Capitolo 46

5K 202 112
                                    

Pov Ashton.

‘’-Ash è così strano, io e te.. boh non so, non ho mai pensato a te in questo modo.- ridacchiò.

Io  gli sorrisi e lo baciai.

-Io nemmeno, ma mi piaci.- sussurrai sulle sue labbra.

Mi baciò con dolcezza e mise una mano fra i miei capelli.

-Dolci sogni piccolo Cal.- mormorai sfiorando la punta del suo naso con le mie labbra.

-Buonanotte Ash- rispose abbracciandomi.’’

-Ashton ci sei?- mi chiese Luke sedendosi accanto a me.

Scossi la testa e mi morsi il labbro.

-Vuoi qualcosa da mangiare?-

-No.- risposi secco sperando che mi lasciasse da solo.

L’immagine di Calum a terra in una pozza di sangue mi stava uccidendo.

I dottori non volevano parlare con nessuno se non JJ o Michael.

Io avevo bisogno di risposte.

Luke vedendomi assente si alzò e mi lasciò finalmente solo.

Dovevo fare qualcosa, dovevo uccidere quel bastardo.

Doveva soffrire.

Mi alzai spazientito e mi incamminai verso l’uscita dell’ospedale ignorando le domande dei ragazzi.

JJ mi bloccò prendendomi il polso e mi girò verso di lei.

-So cosa vuoi fare. Ti prego fermati.. pensi che Calum sarebbe d’accordo? Ashton non farlo.- lasciò la presa dal mio polso e mi guardò intensamente.

-Julia è colpa mia! Non si tratta più di una cazzata. Calum è all’ospedale! Devo fare una cosa, e questa cosa è ridurlo in poltiglia.- ringhiai riprendendo a camminare.

Lei mi seguì e io alzai un sopracciglio.

-Non hai la patente e non ti lascio andare da solo. Quindi decidi o vai da solo oppure vengo con te.-

La guardai stupito, non pensavo che mi avrebbe appoggiato.

-Grazie.- dissi realmente grato.

Raggiungemmo l’auto di Calum e lei si mise alla guida.

-Ashton però pensa un attimo a quello che è successo.. lui ti vuole istigare, lo sta facendo apposta, vuole che tu cada nella trappola. Perché invece non tendiamo noi una trappola a lui?-

Annuii, aveva totalmente ragione.

L’unica persona che è in grado di fare queste cose è lui.

Dovevo chiamare Niall.

-Julia vai al Deorro, devo parlare con una persona.- le ordinai guadagnandomi uno sguardo confuso.

-Niall, lui ha sempre avuto a che fare con queste cose, non saprei a chi altro chiedere. Devo farla seriamente pagare a quello stronzo.- le spiegai mentre lei cambiava direzione.

-Secondo te ti aiuterà?- mi chiese scettica.

-Sono stato il suo cagnolino per anni, se si sente anche un minimo in colpa lo farà.- risposi sperando con tutto me stesso di non trovarmi il solito stronzo.

JJ parcheggiò difronte la discoteca e rimase in auto con il motore acceso.

Io scesi e entrai, anche se era pieno giorno sapevo che si trovava li dentro.

Changes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora