22 • LA VITA DI THOMAS

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-Gessica-

Sono al settimo cielo cammino spensierata per le viuzze di Venezia, oggi la vedo meravigliosa più del solito, le persone ridono, chiacchierano amichevolmente, mi guardano e sorridono e mi danno il buongiorno, io contraccambio, era da tanto tempo che non mi sentivo così bene, con la voglia di vivere nell'anima, mi sento diversa più bella, luminosa, leggera.

Il pensiero della mia famiglia a Seattle diventa meno pesante, tutto grazie a Thomas che mi ha fatto buttare fuori tutto ieri sera, paure, insicurezze, solitudine, il buio in me che mi opprimeva il cuore e lo sentivo soffocare giorno dopo giorno.

Ma torniamo a questa incredibile mattinata.

Mi fermo in una piccola bottega tipica Veneziana, quelle storiche dove noti a occhio nudo i segni dell'acqua alta e della corrosione che provoca il sale nelle pareti e sul pavimento.
Mi si presenta una signora anziana piccolina con il suo dialetto stretto veneziano in cui trovo difficile la traduzione.
Decido di farmi capire a gesti indicando con il dito le cose che voglio prendere come in una scenetta di mimo, la signora con i suoi sorrisi premurosi mi mettono a mio agio e rompono il silenzio del mio imbarazzo e io contraccambio dolcemente.

Ringrazio ed esco.

Se penso come ero in realtà in questi mesi qui a Venezia e come mi vedevano le persone rabbrividisco: seria, testa bassa e probabilmente risultavo cafona e impertinente agli occhi della gente.
Mi dirigo verso la barca con latte, pane, nutella, brioche alla marmellata e crema, succo all'arancia e dei muffins al cioccolato.
Non so di preciso cosa piace a Thomas e ho preso un po' di tutto, rifletto all'istante su questo mio pensiero e mi fermo su un piccolo ponte dove nel mentre sta passando una gondola con due sposini e  rabbrividisco parlando ad alta voce.
«Cavolo se è vero, io non so niente di lui, ho parlato solo di me e non so nemmeno il suo cognome».

Ma nell'immediato mi rassereno e sorrido pensando che abbiamo tutto il tempo per conoscerci e oggi magari dopo aver fatto ancora l'amore approfondiremo la nostra conoscenza.
Fantastico e gongolo a questo pensiero che mi pervade un'eccitazione in tutto il corpo provocandomi un gemito, arrossisco e scendo di corsa dal piccolo ponticello.

Lo vedo in terrazza in piedi a petto nudo con solo i jeans ed è un gran bel vedere, ha la schiena perfetta, larga nelle spalle e finisce stretta nel punto vita con due fossette finali sopra le natiche, guarda il Canal Grande mentre si fuma una sigaretta, ed ecco una cosa che non sapevo, fuma.

Si gira all'improvviso e mi guarda con i suoi occhi intensi, scende e mi porge la mano per farmi salire sulla passerella, cado su di lui annuso la sua pelle, il suo profumo mi inebria, lo bacio in mezzo al suo petto scolpito, lo guardo con gli occhi del desiderio e lui lo percepisce subito, le nostre labbra non riescono a stare lontane l'una dall'altra e la voglia che provocano le nostre lingue che si assaggiano e si intrecciano perfettamente non ha eguali.

Il gusto di tabacco sulla sua bocca mi piace, mi eccita e lascio cadere la spesa sul pavimento mi toglie le forze e il respiro.
Entriamo in barca eccitati senza mai staccare le labbra, ci spogliamo come due pazzi avari di sentire le nostre pelli toccarsi, mi appoggia contro la parete e in due secondi lui è già dentro di me con i suoi sensuali movimenti di bacino che mi fanno ansimare e ne voglio ancora non mi basta mai, lo voglio immensamente come non ho mai desiderato nessuno.

Siamo nel letto ho la testa appoggiata nel suo petto, mi alza il mento perché io possa guardarlo, sorride.
«Adesso si che ho fame piccola», alza il plaid che avevamo sulle gambe e mi fa rotolare facendomi il solletico e io muoio dalle risate.

Niente Nulla NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora