-Thomas-
La dottoressa Mery ci sgrida come fossimo due bambini piccoli «siete ridicoli e immaturi lasciate stare Gessica per un po'!»
David fa spallucce ci manda a fanculo ma prima di scendere le scale con arroganza mi guarda.
«Con me a letto gode pezzente! Ricordati che è mia!»
Mi accingo a spaccargli la faccia prima che scenda le scale ma la dottoressa mi blocca il braccio.
«Lascialo andare ti sta solo provocando per paura!»
Ascolto Merry e gli dico stringendo i pugni «Gessy non è di tua proprietà, bastardo l'hai ingannata!»
David beffardo «Ci vediamo in giro Giorgi, anzi alla gara di canottaggio fra due settimane. Vieni a vedere come battiamo la tua accademia!» Ride spassosamente.
«Non credo proprio che verrò a vederti!» Ribatto
David con la sua arroganza «ovvio che non verrai, come immaginavo sarai in giro a fumarti chi sa cosa?!Drogato!»
«Non credo proprio dato che sarò io il capitano della squadra della mia accademia!»
David si pietrifica e sbianca all'istante mentre si accinge a scendere le scale e ascolta le mie parole taglienti di sfida aperta, e so per certo che mi teme, sa che sono migliore di lui e posso batterlo .
David se ne va ammutolito.
Mery si avvicina « bravo Thomas vedi che a volte le parole sono meglio dei pugni in faccia, l'hai messo k.o. e adesso si sente fregato! Ma ora quello che hai detto devi prometterlo. Gli hai lanciato una sfida e non ti puoi tirare indietro!»
«Cazzo ha ragione! Merda ho parlato senza pensare!» Mi metto le mani tra i capelli pensando che adesso non posso più tirarmi indietro.
Suona il telefono nello studio di Mery entra per rispondere e capisco che è Monica da come chiacchierano e ridono, sembrano molto amiche.
Nel mentre prendo in mano le cuffie che aveva lasciato sulla sedia Gessy, guardo in spotify, l'ha ascoltata tutta la canzone e cazzo chissà se si è ricordata di noi.
Quel idiota di David ha rovinato tutto e probabilmente adesso Gessy sarebbe tra le mie braccia invece cazzo, mi odia ancora di più.
Adesso sa che sono il coglione della rissa e si farà questa idea su di me e nient'altro, sbotto.Ma lei credo abbia sentito quell'attrazione che ci unisce, l'ho capito da come mi guardava e mentre eravamo vicini petto contro petto gli sarei saltato addosso, sentivo i suoi seni appoggiati al mio corpo e avevo gran voglia di baciarla e succhiare le sue labbra morbide e mentre se le mordeva mi ha fatto impazzire. Ma non avrei mai potuto approfittare della sua vulnerabilità lei deve prima ricordate noi cosa siamo stati e cosa potremmo essere. Sono in conflitto con me stesso se ci sarà una possibilità per noi due oppure andremo per due strade diverse.
Ho cercato in tutti i modi di farle ricordate.
L'idea della pallina è stata geniale, l'ho attirata a me e il suo carattere così estroverso è cocciuto mi fa sorridere, è buffa ma meravigliosamente sexy.Quando leggeva e si metteva in un fianco con il suo bel sedere in vista, merda quelle cazzo di leggins nere che sembrano una pelle perfetta su di lei a gran fatica mi sono trattenuto per non saltarle addosso.
Lo spinotto staccato un'altra idea per farle capire chi sono e soprattutto cosa siamo insieme e probabilmente qualcosa le ho smosso perché altrimenti avrebbe preso David per mano e se ne sarebbe andata guardandomi dall'alto verso il basso, schifata per la storia dell'incidente.
Mery esce dall'ufficio, mi guarda e nota che sono assorto nei mei pensieri si avvicina e mi scuote una spalla.
«Hey tutto ok!?»
«Si! Monica cosa voleva!?»
«Le ho spiegato tutto quello che è successo e penso che tu abbia capito che noi due ci conosciamo e che tutto questo incontro era orchestrato da noi».Corrugò il viso e riduco gli occhi a due fessure taglienti, «si l'ho capito non sono stupido! Anche lo stronzo di David era programmato!?»
«No!Quel ragazzo non era previsto!»
«Che tempismo lo stronzo!»
«Ma allora dimmi ,com'è andata?!»
«Cazzo mi ha sconvolto vederla nella sala d'attesa che mi fissava intensamente e volevo andarmene quando mi ha detto buongiorno! Hai suoi occhi risultavo un perfetto sconosciuto cazzo!»
