32 • HO PERSO UN BATTITO...FORSE DUE ...

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«Ho aspettato l'alba per riaverti con me».

Mi ha lasciato con questa frase Thomas questa mattina sulla spiaggia, sussurrata piano piano con la sua voce calda a un centimetro da me e mentre pronunciava queste indimenticabili parole, il mio corpo si è cosparso di brividi da pelle d'oca e se ci penso il mio respiro diventa affannoso e il mio cuore accelera improvvisamente come se volesse esplodere in un arcobaleno di colori.

Respira Gessica e torna in te! Vai a lezione!  Mi ripeto mentalmente in stanza mentre prendo i libri per andare in accademia.

Mi chiudo alle spalle la porta del mio alloggio e sospiro pensando a cosa dovrò affrontare oggi, non solo lezioni difficili con esami in vista, ma anche David con cui dovrò chiarire e troncare il nostro rapporto. Me lo immagino già con il suo ego farà scenate e non mi lascerà parlare, mi stringerà con il suo fisico statuario e farà il cucciolo innocente chiedendomi perdono per avermi mentito.
Oramai però il mio amore ha preso decisamente un'altra strada, ed è come se avesse trovato la via smarrita di casa trovando Thomas che mi aspettava, quindi la mia storia con David è finita per sempre.

Entro in aula per la prima volta in leggero ritardo, fortunatamente il prof. è uscito a prendere delle fotocopie e io mi sono infilata nel primo banco libero e per casualità proprio a due banchi da Lisa che mi guarda di schivo e io non sopporto più questa sua finta indifferenza nei miei confronti. Anche al corso di volontariato "Clown di Corsia" non mi degna di attenzione e se finiamo in coppia per esercitarci, si fa cambiare e non capisco tutto questo astio nei miei confronti, devo assolutamente parlarle finito la lezione.

Voglio attirare la sua attenzione e stupirla e con voce maliziosa decido di parlarle.
«Ciao Lisa! Thomas ieri sera mi ha detto di salutarti?»Attendo la sua reazione.

Infatti come immaginavo lei sbianca, resta attonita alle mie parole e capisco dalla sua espressione che l'ho colta di sorpresa.
Mi avvicino con coraggio.
«Quindi sapevi di noi! Io e il tuo fratellastro stavamo  insieme e non ti sei preoccupata di dirmelo e non mi hai mai aiutata a riacquistare la memoria! Perché Lisa, dimmelo?! Non eravamo amiche?!»
Alzo il tono della mia voce.
«Cosa ti ho fatto che non ricordo e perché nascondermi l'esistenza di Thomas?!»
Da Lisa neanche un fiato e se ne va girandomi le spalle, ma la blocco prendendola per il braccio  incazzata come non mai.
«Parlami cazzo!»

Lisa scuote la testa e la tiene girata nel senso opposto alla mia per non far vedere la sua emozione ma la sua voce rotta non riesce a camuffarla e comincia ad incalzare parole.

«Perché mi avevi promesso che gli stavi lontano! Solo studio e non distrazioni ricordi!? Invece non hai mantenuta la promessa, la sera prima del tuo incidente eri in barca da lui, te lo sei scopato, non ricordi Troia!» Lisa è rigida e fredda come una pietra ha le braccia lungo i fianchi con i pugni stretti che evidenzia le nocche bianche da quanto preme sul palmo della mano. Si gira mi guarda con gli occhi a due lame taglienti e continua a sputare veleno su di me. «Ti odio per questo! Ho ancora il ricordo di quel maledetto bigliettino che ho trovato quella mattina in barca da Thomas, eri andata a prendere la colazione altrimenti morivi di fame. Stronza ipocrita!» Mi urla contro con una voce cattiva e impertinente, «è sai la mia vendetta qual è stata!? Dirti in ospedale che David è il tuo fidanzato e ci hai messo poco a buttarti tra le sue braccia a gambe aperte. Sai questo cosa vuol dire bella mia, che di Thomas ti fregava gran poco altrimenti te ne saresti ricordata. Sei una puttana non ti meriti il suo amore!»
Io resto scioccata dalle parole aspre su di me e nel mentre è calato il silenzio tra noi in questa aula vuota, ed io rivedo nella mia mente i ricordi che ho con Thomas, noi insieme sulla sua barca a fare l'amore, ridere e prenderci in giro come se ci fossimo solo noi due su tutta la terra.

«Gessica cosa succede?! Ma che cazzo ti sta urlando questa stronza! Non ci posso credere alle parole che ho sentito!» Una voce entra urlante nel silenzio più assordante, è Debby che ci guarda incredula, preoccupata e incazzata.

Niente Nulla NoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora