Capitolo 8.

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"Sei sicura che non vuoi che rimanga a pranzo? Melanie è al mare e non mi va che tu stia sola" mi ripete per la centesima volta prima di uscire.

"Liam io sono sempre sola, starò bene" dico e lui mi guarda per qualche secondo "Se solo tu facessi entrare qualcuno nella tua vita" sorride leggermente "Qualcuno entrerà,  prima o poi" dico e lui se ne va.

Mangio qualcosa e non posso credere a quanto caldo faccia oggi, il telefono vibra e leggo il messaggio da Liam:"Stai bene? Erano bellissime le scimmiette sul tuo reggiseno" soffoco una risata e rispondo:"Non farmi da papà, ti prego" una risposta veloce:"Anche le mutandine erano belle" seguite da due scimmiette una che copre gli occhi e l'altra la bocca. Lo chiamo.

"La smetti di parlare delle mie mutande e il mio reggiseno?"

"Ehm..sono Harry. Ho preso il telefono di Liam perché rideva troppo"

"Oh" che grandissima figura di merda.

"Te la scopi e non dici nulla?" sento Harry

"No, coglione no" "Meg?" lo sento ridere "Chiamami quando sei solo Payne e grazie per la bellissima figura" lui ride ed io attacco.

È ormai pomeriggio quando decido di chiamare Brooke.

"Brooke?"

"Hei Meg!" "Hai parlato con tuo padre?" "Si non posso venire, partiamo per Sidney l'ultima settimana d'Agosto" "Cazzo Brooke quanto mi manchi" "Anche tu Meg anche tu". Le racconto di Liam e di quello che ha fatto per me e mia sorella ieri, delle parole sussurate mentre facevo finta di dormire, mi chiede qualcosa su di lui ma io non le so rispondere perché effettivamente non so praticamente nulla su di lui. In più le dico che vorrei andare a ballare stasera, poi lei attacca.

"Mel? Che programmi hai per stasera?" parlo al telefono mentre spalmo della nutella sul pane, lo so che ho mangiato due ore fa ma ho di nuovo fame.

"Megan viene un'amica a dormire a casa, prima usciamo però" "Oh..io penso di andare a ballare, non so con chi ma forse chiamerò Alex"

"Buona idea, devi divertirti un po" "Giusto, tu starai attenta vero? E se chiama mamma dille che il telefono di casa non funziona e che abbiamo invitato delle amiche" lei rimane in silenzio "Tutto bene?" le chiedo "Meg che faremo il 15 Agosto?" "Melanie ti prego, staremo bene ugualmente. Ti prego ti prego non pensarci non voglio che tu soffra"

"Ci penseremo in un altro momento" "No Melanie no. Lui è andato via ed è meglio così,  ricordi quando ti picchiava per nulla? E quando schiaffeggiava la mamma? E quando mi stava per..."

"Meg basta, ho capito" chiudo la telefonata e non ci penso più o almeno provo a farlo.

Inizio Flashback.

"Megan? Melanie? sbrigatevi"  grida mio padre mentre scendiamo dalle scale.

Oggi è 15 Agosto ed è il giorno del suo compleanno, ogni anno scegliamo un modo per festeggiare e quest'anno passeremo la giornata al mare e dormiremo in spiaggia. L'idea è divertente, ho 16 anni e anche se non è il massimo andare in giro con i genitori, coon il mio papà tra i piedi mi divertirò.

"Papà dai andiamo a fare il bagno ormai diventi sempre più vecchio e noi sempre più grandi, dovresti affrettarti" ridiamo io e Mel mentre lui è steso sul lettino cercando di prendere il sole. 
"Ragazze lasciatelo rilassarsi" ride mia madre. Sono una bellissima coppia e spero un giorno anche io di trovare l'amore vero come loro.

La giornata passa tra risate e divertimento mentre la notte io e mio padre ci divertiamo a fare scherzi a Mel e alla mamma, poi mi da un bacio sulla testa e andiamo a dormire nelle scomode tende.

Fine Flashback.

Ricordi di quando ancora eravamo una famiglia unita scorrono nella mia mente e delle lacrime scorrono sul mio viso. Mi stringo intorno a me sul letto mentre mi accarezzo il fianco cercando di non pensare alla cosa più brutta che io abbia vissuto. Ero stata tradita,  dal mio eroe, il mio papà.  Mi aveva ferita sia fisicamente che nell'anima. Non sarei mai ritornata ad essere quella di prima.

Mentre singhiozzo e cerco di asciugarmi le lacrime il cellulare squilla ma non faccio in tempo a rispondere, era Liam. Dopo due minuti squilla di nuovo e rispondo.

Liam's pov.

Finalmente mi sono liberato dei miei amici e posso tornare a casa, l'imbrazzo nella voce di Megan al telefono era palese,  maledetto Harry che mi ruba il telefono. C'era anche Zayn che si sta frequentando con una ragazza, sono contento che lui abbia deciso di lasciar perdere Meg, lei è .. lei è solo mia, o lo sarà.  Prendo il telefono e la chiamo. Dopo numerosi squilli cade la linea. Con chi è ? Che sta facendo? Perché non mi risponde?  Sto diventando un fottuto psicopatico. La richiamo e finalmente la sua voce mi tranquillizza.

"Meg?"

"Dimmi Liam" sembra incazzata

"Che stai facendo?"

"Niente, sono sul letto"

"Io sto tornando a casa"

"Oh, okay" è davvero strana, ho capito che non le sono molto simpatico ma pensavo che dopo ieri il nostro rapporto fosse migliorato e invece mi sento di nuovo una merda. Le sto provando tutte ma lei sembra non voler avere nessun tipo di contatto con me. Forse per il suo bene dovrei lasciarla andare, senza costringerla ad uscire con me o a vedermi. Infondo niente di questa vita è come la mia. Sto per parlare e dirle che la lascerò in pace quando la sento singhiozzare. Sta piangendo.

"Megan? Stai piangendo?"

"Liam no, per favore lasciami in pace"

"Contaci" attacco e svolto a destra prendendo la strada che in questi giorni mi è molto famigliare.

Perché diavolo sta piangendo?

Qualcuno le ha fatto del male? Io ammazzerei chiunque la toccasse. Provo un senso di protezione nei suoi confronti e non sopporterei l'idea di vederla ferita.

In 10 minuti sono davanti alla sua porta e inizio a bussare.

Megan's pov.

Chiudo il telefono e inizio a piangere ancora più forte, le parole di Melanie mi hanno sconvolta e farmi sentire da Liam star male non era assolutamente nei miei piani.

Prendo il pacchetto di sigarette nascosto nella borsa e ne tiro fuori una accendendola. Mia sorella sa che fumo e anche mia madre. A lei non piace ma da quando abbiamo mandato via papà è diventato un vizio. Finisco molto prima del previsto la sigaretta e quando sto per accendermene un'altra qualcuno bussa in malo modo alla porta. Con le guance bagnate e la sigaretta in mano scendo e vado verso l'ingresso.

"Megan santo cielo apri" riconosco la voce e non so davvero che fare.

"Liam vattene ho detto" urlo "Non fare la bambina, apri questa porta o giuro che la sfondo" non posso rischiare quindi vado verso la porta e quando apro capisco dai suoi occhi che è furioso. Entra senza chiedere e io chiudo la porta, si siede sul divano e aspetta che io parli.

"Non hai niente da dirmi?" "No" affermo e vado verso la finestra per fumare, a metà sigaretta viene e me la toglie buttandola giù "Sei uno stronzo" gli dico "Asciugati le lacrime, smettila di fumare e parlami" mi sta dando ordini come sempre.

"Non ho niente da dirti"

"Non pensi che conoscendoti da poco sarei un folle a dire che puoi contare su di me? Invece lo dico perché è vero" fa una pausa mentre io mi giro e mi allontano. Mi prende il braccio e mi fa riportare lo sguardo su di lui.

"Dio Megan, fidati di me. Per favore".

N/A
Salve bellezze! Questo è l'ottavo capitolo e siccome domani Liam farà 21 anni pubblico anche il nono.
Spero vi piaccia. ♥
#Anna

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora