Niente Nulla Noi

34 • CI APPARTENIAMO !

-Gessica-
Ho passato un weekend da favola nella sua barca, navigando mi ha fatto visitare le piccole isole di Burano e Murano abbiamo cenato tutte le sere in barca al tramonto in mezzo alla laguna silenziosa che si dipingeva di rosso fuoco al calar del sole e poi con le coperte sdraiati a contare le stelle e mi sembrava di averle tra le mani da quanto sembravano vicine e con il buio della notte.
Dio quanto sono maledettamente innamorata di Thomas lo desidero sempre, è il mio respiro e si è preso completamente il mio cuore. Che ansia però, ho paura ma allo stesso tempo sono al settimo cielo e dovunque sia con lui io sto bene e il resto intorno sembra scomparire come se ci fossimo solo noi, attratti l'uno dall'altro con la voglia sempre di appartenerci di darci qualcosa e lui mentre mi bacia mi tocca mi fa vivere sentimenti che non ho mai vissuto prima ed è per questo che il mio cuore martella come se avesse bisogno dell'altra metà per funzionare meglio.
Non voglio perdere un secondo di noi. Deciso il mio pensiero si impregna nella mia mente.
Abbiamo perso così tanto tempo dopo il mio incidente, voglio recuperare tutti gli istanti perduti.

Ben presto però arriva il lunedì ed è stata dura dividerci questa mattina continuavamo a tornare a letto litigando scherzosamente sul fatto che soprattutto io arrivavo in ritardo a lezione perché a Thomas poco interessava essere puntuale.
Oggi lui è impegnato con gli allenamenti per la regata e io in accademia a lezione, sospiro mentre mi dirigo verso l'accademia pensando che già mi manca.

Non so se mi spiego bene, ma quando sto con lui non mi manca niente, il resto intorno non ha importanza e mi sento sospesa come se fluttuassi leggera in un cosmo parallelo.
Ma improvvisamente ritorno sulla terra richiamata dal mio iPhone che vibra per un messaggio ricevuto.

Mi manchi già, cazzo!

Il mio viso si allarga in un sorriso gigante consapevole che anche lui prova le stesse cose.

Anche tu ❤️

Sono raggiante mentre mi dirigo verso il mio armadietto e noto che tutti gli studenti che incrocio lo percepiscono dal mio sorriso abbagliante, giuro che vorrei urlare al Mondo quanto "cazzo" sono felice.
Ma tutto svanisce quando incontro nei corridoi la squadra di regata al completo e l'aria si fa tagliente.
Mi saluta solo Step e gli altri, David mi trafigge con gli occhi, passa con la tipa biondo platino e gli esce una risata arrogante quando vede il mio sguardo posarsi sulla sua mano appoggiata con vigore nel sedere della tipa.
Mi innervosisco.
Affermo ad alta voce: «Che stronzo!» Dannata me perché non mi mordo la lingua ogni tanto.
David in men che non si dica si gira di scatto viene dritto verso di me a passo spedito molla la tipa che a sua volta indispettita mi fa il dito medio dandomi della troia.
Con un rumore assordante di lamiera provocato dall'urto contro gli armadietti delle mani di David mi ritrovo in trappola circondata dal suo corpo marmoreo, mi mette paura, gli occhi mi si gonfiano di lacrime e se prima percepivo il chiasso della scuola nei corridoi, adesso tutto sembra ovattato e anche il ronzio di una mosca sarebbe assordante in questo pesante silenzio.

«Se ti da tanto fastidio vedermi con un'altra ragazza, allora cazzo resta con me!?» La sua voce si mischia tra rabbia, orgoglio e speranza, non avevo mai visto David così vulnerabile e disinibito.
«Non sono uno stronzo hai capito!» Mi guarda con il volto pieno di rimpianto e mi fa male il cuore.
Io non riesco a spiaccicare una parola abbasso lo guardo sul pavimento sperando che sotto ai miei piedi si aprisse una voragine per sprofondare.

«Sono un idiota, ho sbagliato, ho approfittato della situazione per conquistarti, ma cazzo mi piaci dal primo giorno che ti ho vista Gessy. Io ti ho fatto stare bene e il tuo sorriso non riesco a togliermelo dalla mente, quando ti facevo ridere, mi sentivo il ragazzo più felice della terra e quando facevamo l'amore godevo vederti appagata di piacere. Noi sei la solita conquista per me, sei molto di più e non rinuncerò a te così facilmente!»