Capitolo 38

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Pov Ashton

Era tutto così strano.

Mi dispiaceva per Julia, provavo qualcosa per lei.

Ma bastava solo Calum entrasse nella mia stessa stanza e mi dimenticavo di tutto.

Perché prima non era così? Cosa diavolo è cambiato!

Mi morsi il labbro indeciso, iniziai giocare con una ciocca di capelli.

Sentii il sangue invadermi la bocca.

-Ehy- mi chiamò Calum.

Alzai lo sguardo e lasciai la presa sul labbro.

-Ti sta uscendo il sangue.- sussurrò fissando la ferita.

Io annuii e leccai la parte sporca.

-Si sporco anche qui.. aspetta faccio io.- disse avvicinandosi, poi passò la sua lingua sul mio labbro.

Si avvicinò ancora di più, mise la mano fra i miei capelli e fece unire le nostre labbra.

Sussultai per il dolore, ma allo stesso tempo non volevo staccarmi.

-Ashton volevo parl- sentii dire dalla voce di una ragazza.

Calum si staccò immediatamente e scattò in piedi.

-Possiamo spiegare.- mormorò arrossendo.

JJ fece uno strano ghigno e poi puntò gli occhi su di me.

-Calum puoi uscire?- gli chiese, io pensavo che sarebbe scattata furiosa iniziando a urlare.

Calum si alzò e con la testa bassa uscì.

-J io posso spiegarti tutto quello che..- iniziai, ma lei mi bloccò scuotendo la testa.

-Ashton non mentire. Non ce ne bisogno.. voglio chiudere. Ed ero venuta per farlo, quindi il fatto che ti stavi baciando mio fratello peggiora le cose.- disse seria, senza fare una piega.

Pensavo che ci tenesse di più a me.

-Quindi abbiamo rotto.. ci saranno piagnistei o drammi?- chiesi tornando a torturarmi il labbro.

-Io non sono una ragazza normale.. lo dovresti aver capito dal fatto che sono uscita da un manicomio. Ho solo capito che non ti amo.. ti voglio bene, e sei una delle persone più importanti per me. E penso che nel momento in cui ci siamo messi insieme entrambi avevamo bisogno di qualcuno vicino.. ma siamo troppo simili e troppo diversi.- mi spiegò stringendo la mia mano.

-Julia sei una ragazza fantastica, mi dispiace averti fatto soffrire.. e per Calum non te la prendere con lui.- dissi sorridendole.

Lei annuì e si alzò del letto.

-Ashton sapevo già che Calum era cotto di te, non vi odierò ma non pensare che mi passerà così facilmente.. è strano. No okay non c’è nessun problema se state insieme. È come ho detto prima.. in quel momento entrambi avevamo bisogno di qualcuno.- mormorò sorridendomi nuovamente.

Sorrisi anche io e mi alzai.

-Scusa J- dissi abbracciandola.

-Okay vado, non fate troppo casino.- ridacchiò uscendo dalla stanza.

Mi dispiaceva seriamente per lei.

Io non ero quel tipo di ragazzo.

Stavo male, non so perché ma mi sentivo triste.. profondamente triste.

Era finita.

Calum rientrò in camera e quell’oppressione sparì.

-Ashton J ha detto di venire qui.- disse chiudendo la porta.

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