Capitolo 6.

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"Ho deciso di venire a trovarti" mi informa "Sono sola, mia madre è partita. Vuoi qualcosa da bere?" fa segno di no e io bevo un succo "Come vedi sto bene, puoi anche andare ora" "Mi stai cacciando?" "Si" sorrido e lui inizia a ridere "Perché mi vuoi tenere lontano?" mi chiede e io sbuffo.

"Sei sicura che non hai bisogno di niente?" continua a chiedermi Liam dopo mezz'ora di chiacchiere inutili "Liam smettila, vattene dai"

"Non mi starai cacciando perché ti vedrai con Zayn tra poco vero?"

"Anche se fosse?" lui sbianca e diventa visibilmente arrabbiato, si gira e cammina veloce verso la porta.

"Non mi vedrò con Zayn" annuncio. "Allora potrei rimanere qui fino a cena" "Liam non c'è bisogno"

"Oh okai, ci sentiamo dopo"

"No Liam, non abbiamo bisogno di sentirci. Smettila di starmi dietro, non arriverai al tuo scopo" si avvicina davvero tanto a me con un'espressione di sfida "E quale sarebbe il mio scopo?" "Non finirò nel tuo letto Payne" lui scuote la testa in segno di disapprovazione "Non hai capito niente Meg" mi sfiora la guancia col dito, si gira e va via.

Niente di ciò che fa quel ragazzo ha senso. Ho bisogno di dormire, mi ha solo rovinato il pomeriggio.

Un suono mi distrae, non è il mio cellulare e non riesco a capire cosa sia fino a quando non vedo un telefono sul tavolo della cucina, il telefono di Liam. "Merda" dico tra me e me.  La curiosità si fa spazio in me e apro la cartella dei messaggi, ieri sera la biondina gli ha mandato 24000 messaggi e lui non ha risposto a nessuno, Zayn non ha risposto al messaggio di Liam e il resto sono solo tanti messaggi stupidi con i suoi amici.

Apro la rubrica e ci sono davvero troppi numeri di ragazze,  penso i maschi siano sono Niall, Louis, Zayn e Harry. Vorrei cancellarne alcuni ma mi trattengo, il mio nome è solo Meg con un cuore.

Lo rimetto a posto e salgo in camera, passerà a riprenderselo. Penso ad alcuni modi per rintracciarlo ma il sonno prende il sopravvento.

Quando mi sveglio sono le 7:30 e di mia sorella nemmeno l'ombra, decido di chiamarla ma lo ritrovo inutile quando sento la porta aprirsi.

"Meg, di chi è il telefono che squilla?"  mi domanda e io corro in cucina per vedere chi lo sta chiamando, la biondina. Rispondo.

"Pronto?"

"Liam?"

"No, Megan"

"Potresti dire a Liam che lo aspetto?"

"Liam non verrà tesoro, è con me adesso"

"Digli che ho bisogno di parlare con lui" "Certo certo, riferirò" attacco e rido prendendomi qualche soddisfazione.

"Mel che vuoi mangiare?" "Pizza" urla lei. Ordinerò due pizze col salame piccante.  Sto per chiamare quando qualcuno suona il campanello. Vado a controllare e non mi sento tanto sorpresa.

"Che ci fai qui?" chiedo sapendo già la risposta.

"Ho dimenticato il telefono qui"

"Prego entra" lo prendo in giro "Che stavi facendo?" mi chiede mentre prende in mano il suo telefono "Ordinavo due pizze" "Intendo con il mio telefono" scatta lui "Ho solo risposto ad una telefonata dal tuo amore" mi giro ridendo e cammino verso il divano, mi blocca il braccio e io mi giro di scatto "Hai fatto bene, tutti devono sapere che sei sempre con me" gli sorrido ma evito il suo sguardo "Guardami" "Smettila Liam" cerco di liberarmi dalla sua presa "Ti basterebbe guardarmi davvero negli occhi una sola volta per capire che per te potrei essere...diverso" sto per parlare ma una Melanie molto agitata fa irruzione nella cucina "Perdonate se disturbo in un momento così romantico ma ho sentito dei rumori provenire dal bagno..ho paura" Liam mi guarda e io faccio per andare ma lui mi ferma "Tu rimani qui" "Vengo con te" lo seguo mentre saliamo, in silenzio entriamo in bagno ma non c'è nessuno, all'improvviso sentiamo un rumore provenire dalla stanza di mia madre e per un secondo ringrazio il cielo Liam sia qui. Quando entriamo nella stanza molto velocemente troviamo un uomo vestito di nero e con qualcosa sulla faccia che sta guardando nel cassetto di mia madre "Brutto bastardo" Liam si avvicina e lo colpisce in viso, l'uomo che fa decisamente paura; estrae un coltello dalla tasca e ho paura per Liam non voglio si faccia male per me. Con una mossa strabiliante Liam riesce a far cadere il coltello e spingerlo verso di me. Lo afferro e il ragazzo che mi ha appena salvata spinge fuori dalla stanza l'uomo facendolo rotolare per le scale.

"Non tornare o ti farai ancora più male" Liam lo avverte e lui scappa.

"Gli hai rotto il naso" mia sorella corre verso di Liam e lo abbraccia "Grazie Liam, grazie. Da quando papà non c'è è tutto più pericoloso e tu ci hai salvate" lui l'abbraccia e la tranquillizza mentre le lacrime scendono sulle mie guance, mia sorella si stacca e se ne va in camera lasciandoci soli. I nostri sguardi si incrociano mentre io mi giro dandogli le spalle, non può vedermi di piangere, non può. Sento il suo fiato sul mio collo e le sue possenti braccia intorno a me mentre mi stringe a lui.

"Non piangere piccola, è tutto finito" Se solo sapesse che non sto piangendo per il ladro ma per il gesto che ha fatto e per mio padre che non c'è. 

"Non ti capiterà più niente di male, da oggi ci penso io a te" mi sto praticamente sciogliendo ma lui non deve notarlo.

Mi asciugo le lacrime e mi giro ancora tra le sue braccia "Grazie Liam" lo stringo forte e mi sento così piccola confronto a lui. "Te l'ho promesso, ora vai a sciacquarti la faccia, ordino la pizza" lo guardo facendogli capire che non vorrei andare sola e lui mi prende la mano portandomi in bagno.

Si appoggia alla porta mentre io mi sciacquo la faccia e poi scoppio a ridere.

"Sono ridicola eh?" "Assolutamente no" lui mi sorride e mi offre la sua mano che per la prima volta non vedo l'ora di stringere.

N/A
Eccomi qua con un altro capitolo!
Se arriva qualche voto in più penso di pubblicare anche stasera.
Un saluto a tutte
#Anna♡

My escape. | Liam Payne.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora