-Gessy-
«Cazzo che mal di testa!» Una voce maschile provenire dal letto di Debby mi fa sbarrare gli occhi e sobbalzare improvvisamente.
«Cos'è successo!?» Urlo guardando sotto le mie lenzuola, ma subito dopo sospiro rassicurata con le mani nel cuore per non aver commesso niente che non ricordarsi.
Mi alzo rilassata sbadigliando e stiracchiandomi le braccia per aprire un po' il balcone della finestra per fare luce nel buio della stanza L, ma inciampo su qualcosa nel pavimento e finisco a terra come una scema urlando e facendo spaventare Debby che apre di corsa la finestra.
Ma quando mi vede la sua risata pazza rimbomba in tutta la stanza, alzo la testa e la vedo con le lacrime agli occhi.
Non ci posso credere mi ritrovo per terra sopra a David incastrata tra lui e la sedia della scrivania, sobbalzo in piedi all'istante e urlo.
«Ma che ci fate qui?!»
Incazzata e preoccupata allo stesso tempo non capendo cosa poteva essere successo dopo la festa e pensando al peggio.Debby mi prende il viso « stai calma Gessica è tutto ok!»
Io la fulmino con gli occhi.
«Stai che...? Come può essere tutto okay con questi due qui in stanza con noi, cos'è successo? "Oh mio dio" meglio che mi sieda e tu alzati dal pavimento cretino!»David stiracchiandosi come un pavone che apre la sua coda mi ridicolizza davanti a tutti.
«Amore, non ti ricordi tutto il sesso di ieri sera!?»
Io avvelenata più che mai.
«Cosa? Debby dimmi la verità, io, io, io ho fatto?!»
Quasi mi metto a piangere e non riesco a finire la frase.«Che stronzo che sei David è l'unica ragazza che non te la dà la stessa sera che la rimorchi e ti rode eh?» Incalza Debby.
Io sospiro ma l'emozione è tanta e mi si rigano le guance di lacrime.
Mi alzo vado al bagno e nel mentre sento David che si scusa in modo strafottente è il mio veleno sale.
«Non voglio vedere la tua faccia ancora in camera mia!» Sbatto la porta.Mi faccio una doccia, sento le loro voci e gli sghignazzi e poi più nulla.
Mi decido ad uscire dal bagno improvvisamente Debby mi abbraccia preoccupata.
«Stai tranquilla ci siamo divertite una cifra e anche tu tanto, tanto!»
La stacco con forza dal mio corpo, la guardo negli occhi seria e incazzata.
«Deborah vai via per favore? Voglio stare sola ti ho dedicato il mio tempo, ho mentito a tuo padre e adesso il gioco ragazzina è finito ti prego di lasciare la mia stanza ora!»
«Ma Gessy! Sei arrabbiata anche con me?»
«Deborah hai solo approfittato di me per farti una bevuta e una scopata ed è mancato poco che io commettessi da ubriaca la stessa cosa e per fortuna non è successo spero! Perché adesso la verità non so bene quale sia e di chi fidarmi. Ho tanta paura in questo momento, non ricordo nulla e non so se mi avete detto tutto, quindi fuori!»Deborah pietrificata dalle mie parole crude prende le sue cose senza dire nulla e senza guardarmi chiude la porta dietro di sè.
Io sospiro affranta mi butto nel letto e prendo a pugni il cuscino incazzata con me stessa, perché è proprio questo che mi ero promessa di evitare qui a Venezia: no feste, no ubriacarsi, no flirtare, no fare la stupida, invece ci sono cascata come una cretina.
Devo fare una corsa devo metabolizzare l'accaduto e trovare il mio equilibrio mentale e fisico.
Mi vesto, top e Leggings neri, Nike, polsini e fascetta in fronte.
Voglio"macinare" chilometri oggi... devo buttare fuori tutto...
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Niente Nulla Noi
RomancePROLOGO Questa è prima di tutto una storia d'amore. Nel contempo una storia che chiede il perdono di tanti errori passati dove i giovani di questa storia sono le vittime immersi nell'odio famigliare e cercano di estrapolare il meglio dalla loro v...