13 • LISA GRAZIE

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-Gessica-
Mentre corro con il mio ritmo costante per le vie della laguna di Venezia mi incuriosisce una ragazza che lavora al Chiosco della spiaggia libera, mi sembra di conoscerla e rallento il passo.

«Lisa sei tu!?»
Lei si gira.
«Ciao tu sei la ragazza nuova dell'accademia.
Scusami mi sfugge il tuo nome! Vedo così tante persone a scuola e qui che potrei fare confusione».

«Sono Gessica mi hai aggiornato sugli eventi in beneficenza che fate e tu fai il "Clown di Corsia"per i bambini in ospedale».

Lei mi fa cenno di sedermi e mi chiede se voglio bere qualcosa, io annuisco e le chiedo un bicchiere d'acqua.
Mi spiega che il chiosco e dei suoi genitori e lei da una mano nei weekend, noto che hanno un foglio in cassa con scritto: Cercasi cameriera.
Senza pensarci due volte chiedo info a Lisa.

«Se non avete già trovato è ancora libero il posto da cameriera?»

«Veramente vorresti lavorare qui?!»

«Si mi farebbe comodo un lavoretto e avrei qualcosa da fare nel weekend senza distrazioni nocive».
Faccio spontaneamente le virgolette con le dita alla parola nocive e Lisa resta perplessa per un attimo.

«Non sembri la tipa che ha bisogno di un lavoro, ti sembrerò inopportuna ma non tutti si possono permettere studi all'estero, magari potessi io!»

«Beh! Mettiamola così senza dilungarmi troppo, il lavoro mi permette di essere più libera e indipendente dalla mia famiglia».
All'ultima parola pronunciata mi vengono  inconsapevolmente gli occhi  lucidi e chino la testa per nascondermi.

«Ehi! Che c'è, tutto ok?» Si avvicina Lisa mettendomi una mano sulla spalla.

«Tutto okay scusami, la verità è che sono scappata in Italia per cambiare aria».

«Non dirmi altro Gessica! Va bene così e scusa se ho parlato di un argomento che ti fa star male».
Lisa si alza in piedi al suono della voce del padre che le chiede aiuto in cucina, mi guarda e mi fa cenno di seguirla nel retro bar.
Mi presenta i suoi genitori, adorabili semplici proprio come lei che assomiglia a sua madre tantissimo, capelli rossi dritti e occhi che appaiono verdi ma da vicino ha delle pagliuzze grigie che le sfumano la pupilla di un colore indefinito, bella dentro e fuori per tutto quello che fa.
Mi propongono di venire un weekend a provare, io senza esitare e senza chiedere altro acconsento subito entusiasta.

Lisa mi sorride e mi porge la mano orgogliosa.
«Benvenuta a bordo signorina Gessica!»
Ci mettiamo a ridere come due sceme, sua madre vedendoci ci sorride e invita Lisa ad accompagnarmi per un tratto di strada per farmi compagnia.
Nel tragitto mi faccio spiegare come si può diventare "Clown di Corsia" e decido di presentarmi domani sera alla prima lezione extra scolastica.

«Lisa voglio fare qualcosa per quei bambini malati, dare il mio sorriso, la mia energia, farli sorridere e spero vivamente di esserne capace!»

«Ne sono sicura ci riuscirai e quando meglio ti sentirai dopo, tutti i tuoi disagi ti sembreranno nulla a confronto».

«L'importante è che tu abbia il carattere forte perché affrontare quei bambini con il sorriso non è per niente semplice, sono malati e li vedi pallidi senza capelli, deboli dalle chemioterapie».

Io mi incupisco Lisa mi spintona con il gomito sul fianco.
«Tu c'è l'hai il carattere forte non so che situazione famigliare hai e non voglio saperlo ma vedo nei tuoi occhi il fuoco del coraggio».

La blocco e la abbraccio all'istante al suono delle sue parole.
«Grazie Lisa sei speciale e oggi avevo proprio bisogno di incontrarti e dimenticare l'accaduto del weekend!»

Lei rimane perplessa grattandosi la nuca ma non dico altro ci organizziamo per incontrarci domani e la lascio tornare indietro.
«A dimenticavo!» Le urlo per farmi capire.
«Dimmi?!»
«Chiamami pure Gessy!"»
«Okay Gessy da Seattle!»
Ci mettiamo a ridere mentre ci allontaniamo l'una dall'altra.

Niente Nulla NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora