Capitolo 4.

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Michael's POV.

Julia ti sta chiamando, rispondi..

Julia ti sta chia-

-mhh- mugugnai rispondendo alla chiamata.

-Fratellone!- esclamó mia sorella dall'altro capo del telefono.

-Julia! Che cazzo potevi chiamarmi più tardi..- borbottai sbadigliando.

-Sono le undici di mattina..- ridacchiò dall'altro capo del telefono.

-Cazzo é vero.. Voglio dormire.- mormorai alzandomi svogliatamente dal letto.

-Michael come stai?- chiese poi seriamente.

-Secondo te come posso stare?- risposi
cercando di non risultare troppo acido.

-Volevo invitarti qui da me per qualche giorno.. Almeno ti distrai, ed ho un sorpresa- disse troppo felice per i miei gusti.

-J non voglio andarmene senza sapere se Luke é sano e salvo.- mormorai sentendo la, ormai, normale sensazione di vuoto che si faceva largo dentro di me da quando non c'era più lui.

-Dai Michael, ti farà bene, fidati. Ora devo tornare a lavoro, salutami tutti!- disse velocemente prima di attaccare.

Mi morsi il labbro indeciso e poi gettai il telefono sul letto.

Non potevo poltrire tutta la vita, forse stare un po' distante dai problemi mi avrebbe ridato la carica di cui avevo bisogno.

Ma dovevo stare attento, sapevo che i genitori di lui, stavano cercando anche Sarah.

Per questo raggiunsi lo studio di mio padre e bussai.

-Michael vieni- disse poco dopo.

Aprii e mi accomodai su una delle poltrone difronte la sua scrivania.

-Pá mi servirebbe l'aereo privato- mormorai a bassa voce.

Lui alzó un sopracciglio e mi guardó in cerca di una spiegazione.

-J mi ha chiesto di andare da lei..- sussurrai, da quella notte quando dovevo parlare di lei avevo un ansia assurda.

-Okay, peró sai come devi fare, chiamo Ryan e ti diró a che ora parti.-

Annuii ma non mi mossi.

-Papà promettimi che continuerai a cercarlo e che se saprai qualcosa me lo dirai immediatamente.-

-Certo Michael, ora non si scherza più, troveremo Luke.-

Detto ció mi fece segno di uscire dato che aveva una chiamata in corso ed io eseguii tornando in camera di Julia, perché entrare nella mia stanza sarebbe stato troppo, a pensare su cosa fare.

Calum's POV.

-Questa casa è troppo silenziosa- mormorai guardando il soffitto.

Ashton annuì assecondandomi e si gettò sul letto.

-Da quando Malia è tornata dalla sua famiglia, Sarah e Julia sono partite e Luke.. Beh tu lo sai- borbottò tenendo lo sguardo basso.

Mi girai verso di lui e studiai il suo viso nelle sue piccole espressioni, era così bello che non riuscivo a staccare lo sguardo dalle sue labbra.

Lui se ne accorse e si sporse verso di me per lasciarmi un piccolo bacio a stampo, e si ritirò tornando a guardare il vuoto.

-Sai ho parlato con Harry, ha detto che hanno chiesto di me.. I miei genitori si sono ricordati di avere un secondo figlio! Miracolo!- ridacchiò anche se era tutto tranne che felice.

Presi la sua mano che era adagiata sul suo ginocchio e la congiunsi con la mia, cercando di dargli conforto.

Sapevo che ne soffriva di questa lontananza.

Come io con mia sorella, mi mancava tantissimo.

Oppure Julia, lei mi mancava veramente molto.

Era come una vera sorella, onnipresente e impicciona.

-Michael sta veramente male- sussurrò, probabilmente per distrarsi dai suoi pensieri.

-Andiamo un po' da lui,magari un po di compagnia non gli farà male..-

Michael's POV.

-Ehy bro- disse Calum entrando in camera seguito da Ashton.

Li salutai con un cenno della mano e continuai a guardare le carte che mi aveva passato mio padre.

-Dovresti uscire.. So che ora la tua priorità é Luke, ma sono mesi che non vedi la luce naturale- inizió Ashton con il suo solito tono preoccupato.

-Vado da Julia, quindi uscirò- li stoppai subito.
Sul viso di Calum nacque un enorme sorriso e si sedette sul letto accanto al suo ragazzo.

Ero felice per loro, ma mi faceva male il fatto che anche io potrei stare cosí con Luke, ma lui non c'è.

-Che ti ha detto??- chiese curioso come un bambino.

Rimisi i documenti nella cartella e mi sedetti più comodo.

-Che vi saluta e che ha una sorpresa..-

-Voglio venire anche io!- protestò come se avesse due anni.

Ashton gli tiró uno scappellotto dietro la testa e scosse la testa.

-Se ha detto solo Michael ci sarà un motivo..-

Calum si morse il labbro dispiaciuto e abbassó lo sguardo.

-Scusa, ma sai mi manca molto-

-Dai se ce posto vedró di farvi venire, ma non fatene parola con nessuno..-

-Bene, sono felice per te Mike, divertiti e non pensare a niente.. Almeno provaci- disse sorridendomi incoraggiante.

Aprii le braccia, e loro scattarono per abbracciarmi, e finimmo tutti e tre sdraiati sul letto, mentre mi stringevano.

Senza di loro non penso che sarei stato qui, mi hanno supportato e aiutato nei momenti peggiori, e non li ringrazierò mai abbastanza per quello che hanno fatto, per questo rimasi in silenzio fra loro, godendomi quel senso di protezione, che solo loro mi sapevano dare.

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