Capitolo 33.

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"Buonasera" sento Liam entrare mentre sono in bagno, sto finendo di truccarmi. Sembra essere passato tanto tempo ma è solo un giorno e mezzo, è poco.

"Amore" gli salto al collo quando lo vedo.

"Ti sono mancato eh?"

"Come mai non vi siete visti?" Chiede mia madre.

"Lavoro" si giustifica lui e io mi allontano andando a prendere la borsa.

"Allora ci vediamo più tardi" saluto mia madre e usciamo.

Appena si chiude la porta, Liam mi prende il braccio e mi gira verso di lui, mi spinge contro il muro del corridoio e mi bacia. Non è un bacio normale, non molto. C'è desiderio, passione e sentimento. Penso di non essere mai stata baciata così, è lui. Lui è il migliore in tutto. 

'Non mi piacerà mai, quanto è antipatico' dissi una volta a Brooke riferendomi al ragazzo che ho davanti. Rido al pensiero.

"A cosa devo questo?" Chiedo.

"Era il mio modo per farti capire che mi sei mancata e non voglio starti più lontano se non più di due secondi"

"Ah beh,  in questo caso mi sei mancato anche tu"

Continuiamo a baciarci fino a quando mi stacco per far capire che è ora di andare.

"Allora cosa hai fatto in questi giorni?" Mi chiede.

"Aspettavo stasera"

"Io ho lavorato e ho parlato al telefono con te" ride.

"Ah beh, se hai lavorato allora sto tranquilla" sbuffo.

"Non ho ucciso nessuno" si lamenta ma a me non piace ciò che fa.

"Allora? Quando mi farai conoscere tua madre?" Cambio discorso e lui ferma la macchina.

"Che vuoi da mia madre?" Che ha? A volte mi sforzo di capirlo ma non c'è verso, rimane un'incognita. 

"Oh stai calmo eh" dico e lui non parla. Mi appoggio al finestrino e dopo 10 minuti di silenzio sono stufa.

"Basta, ferma la macchina. Voglio scendere. Non puoi offenderti per una domanda così,  guardati sei quasi il miglior amico di mia madre. Io perché non posso conoscere la tua? Forse perché voglio qualcosa di serio? Qualcosa che DURERÁ nel tempo?" Urlo la parola "durerá" e lui ferma la macchina. Ho afferrato il concetto. Mentre inizia a parlare apro lo sportello ed esco. Cazzo. È tutto buio ma vedo un parco, cammino e mi dirigo verso una panchina. Non so più controllarmi quando si tratta di lui, di ciò che mi trasmette, di ciò che fa.

"ehi bellezza che succede?" Evidentemente anche al buio si possono notare le lacrime.

"Lascia in pace la mia ragazza" urla Liam venendo vicino a me. Sferra un destro potente al ragazzo che barcollando va via.

"Sei tu che devi lasciarmi in pace e forse ma dico forse mi troverai quando farai pace con te stesso. Vaffanculo" urlo io ora.

"Sei così aggressiva" soffoca una risata.

"Mi prendi in giro o cosa?" Rispondo a tono.

Lui si siede vicino a me e mi porta fra le sue braccia, tento di staccarmi ma è troppo forte per me, lo è sempre stato.

"Andiamo a casa va bene?" Annuisco e mi pulisco le lacrime.

Quando siamo a casa sua lui va a spogliarsi e poi lo vedo venire in cucina per preparare qualcosa.

"Dormi qui?" Mi chiede.

"Non ho nulla e ho anche il cellulare scarico"

"Hai me" lo guardo e gli sorrido. Mando un messaggio a mia madre e spengo il cellulare.

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora