𝕋𝕙𝕖 𝕎𝕠𝕝𝕗 2 - Il Rubino Di Sangue [COMPLETA]

Capitolo 15.

Avevo Matematica. Con me c'erano anche Nat, Raven e Ryan.

Mi sedetti in un angolo della classe.
Accanto a me c'era Raven, dietro di me c'era Ryan e vicino a lui Nat.

- dov'è Cristian? - domandai quasi sussurrando.

Ryan sbuffò appoggiando la testa sulla mano.

- voleva stare a casa - rispose lui.

- parlando di quello che ha detto il preside.. Come faremo? - chiese all'improvviso Nat.

- in che senso? - chiesi .

- per molte cose! - replicò Raven. - per quando dovremmo sfogarci... -

- perché, voi vi sfogate ? - domandai girandomi verso di loro.

Risero contemporanea.

- certo. Ci trasformiamo una volta ogni tanto - replicò Ryan.

- all'inizio tu lo facevi tutti i giorni. Non riuscivi a contenerti - disse ridendo Nat.

Ci unimmo anche noi a lui tranne Ryan.

- avrai fatto lo stesso anche tu all'inizio, Nat - replicò lui.

- oltre a, sfogarci. Non potremmo neanche addestrare Cristian -

Restammo tutti in silenzio.
Sapevo benissimo che a Ryan non importava affatto di lui ma a mia sorpresa disse qualcosa :
- già. Hai ragione -

Restammo tutti sorpresi da quelle parole.

- in più la polizia si trovera principalmente nel bosco visto che hanno visto dei lupi - dissi.

- signorina Glover. - sentii dire dalla professoressa. - quant'è il risultato ?-

- non... Non ho sentito il problema -

- ovvio. Stavi parlando con i tuoi amichetti. Passerai due ore in punizione dopo la scuola. -

- è colpa mia. - disse Ryan. - le ho chiesto una domanda -

- allora passerai la punizione con lei. -

Mi girai a guardare Ryan e lui mi sorrise.

Dopo quell'ora avevamo motoria e dopo l'intervallo Inglese, Spagnolo e Arte.

Io e Ryan salutammo gli altri e ci dirigemmo nell'aula di punizione.

Lì a controllarci c'era il professore di motoria. Stava leggendo un libro e sembrava quasi che fosse in un altro posto. Non ci notò quando entrammo.

Mi sedetti lontano da Ryan.
Mi sedetti quasi sdraiata sulla sedia e continuavo a toccare la collana osservandola.

- non mi hai ancora risposto - sentii dall'altra parte della stanza.

Sorrisi guardando in basso e lasciando la collana.

- mi hai perdonato? - continuò.

La sua voce era così calma che mi faceva sciogliere e venire la voglia di dargli un pugno contemporaneamente.

- basta - risposi.

- ho solo chiesto una semplice domanda. Se l'avessi chiesto a qualcun'altro mi avrebbe subito riposto -

- okey! Però, ti risponderò se tu risponderai a questa domanda - feci interrompendolo.

- spara -

- perché hai detto alla prof che è colpa tua se parlavo? -

- perchè era vero - rispose calmo.

- quella non è la risposta -

- ma io ti ho risposto e perciò tu devi rispondere anche a me -