38 • BASTA UN FOGLIO DI CARTA PER DISTRIUGGERTI

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Sto supplicando Katia di ascoltarmi mentre mi trascina dentro all'hotel, ma lei mi zittisce, continua a ripetermi che non è il ragazzo giusto per me che lei vuole solo il mio bene.

Mi porta in fretta e furia in camera, non bada alle mie continue lamentele, mi infila sotto la doccia ed io sfatta da ieri sera non ho la forza di reagire, sono delusa, triste e incazzata con Thomas che non ha fatto niente per farmi rimanere con lui.
Perché Thomas?! La mia mente continua a ripetersi questa frase come un vortice che mi trascina sempre più giù.

Katia mi asciuga i capelli raccogliendoli con una coda alta e mi infila un vestito aderente nero elegante tutto con estrema concitazione ed io sono inerme al suo volere è la lascio fare, ma tutta questa fretta mi mette in seri dubbi.
«Mi sembri nervosa, non è solo per Thomas che sei così agitata te lo leggo in faccia cosa succede?!Dimmelo?!» Con tono risoluto la fisso negli occhi.

Lei non risponde continua a rigirarmi come fossi una bambola «perché questo vestito elegante cosa sta succedendo!?» Alzo la voce, la afferro per le spalle e la scuoto con le braccia.

Katia alza gli occhi e nel suo viso traspare solo  terrore e anche nella sua voce: «Fra poco conoscerai due persone, un notaio e l'amministratore delegato dell'azienda di famiglia, sono venuti qui da Seattle con me perché tua nonna ha lasciato testamento ha nostra insaputa, ed è estremamente importante che tu ci sia all'apertura del documento che il notaio leggerà oggi stesso».

Io incredula e scocciata allo stesso tempo, incrocio le braccia al petto «ma non potevi chiamarmi da Seattle e ci mettevano d'accordo quando leggerlo, perche tutta questa fretta?!»
Katia nervosa e preoccupata «con questo documento ho le mani legate in azienda, dovevamo leggerlo subito con la presenza di tutti gli ereditari, quindi anche tu!»
«Ma perché ti preoccupi così tanto!?» Le chiedo incuriosita e lei con una risatina stretta e nervosa:
«Devi sapere che tua nonna, non è stata la mamma amorevole che tu pensi, ha sempre avuto il controllo della mia vita, decisioni, interessi, scelte, ti ricordo che mi ha messo in un convento tetro per nascondere la  gravidanza e mi ha fatto studiare quello che voleva lei, adesso sono terrorizzata da un pezzo di carta che può ancora pilotare la mia vita e anche la tua Gessica!»

Resto esterrefatta dalla sua agitazione e incazzata per come ha trattato Thomas e non per questo stupido testamento a cui non sono per niente interessata e sfogo la mia rabbia:
«Cioè fammi capire ...tu hai trattato di merda i miei amici per la tua paura di perderete soldi e proprietà!Questa non te la perdono Katia!» Urlo minacciosa e mi scanso da lei furiosa.

Lei sovrastando la mia voce «Gessica comincia già a dimenticarti di quel tipo arrogante, maleducato e drogato, tu non lo vedrai mai più?!»

« Si invece noi staremo insieme e tu no lo conosci per giudicarlo!»

«Gessica non voglio più parlare di questo argomento e poi scusa, tu sei americana e lui italiano, due poli opposti in tutti i sensi».

«Tutto si può fare se si vuole veramente, me l'ha insegnato mam...no scusa nonna e io intendo restare qui con lui!»

Katia con una risata isterica mi fissa senza battere ciglio «Aha aha... pensi che lei ti avrebbe lasciato viverti la tua storia d'amore con un bel ragazzo Veneziano per di più zingaro?! Sei proprio una povera illusa Gessica! Questo ti ha insegnato l'amorevole nonna, frasi fatte! Mi vien da ridere che ingenua che sei. Con il suo potere anche se volevo intensamente una cosa trovava il modo di pilotare le mie scelte e modificarle a suo gradimento».

«No Katia!» Ribatto inacidita prendendola per un braccio.

«Ma ti senti quando parli, la critichi tanto e tu sei uguale a lei, vuoi decidere per me! Sono innamorata di Thomas e troveremo il modo di stare insieme!»

Niente Nulla NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora