Capitolo 25.

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Liam's pov.

Ma chi cazzo è che chiama a quest'ora? Mi ero appena addormentato e il telefono squilla, Non è Megan perché ci siamo salutati mezz'ora fa.

Vedo Harry scritto sulla schermata.

"Che cazzo vuoi?"

"Stai venendo?" non voglio andarci. Gli avevo detto si per far si che lui non mi rompesse ma non ci sarei andato.

"Non vengo, non mi sento bene" mento, sarebbe stata sempre questa la scusa.

"Non so se t'interessa ma è appena Arrivato Zayn e sta raccontando di essere venuto con Megan"

"Megan è già andata a dormire" dico, ed è vero. Ci siamo dati la buonanotte mezz'ora fa, non è possibile che esca con Zayn e non con me. A quest'ora poi.

"Fai come vuoi ma è qui davanti a me"

"Cazzo" urlo e attacco.

Ma che le è saltato in mente? Mi vesto ed esco velocemente da casa.

Quando arrivo chiudo la macchina ed entro nel locale.

Mi blocco quando la vedo con Zayn sul divanetto, lui tiene la sua mano sopra quella di lei e lei non sorride.

"Guardate chi c'è" Harry mi presenta ma io vado dritto verso di lei.

"Che cazzo ci fai qui?" ringhio.

"Quello che fai tu"

"Solo che io non scopo nei bagni" aggiunge.

"Davvero pensi che io.." non riesco nemmeno a finire una frase. Come può pensare che dopo tutto quello che ho fatto per lei io voglia stare con qualche altra ragazza?

"Ma che cazzo dici? Sono arrivato ora"

"Magari esci da qualche bagno con qualche biondina" è ubriaca.

"L'hai fatta bere?" chiedo a Zayn ma lui non mi risponde.

"Se non vuoi che ti rompo il naso, sparisci"

Zayn si alza e se ne va.

"Zaynuccio ti prego" guardo Megan furioso.

"Andiamo a casa" la prendo in braccio e mi faccio spazio tra le gente .

"Mi dici che cazzo ti è venuto in mente? Andare ad ubriacarti in un locale? Con Zayn?" si sta cambiando le scarpe.

"Sono troppo ubriaca per risponderti"

"Poi sono io quello che non ci tiene giusto?" lei scuote solo la testa.

"Ogni volta che succede qualcosa tra di noi ti trovo con Zayn, mi da letteralmente fastidio ma non posso farci niente. Stasera che cazzo era successo?" non mi risponde e scende dalla macchina.

Sua madre sarà furiosa è meglio se l'accompagno.

Lei apre la porta e io la seguo.

"Megan?" sua madre è sveglia nel salone.

"Salve mi scusi ma sua figlia non si è sentita bene, l'accompagno in camera e me ne vado" lei annuisce e continua a guardare la tv.

"Forza Megan, infilati nel letto"

"Perché mi dici le bugie?" continua a blaterare.

"Basta Meg, devo andarmene. Sono incazzato nero. Buonanotte" lei non parla e si mette sul fianco.

Quando scendo sua madre è in cucina e la raggiungo.

"Sta continuando a dire cose senza senso, io devo andare"

"Che è successo Liam?" ne devo parlare con lei?

"Sua figlia non si fida di me"

"Mia figlia non si fida di nessuno, credimi. Però se provi ad aspettare io penso che lei possa davvero affezionarsi a te. È difficile lo so ma se ci tieni a lei.."

"Lo so, ma lei non mi ascolta, non ci prova nemmeno. Comunque domani mattina le dica che ha frainteso tutto e che prima di prendere decisioni può benissimo parlare con me"

"Puoi dirglielo tu"

"Cosa?"

"Rimani qui se vuoi"

"Abbiamo una stanza in più, è tardi e anche se sei abbastanza grande non è bello che tu torni a casa solo" forse ha ragione ma non riesco davvero a capire questa donna. Un pò come la figlia.

"Va bene, rimango"

"Bene ti vado a preparare il letto" annuisco e poso le chiavi della macchina e del mio appartamento.

Dieci minuti più tardi la mamma di Meg mi chiama ed io entro in questa stanza davvero bella.

"Ti ho lasciato un pigiama"

"Era..di mio marito" lei mi sorride e io capisco subito che è un argomento delicato.

"Non so cosa sia successo ma suo marito doveva essere fortunato ad avere tre donne come voi"

"A volte voi uomini non capite cosa avete fra le mani fino a quando lo perdete"

"Io non voglio perdere sua figlia" le dico ed è vero. Lei mi sorride dolcemente ed esce dalla stanza.

Il sonno non tarda ad arrivare.

...

Quando mi sveglio la luce entra nella stanza e mi alzo piano dal letto.

Infilo i miei jeans e la maglia e vado nella cucina. Sua madre e sua sorella stanno facendo colazione.

"Buongiorno Liam" mi saluta la donna più grande.

"Hai dormito qui?" annuisco.

"Buongiorno anche a voi" le saluto.

"Questo è per te" mi passano un piatto con la colazione.

"Grazie mm" non so il suo nome.

"Kylie" finisce lei.

"Grazie Kylie" la ringrazio e lei mi sorride.

"Allora quando posso uscire con te e i tuoi amici?" la ragazza mi parla.

"Melanie" la rimprovera la mamma.

"È mio cognato dai"

"Non sto insieme a tua sorella Mel ma mi piacerebbe portarti da qualche parte e farti conoscere i miei amici, anche se sono tutti stupidi" rido. Harry sarebbe perfetto con lei, si somigliano molto.

"Che dici mamma?" chiede lei.

"Si può fare" lei sorride.

"È tutto davvero buono"

"Liam non mangiare molto non vorrai ingrassare?" io e Mel iniziamo a ridere fino a quando qualcuno tossisce e girandomi la vedo entrare in cucina.

N/A

Questo capitolo è troppo corto, pubblico

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora