Capitolo 26

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Vennero malissimo perchè di prima mattina, normalmente, non capisco niente perciò incasinai tutto e vennero con una forma strana ma erano lo stesso buone.

All'improvviso, dopo la colazione, sentii bussare alla porta.
Chi poteva essere alla porta alle 8:00 di sabato mattina?
Ad un certo punto mi immobilizai non sapendo chi era.
Sentii bussare di nuovo alla porta.
Mi alzai dalla sedia sul quale mi sedetti e mi diressi alla porta.
La aprii e vidi che era Cristian.

- bel pijama - disse con sorriso davanti a me.

Sorrisi alzando gli occhi al cielo. Lui in riposta rise.

- che ci fai qui? - chiesi sorridendo ancora.

Alzò le spalle e rispose :
- mi stavo annoiando a casa -

- non dovresti essere da Ryan o gli altri ad addestrarti? -

Cominciò a ridere silenziosamente guardando le sua scarpe e poi me.

Alzò di nuovo le spalle.

- non mi chiamano più da quando hai litigato con loro -

All'improvviso il sorriso che avevo scomparve in men che non si dica.

- non ho litigato con loro - risposi nervosamente. - sono loro che mi hanno abbandonato -

- io sono qui però - disse lui.

Mi ritornò il sorriso e disse :
- sì, certe volte ci sei per rompere -

- almeno posso entare? - disse facendo gli occhi da cucciolo.

Scossi la testa e gli feci passare.
Chiusi la porta dopo che entrò.

- cosa vuoi fare? - chiese lui sedendosi sul divano.

- che ne so ?! - risposi sedendomi accanto a lui ma non troppo vicino. - sei tu che bussi alla mia porta di sabato mattina -

- beh io sono venuto perchè mi annoiavo a casa. Sono figlio unico - disse alzando le spalle.

Mentre parlavamo Cristian accese la TV ma non lo notai finchè non smise di parlare.
Cominciai pensare alla domanda che mi aveva posto. Potevamo stare a casa ma sarebbe stato troppo intimo... Beh, intimo nel senso che due sedicenni stanno a casa da soli. Io e Cristian siamo solo amici, lo giuro. Fuori nella città poteva essere un idea ma nella città non c'erano molte cosa da fare. All'improvviso però mi venne un idea.

- sai cosa? - dissi dopo un po'.

Si girò verso di me.

- ho un idea. -

- spara - disse lui.

- ti adestro io - risposi aspettandomi delle grida di felicità da lui. Non letteralmente.

Impiegò dei secondi per elaborare la mia frase e dopo soppiò a ridere.
Non era la reazione che mi aspettavo.

- Tu? -

- sì - replicai seria. - io -

Quando notò la mia serieta smise di ridere e si limitò a sorridere.

- senza offesa... ma non sei un licantropo, quindi... -

- quindi niente - feci interrompendolo. - se gli altri babbei non lo vogliono fare, lo farò io -

𝕋𝕙𝕖 𝕎𝕠𝕝𝕗 2 - Il Rubino Di Sangue [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora