazzo di me e che sarò sua per sempre, vorrei scoppiare a ridere ma non ci riesco, le sue parole mi hanno spiazzata.

Muoio dalla voglia di andare da lui e chiedergli da cosa è nato tutto, chiedergli spiegazioni riguardo questa stupida situazione ma la stanchezza è troppa e mi metto a dormire.

..

È mattina e fa troppo caldo, la luce che entra dalla mia finestra mi sveglia e prendo tutte le mie forze per alzarmi e andare a fare colazione.

"Oh merda" Liam si è appena svegliato e ha spalancato gli occhi mentre mi guarda mangiare, che ho di strano? Sono sporca? Lui ride e poi capisco, sono in intimo. Reggiseno e mutande. Faceva caldo stanotte e mi sono tolta il pigiama non è così strano.

"Dio che stupida"

"A me non da fastidio" dice lui ridendo "Stronzo" urlo mentre corro verso la mia stanza.

"Vatti a vestire Payne non devi andare dalla tua biondina?" gli dico mentre lo guardo in boxer, in realtà non mi da fastidio, ha un fisico perfetto.

"Non è la mia biondina e non è la mia ragazza, smettila Meg" scatta lui.

"Oh scusa signore, te la scopi solamente" dico "Scopavo Meg, Scopavo" chiarisce ed io rimango in silenzio "Fino a quando ti ho conosciuta"

"Liam non voglio parlare di questo" cerco di evitare il discorso.

"Tu non vuoi mai parlare di noi" sciocco "Liam, non c'è nessun noi" e finisco di fare colazione. Lui mi guarda e penso che giorno dopo giorno stia perdendo le speranze. Ma cosa pretende? Mi conosce da pochissimo ed è pazzo di me, cosa che può essere vera ma lui mi è indifferente,  cioè non proprio sempre. La maggior parte delle volte.

N/A
Ecco a voi il settimo capitolo!
Spero vi piaccia davvero.
Un saluto a tutte quelle che leggono.
#Anna♡

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora