Capitolo 21.

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"Meg, che ti preparo per cena?" Liam mi sveglia con un bacio.

"Dobbiamo già cenare?" lui annuisce mentre va in cucina.

"Ti ho trovata già che dormivi e mi sembravi così stanca che non volevo svegliarti" aggiunge e io annuisco.

"Mi servono altri cambi, ho finito vestiti" "Possiamo passarli a prendere dopo cena?" propone.

"Si, vado a chiamare Mel. Tu ordina la pizza" lui annuisce e vado in camera.

Sembra così nuovo quest'appartamento, mi chiedo da quanto tempo Liam ci vivi.

"Pronto?" Mel risponde subito.

"Melanie sei a casa?"

"Si"

"Devo passare a prendere altri vestiti più tardi, puoi prepararmi una borsa?"

"Mm si va bene"

"Sicura?" chiedo.

"Si certo"

"Allora a dopo" attacco e vado nel salone trovando Liam sul divano.

"Ha chiamato tua madre Liam" quasi me ne dimenticavo.

"Mia madre? Che ti ha detto?" scatta dal divano e sembra preoccupato.

"Che cosa doveva dirmi?" mi avvicino a lui.

"Cosa ti ha detto?" chiede per la seconda volta.

"Mi ha detto tutto Liam" lui sbianca.

"Non è possibile"

"C'è qualcosa che devo sapere?" mi allontano da lui.

"Sei già sposato, fidanzato, hai un'altra?" lui inizia a ridere e io anche.

"Le hai parlato di me" sorrido mentre vado ad abbracciarlo.

Lui mi prende in braccio e mi bacia.

"Si ma non le ho ancora detto quanto bene baci"

"Mmm" sorrido mentre mi sta portando sul divano.

"È strano" dice lui mentre mi fa stendere e si appogia vicino a me.

"È strano averti qui e baciarti e poterti chiamare amore. O il fatto stesso che mangiamo insieme o ci laviamo i denti nello stesso momento" quanto è tenero questo ragazzo.

Lo stringo più vicino e ci baciamo.

La sua mano sfiora il fianco dove non ho problemi ad essere toccata e infila la mano sotto la sua maglia che sto indossando io.

"Che buon profumo che hai" mormora mentre mi da dei baci sul collo.

"E questa maglia ti sta divinamente" lo tiro di nuovo e riniziamo a baciarci mentre la sua mano fa su e giù dal collo fino al fianco.

Qualcuno suona il campanello e Liam sembra molto scocciato.

"Tempismo perfetto" urla alzandosi.

"Sono arrivate le pizze" dice con un sorriso ironico mentre chiude la porta. Io sono ancora sul divano e vedo lui appoggiare i cartoni sul tavolo e venire da me.

"Dove eravamo rimasti?" si sta per stendere quando lo fermo.

"Amore, non vorrai farmi mangiare la pizza fredda?" dico ridendo.

Lui sbuffa ma mi segue al tavolo.

Ovviamente ha ordinato la mia pizza preferita.

...

"Megan prendi il telefono e andiamo" dice Liam mentre esco dalla sua camera.

"Te la ricordi la strada?" chiedo e lui sembra scocciato da questa domanda.

"Ti ho fatto da stalker per non so quanti giorni e pensi non mi ricordi la strada di casa tua?"

"Giusto" ammetto.

Ricordo di quando mi aveva lasciato per strada e poi mi aveva vista con Zayn ed era rimasto per un'ora e mezza fuori casa. È sempre stato molto insistente.

"Siamo arrivati" mi dice.

Do uno sguardo a casa mia, alcune luci sono accese, guardo nel parcheggio e la macchina di mia madre non c'è.

Guardo Liam e lui mi stringe la mano.

"Vieni .. si insomma con me?" chiedo e lui annuisce.

Mano per mano ci avviamo verso la porta.

Dopo aver suonato Melanie mi abbraccia e mi fa entrare.

"Sei sola?" chiedo e lei annuisce.

Mi volto verso Liam e lo tiro in camera con me.

"Abbiamo poco tempo ma basta per prendere altre cose, mia sorella ha scelto  ciò che non mi piace" brontolo mentre Liam ride.

"Pensi possa bastare?" chiedo mentre infilo nel borsone un altro paio di pantaloncini.

"Penso sarai a posto per la vita"

io rido.

"Melanie, sono a casa" sento una voce femminile famigliare, è arrivata mia madre.

"Cazzo, andiamo" dico e Liam mi prende il borsone.

Mentre scendiamo il meraviglioso ragazzo che ho accanto mi prende la mano.

"Megan" mi chiama mia madre e io mi volto per guardarla.

"Sei tornata?" corre verso di me ma io la fermo.

"Sono venuta a prendere qualche vestito" dico e lei annuisce.

Mi giro e sto per aprire la porta ma è chiaro che non sarebbe mia madre senza dirmi qualcosa stasera.

"Hai 17 anni Megan, ragiona. Torna a casa" fa una pausa.

"Pensi davvero di poter stare col primo che capita? Cosa credi che sia l'uomo della tua vita? Solo perché ti ospita? E dimmi ha già provato a portarti a letto? Cosa pensi se ne possa fare di te?"

Lei parla in questo modo perché non è soddisfatta della sua vita.

Ma a volte può diventare così cattiva con le parole che fanno davvero male.

Sento gli occhi pizzicare e capisco che sto per piangere.

"La deve smettere di buttarle fango addosso. Deve smetterla di essere cattiva con lei. E comunque io non sono il primo che capita e si potrei essere l'uomo della sua vita. Non ho provato a portarla a letto semplicemente perché non stiamo insieme, ma sua figlia la bambina di 17 anni che lei è tanto abituata a sgridare o a cui da ordini facilmente mi ha fatto perdere la testa e mi creda non la lascerò andare, nemmeno se torna qui. Combatterò con lei e con tutto il mondo se necessario,ma sarà sufficiente per farla stare lontana da lei" Liam mette il suo braccio sulla spalla.

Per un momento mia madre che sa sempre cosa dire sembra essere stata zittita da lui, il mio lui.

"Andiamo piccola" dice portandomi fuori.

...

Il tragitto fino a casa è stato davvero un peso.

Nessuno di noi due ha parlato e io speravo tanto Liam avesse due parole per me.

Mi sono appena infilata la sua maglia quando la porta si apre.

"Vuoi che dorma con te vero?" mi chiede.

"Certo che si" dico. A volte è così insicuro che mi verrebbe solo voglia di stringerlo.

Quando siamo nel letto lui mi abbraccia e in un momento è tutto perfetto.

"Grazie per stasera Liam, grazie così tanto"

"Faccio quello che devo fare, sarà sempre così" mi dice e io lo bacio.

"Vai a dormire e smettila di baciarmi" mi ordina e io rido addormentandomi vicino al battito del suo cuore.

N/A

Ecco il ventunesimo capitolo!

Grazie a chi legge, vota e commebta

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora