Mi allontano da Thomas con la scusa di cercare il bagno, ho la testa che mi martella violentemente e fa un male insopportabile.
Mi avvicino a Debby che sta con Ale l'amico di Thomas, il ragazzo biondo platino tatuato ovunque tranne il viso, quanta attrazione c'è tra loro ma purtroppo devo rovinare tutta la loro intimità perché mi gira la testa e mi appoggio su Debby quasi senza fiato.
«Scusa Debby ma non mi sento molto bene».
«Che succede Gessy sei pallida!? Hai bevuto ancora! Thomas dov'è?» Sento tanta ansia nelle parole di Debby.
Barcollo parlo lentamente mi gira la testa, «ho il gusto in bocca delle gocce che ho preso prima di uscire».
Preoccupata Debby mi guarda e mi tiene in equilibrio.
«Che gocce Gessy!?»
«Quelle della dottoressa Mery» Parlo a fatica.
«Cazzo sono farmaci Gessy! Non dovevi bere!»Mentre sento echeggiare le parole di Deborah le gambe non mi sostengono più e precipito all'indietro, ma due braccia forti mi sostengono e cado su un corpo caldo e sicuro, una sensazione accogliente e protettiva.
Alzo lo sguardo, è Thomas, ma le mie palpebre si fanno pesanti e senza volerlo chiudo gli occhi.
——————
Non so di preciso dopo quanto mi sono svegliata ma mi ritrovo in braccio a Thomas, sento la voce di Debby e Ale, stanno camminando e chiacchierando, percepisco che siamo sulla pista ciclabile perché annuso e sento la brezza del lungo mare.
È notte inoltrata la musica non c'è più e si sentono solo i loro passi e le loro voci, poi intorno ci avvolge il silenzio.
«Ehi» Guardo Thomas e accenno un sorriso. «Buonasera piccolo Bradipo!?»
«Bradipo!?»
«Sid è il nomignolo che ti ho dato la prima volta che ti ho visto dormire al faro».
Accenno un delicato sorriso,
«tu il ragazzo del faro, dell'aula d'informatica, il ragazzo che mi ha portato la divisa in una scatola regalo davanti alla mia porta e che mi ha baciata alla festa in maschera...»
Thomas sorride mentre mi guarda, e quanto è sexy con quelle fossette che gli si formano in viso potrei sciogliermi all'istante e sto così bene in braccio a lui che mi accoccolo comoda e mi inebrio del suo profumo.«E' stata Debby farmi riaffiorare questi ricordi, ti chiama il ragazzo misterioso dell'accademia».
Sorride, «è stasera ho cercato io di farti ricordare il resto, ma è troppo presto e ti chiedo scusa, troppe cose insieme». Mi bacia delicatamente sulla bocca e il contatto con le sue labbra così morbide mi pervadono di calore mischiata ad un'eccitazione mai provata e il mio cuore martella all'impazzata.
Ma cosa mi procura questo ragazzo sono stregata, ammaliata, drogata di lui come se avessi tutto il Mondo in mano e nient'altro di importante esistesse.«Siamo arrivati, questa è casa mia, entrate! Mio padre non c'è e mia madre a quest'ora non la sveglia neanche la bomba atomica!» Sghignazza Debby.
Ale ride alla sua espressione e Debby complice lo guarda con occhi da cerbiatta sbattendo ripetutamente le ciglia, quanto si desiderano questi due.
L'unico che non ride e diventa nervoso mettendomi giù piano è Thomas.
«C'è la fai a camminare!? Tieniti su Debby, io vado».
«Ma Dove vai Thomas entriamo anche noi! Hai sentito Debby ci ha invitato non fare il guasta feste!»Commenta Ale accigliato dandogli una gomitata.
«No!» Afferma Thomas
«Ti metti a fare lo stronzo adesso!» Ale lo fulmina con gli occhi.
«Perché no!?» Commenta Debby fissandolo e continuando la sua persuasione per convincerlo.
«Ma stai scherzando ti sei portato Gessy in braccio fino a qua e io non ce l'avrei mai fatta senza il tuo aiuto, voglio che rimani, ci tengo e anche Gessy scemo! Non vedi come ti guarda, si sta ricordando di te e più state insieme meglio è Thomas!»
«Debby non è una buona idea credimi! Non qui e non ora!»
Deborah mette il broncio e incrocia le mani al petto, non è abituata a cedere, quando vuole una cosa fa di tutto pur di ottenerla.
«No! Non accetto un no come risposta! Vuoi che mi metta a urlare nel bel mezzo della notte?!»
Thomas la sfida con un sorrisetto maligno mettendogli un dito sulla fronte.
«Non ci credo che lo fai!»
«A no! Allora adesso mi senti!» Debby urla con tutta la sua voce ma Thomas nell'immediato le mette le mani sulla bocca per farle stare zitta.
«Ok, ok entro!»
Debby sorride soddisfatta mentre Thomas commenta sottovoce che è irritante e cocciuta.
Il sorriso di Debby si illumina di immenso, lei riesce a vincerle tutte con il suo carattere egocentrico, mi piacerebbe un pizzico di lei, della sua follia me ne basterebbero poche gocce per avere più coraggio e fiducia in me stessa.
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Niente Nulla Noi
RomancePROLOGO Questa è prima di tutto una storia d'amore. Nel contempo una storia che chiede il perdono di tanti errori passati dove i giovani di questa storia sono le vittime immersi nell'odio famigliare e cercano di estrapolare il meglio dalla loro v...