-Gessica-
Entro nella sala di corsa, cerco Lisa, la vedo, mi aspetta in piedi a lato delle poltroncine.
«Eccomi! Sono in ritardo lo so, ma sono qui»Affannata prendo fiato, la guardo e aspetto la sua risposta, ma lei è pietrificata, guarda la tuta che ho addosso e non batte ciglio.
«Oh ci sei?... Sei connessa?...»Metto la mano davanti alla sua faccia muovendola di qua e di la.
Lisa trafuga parole a caso.
«Ma ... ok, scusa, non ho capito ...cosa?!»«Che c'è Lisa!? Lo so, ho una tuta gigante, ho i capelli umidi, ma ti spiego dopo andiamo a sederci!?»
«Ma questa tuta!» Lisa la tocca ovunque, guarda lo stemma che c'è nel petto sx, si alza in punta dei piedi e mi guarda dentro al collo l'etichetta.
«È si è di Thomas!? C'è scritto il suo nome nel colletto, non ci posso credere pensavo l'avesse buttata, invece eccola!»«Che felicità Gessica! Scusami tu non puoi capire!»
Mi abbraccia, sorride, io rimango incredula, invece di farmi domande per il motivo di avere la tuta di Thomas addosso, gioisce... ma boh...
Ci accomodiamo nelle poltroncine della sala, aspettiamo che si accomodino tutti e Lisa in quel momento torna in sé e mi dà una gomitata.
«Però non mi hai spiegato perché ce l'hai addosso la tuta del mio fratellastro e hai i capelli tutti umidi !?»
Nel mentre mi tocca la treccia facendo una smorfia tra il curioso e lo schifato ed io sotto voce «ehm... allora, io sono entrata in palestra ma non c'era nessuno ed era già tutto pulito, poi ho sentito dalla piscina dei rumori e sono andata a vedere se lo trovavo per ringraziarlo e sono scivolata come una cretina nel bordo, ed eccomi qua tutta bagnata, con una tuta da maschio addosso...»Lisa ride sottovoce mettendosi la mano sulla bocca per trattenersi...
«Silenzio ragazzi cominciamo!» Interrompe la voce del presidente del corso.
Ci giriamo di scatto e la nostra attenzione si concentra sul corso che inizia.Ma l'immagine di Thomas dei nostri baci della complicità del momento così stranamente naturale mi annebbia la mente e sogno ad occhi aperti.
Mi perdo nei miei pensieri, perdo il filo del discorso ogni dieci minuti, Thomas è l'unico chiodo fisso della serata, l'ho visto finalmente, ci ho parlato, l'ho baciato ed è successo così improvvisamente che non me ne rendo conto.
Divento rossa come una scema, Lisa se ne accorge e mi fa un tenero sorriso e mi tocca la guancia sinistra.
«Che rossa, hai la febbre? Hai gli occhi lucidi, quasi brillano e non sei qui tra noi stasera dove ti sei tele-trasportata?!»Io sorrido insieme a lei e il corso finisce con un applauso e con un arrivederci al prossimo incontro.
Ci alziamo, Lisa va a salutare e presentarsi a quelli nuovi, io esco e la aspetto fuori, non mi va che mi vedano in questa pessime condizioni, mi siedo sul muretto in penombra ad aspettarla combattendo con i miei pensieri.
Ma che cazzo sto facendo!? Sono qui per studiare, per cambiare aria, stile di vita e mi faccio prendere da un ragazzo che mi distrae per tutta la sera!Questo corso è importante per me e per gli altri e invece, no cazzo, mi faccio imbambolare dall'attrazione di un bello e dannato.... che scema!Mi do delle sberle in faccia proprio quando Lisa sta uscendo, lei mi guarda perplessa e ci incamminiamo verso casa.
Io, per rompere il silenzio e non sentire solo i nostri passi nel buio della sera comincio una conversazione.«Mi è piaciuto molto Lisa, grazie!»
«Si ma tu non mi sembravi proprio in te stasera, sembrava quasi non ti interessasse!?»
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Niente Nulla Noi
RomancePROLOGO Questa è prima di tutto una storia d'amore. Nel contempo una storia che chiede il perdono di tanti errori passati dove i giovani di questa storia sono le vittime immersi nell'odio famigliare e cercano di estrapolare il meglio dalla loro v...