Oggi con Katia è stato tutto perfetto, mi sembrava di tornare indietro con il tempo quando a Seattle andavamo a fare shopping o a farci belle nei saloni di bellezza.
A Katia le si legge negli occhi che è felice e vuole stare il più possibile vicino a me è così attenta ad ogni mia espressione che, se nota nel mio viso un cambiamento mi chiede se sto bene, se mi gira la testa, se ricordo qualcosa e comunque sia è vero, c'è sempre stata non cambierebbe molto da sorella a mamma, me ne sto rendendo conto.Finito di farci belle sfoggiando un total-look nuovo e ci fermiamo in un locale per bere un aperitivo.
Mi guardo mentre entriamo nel bar in riflesso alle vetrine, ho i capelli lisci come la seta leggermente scalati davanti, il trucco è audace non proprio il mio stile ma ne avevo bisogno, mi sono fatta un ottimo solarium e ho preso un po' di colore alla pelle, mi sento proprio bella ne avevo proprio bisogno.Ho addosso un vestito blu aderente corto con un audace scollatura nella schiena e ai piedi un sandalo oro tacco dodici grintoso. Ho perso qualche chilo in ospedale e mi vedo troppo magra e le mie gambe non più toniche come prima, mi manca la corsa, corrugo il viso e Katia fissandomi mi legge nel pensiero.
«Avrai tutto il tempo per andare a correre e tonificare le tue gambe non stare in pena».
Ci sediamo e aspettiamo Michael mentre in fondo al locale c'è una grande tavolata di ragazzi che urlano, è la squadra di regata che festeggia la vittoria con una coppa in mano, che belli cantano euforici le canzoni della tifoseria.
Riconosco David in mezzo alla squadra urlante e lui come una calamita intercetta il mio sguardo e si alza senza togliermi gli occhi di dosso. Katia fa spallucce e mi chiede chi è quel bel ragazzo che si sta avvicinano al nostro tavolo ma io non le rispondo o per lo meno non faccio a tempo perché lui è già davanti al nostro tavolo con tutto il suo ammaliante fascino.
«Wow Gessy sei bellissima! Fatti vedere!»
Mi fa alzare e girare su me stessa, mi blocca mettendomi le mani sui fianchi e un brivido mi pervade al suo tocco, mi scosta i capelli e mi bacia sullo zigomo sfiorandomi il collo, sussulto di piacere e il suo profumo mi inebria la mente.Restiamo a fissarci per non so quanto tempo....
«Ragazzi eheh eheh!» si schiarisce la voce Michael per attrarre la nostra attenzione.
«Mi scusi signore non mi sono presentato»
David dopo le presentazioni siede rilassato con noi e Michael comincia a fare mille domande logorroiche per conoscerlo un po' ma al quanto imbarazzanti ma il canottaggio ha avuto la meglio e tra loro due nasce una grande intesa.Katia nel mentre con occhi languidi fissa David e poi guarda me con occhi interrogativi, mi sussurra che le piace molto e che sembra un ragazzo per bene. Mi confida di averlo visto in ospedale poi mi interroga se tra noi c'è qualcosa di più di un'amicizia e che comunque approverebbe in pieno, ma sinceramente non ricordo nulla.
Alle parole di Katia intuisco che probabilmente è stato lui a venirmi a trovare anche nelle ore dove non gli era permesso come mi aveva raccontato l'infermiera e mi viene spontaneo un sorriso mentre lo guardo indaffarato a parlare con Michael, ma lui si gira all'istante come se lo avessi appena chiamato, mi guarda e mi fa l'occhiolino percepisco subito un'intesa tra noi.
David con disinvoltura e cavalleria chiede a Michael e Katia se posso restare con lui e la squadra per festeggiare la vittoria.
Michael mi guarda con approvazione.
«Resta con David stasera ti farà bene divertirti con i tuoi amici». Squadra dal basso verso l'alto David mettendolo in guardia nei miei confronti Michael ed è vero il mio "paladino della giustizia" c'è sempre stato.
David con premura mi prende per mano e mi accompagna al tavolo della squadra.
Mi presenta tutti i ragazzi entusiasti della mia presenta e con l'alcool in corpo i commenti sono un po' coloriti ma non ci faccio caso sono in festa e rido anch'io alle loro battute sarcastiche nei confronti del capitano.Arriva inaspettatamente la mia pazza amica Debby con Step e mi abbraccia calorosamente stra felice di vedermi.
«Che bello ci sei anche tu! Volevo chiamarti ma non sapevo se potevi uscire. Fatti vedere ragazza! Sei uno schianto stasera e David ti mangia con gli occhi!»«Grazie Debby ho passato il pomeriggio con Katia avevo bisogno di un estremo restauro! Ero qui con lei non era prevista questa uscita ma David mi ha vista e ha chiesto il permesso di stare con lui a festeggiare ».
Debby premurosa mi prende la mano «tu come stai?»
Alla sua domanda mi viene spontanea una smorfia di incertezza, «insomma, non ricordo ancora niente e avrei bisogno di delucidazioni in merito a qualcuno»guardo in direzione di David che nel mentre è distratto dall'euforia.«Ora capisco, vuoi sapere se c'è stato del sesso con il capitano!?» Io abbasso lo sguardo, arrossisco per la schiettezza con cui Debby parla, ma mi devo abituare lei è così impulsiva e diretta.
«Mia cara Gessy mi dispiace per te ma la prima volta che David è venuto in camera tua lo hai fatto dormire per terra! Sono certa però che lui ti sbava dietro da quando sei arrivata in accademia e siccome lui è abituato avere tutte le ragazze ai suoi piedi subito sexy com'è, tu invece no, lo hai affrontato negando ogni sua possibilità con te e questo lo fa letteralmente impazzire. Sinceramente fatte una bella coppia e poi le nostre uscite a quattro saranno esplosive con me e Step.
Sempre più curiosa continuo ad interrogare Debby «Ma apparse lui c'è qualcuno che mi piace che conosco che non ricordo?!»
«Adesso che ci penso c'era un ragazzo che ti intrigava ma non lo conoscevi in realtà, un tipo misterioso che io non ho mai visto, un fantasma praticamente! Proprio quella sera che io ti ho conosciuta e siamo andate al ballo in maschera l'hai baciato! Eri al settimo cielo e ci siamo ubriacate di brutto!» Debby ride quando mi racconta i particolari ma io non la ascolto più ho delle immagini che mi arrivano simultaneamente nella mente: Il faro, un ragazzo a petto nudo moro che non è David, la festa in maschera ed io che bacio delle labbra morbide e calde nel mentre mi tocco le labbra e le sento formicolare.«Gessy tutto bene!? Mi senti!? Hey!»
«Si si scusami Debby! Ho proprio bisogno di pensare ad altro altrimenti impazzisco!»
«Ti prego dai una possibilità a David ha il fare da playboy perché sa che fa impazzire le ragazze e certe mi hanno detto che è fantastico a letto, ma quando guarda te ha un'altra luce negli occhi è diverso e comunque sia è un bravo ragazzo di buona famiglia con la testa sulle spalle e non per niente è il capitano di questi "animali" e riesce a farsi ascoltare e rispettare!»Mi incoraggiano le parole di Debby e immagini confuse nella mia testa precipitano nel buio non voglio più pensare voglio vivere il momento e David è qui per me mi ha preso la mano e mi dà sicurezza, se ci fosse stato un altro si sarebbe sicuramente fatto vedere appena sveglia come ha fatto David la mia certezza.
«Hai ragione Debby gli devo dare una possibilità e buttarmi tutto alle spalle dubbi e pensieri negativi»Step ci interrompe e ci fa alzare.
«Basta chiacchiere tra femmine adesso ci divertiamo!»
La musica parte a bomba, ci scateniamo in pista io muovo i fianchi atteggiata guardando David stuzzicandolo, i nostri occhi si incatenano mi prende per i fianchi e mi alza improvvisamente da terra e mi bacia all'improvviso, resto senza fiato le sue labbra si aprono leggermente vuole capire se ci sto, ma non ho dubbi e la mia lingua assapora la sua e l'eccitazione prende il sopravvento. Gli scompiglio i capelli e lui mi prende per le natiche e io intreccio le mie gambe attorno ai suoi fianchi, mi posa delicatamente nella parete in fondo al locale, sento la sua eccitazione nei jeans e tutto mi sconvolge nell'inverosimile.
David con la voce affannata dal desiderio mi guarda intensamente.
«Gessy ti desidero da sempre, mi farai morire matto se no stai con me!»
Io sorriso, lo bacio con passione e gli sussurro. «Sono già tua scemo!»
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Niente Nulla Noi
RomansaPROLOGO Questa è prima di tutto una storia d'amore. Nel contempo una storia che chiede il perdono di tanti errori passati dove i giovani di questa storia sono le vittime immersi nell'odio famigliare e cercano di estrapolare il meglio dalla loro v...