«E perché non te ne sei andato!?»
«Perché!» Mi metto le mani sulla nuca e trattengo una risata nervosa.
«Perché il suo sguardo mi ha penetrato dentro come la miglior droga del Mondo!»
Mery sorride, «Monica aveva ragione, per farti tornare il Thomas di una volta bisognava fartela incontrare. Adesso hai un obbiettivo mio caro Thomas e credimi lei non sta bene come credi tu o come ti hanno raccontato». In questo istante penso a Lisa alle cattiverie inflitte senza censura.
«Ha bisogno della verità e soprattutto di te!» conclude la dottoressa.
«Ma adesso lei sta con David!» La fisso con sguardo severo.
«David non è niente per lei è solo una spalla dove rifugiarsi e sentirsi al sicuro in mancanza di te!»
Non le do risposta e lei continua la sua visione della storia.
«Anche se ora da come l'ho vista andarsene cambieranno tante cose e giudizi in lei!»
Le accenno appena appena un sorriso ma la mia insicurezza prende il sopravvento.
«Non so magari lui è il ragazzo giusto per lei, figlio di papà con i soldi, zero problemi, io alla fine sono un ragazzo di strada e lei merita di stare bene dopo quello che ha passato con la sua famiglia!»Mery appoggia la sua mano sulla mia spalla,« lei starà bene solo quando ricorderà te Thomas non l'ho capisci!? È venuta da me perché ha ripetuti incubi. Il suo disagio e dato da quello che ha perso e sei tu il pezzo mancante!»
«Ora vai abbiamo finito per oggi!»
«Esco da solo!? Qui a Venezia sono un delinquente!»
«Monica al telefono mi ha detto che puoi tornare a Mestre da solo e ora si fida di te perché hai un obbiettivo nel cuore e sai benissimo di chi sto parlando. Ci vediamo domani alle 15.00 ci sarà anche lei».Esco, merda piove di brutto, devio verso la viuzza che porta alla mia barca e la vedo spuntare in lontananza, cazzo quando mi manca questo posto.
Mi giro verso il mio ponte sempre più bello e guardo le classiche scene da turisti presi alla sprovvista con i piedi in acqua o con i sacchetti della spazzatura sulle scarpe.
Venezia è magica tutto si trasforma ma nessuno si ferma mai.La barca è chiusa come immaginavo ma i miei non meritevoli precedenti di furti mi fanno aprire in due secondi la porta, non ne vado fiero ma in questo caso servono.
Odora di chiuso, di tristezza ma la amo ed è la mia casa. Mi assicuro che sia tutto in ordine, che non manchi niente e mentre osservo in giro, dei momenti tra me e Gessy mi appaiono nitide negli occhi.
Mi butto nel letto e le lenzuola profumano di lei è le immagini del suo corpo nudo su di me mi fanno eccitare e gonfiare i jeans, sbotto e decido di rollarmi una canna per rilassarmi.
«Cazzo!» Sono così assuefatto da Gessica che non sento neanche il profumo della mia erba.
Basta pensare, stasera devo distrarmi e gustarmi la mia libertà.
Chiamo i miei amici di liceo quelli giusti, amici di misfatti e baldorie, ne ho proprio bisogno come il fumo che sto aspirando che fa male dentro ma bene fuori, perché caccia i pensieri di merda.Gianni, Luca e Ale sanno sempre dove andare, li considero gli amici della vita, con loro ci si diverte ovunque, sono plasmatici e se non sei nessuno e tanto meglio un figlio di puttana sei un loro fratello.
Li chiamo e come immaginavo sono già in festa, mi aspettano al molo.
Smette di piovere e li raggiungo.
Eccoli già sbarrati al banco del bar.«Dove cazzo sei sparito "bro" !?»
Quello che parla è Gianni il più vecchio tra noi, quello che salva sempre il culo a tutti un grande amico.
«Mi mancavate bastardi!» Li salutò con il nostro modo mano/spalla ma li stringo a me tutti e tre.«Non stringermi cazzo sei diventato una femminuccia Giorgi!» Ringhia Ale il più estroverso del gruppo.
Ridiamo e ci scoliamo birre e giri dì shottini al banco guardando le fighe che passano in mezzo alla folla danzante e qualcuna si struscia su di me ma non do retta a nessuna di loro, le passo direttamente ai miei amici e loro impazziscono ringraziandomi.
Io ne ho solo una in mente....
... e i pensieri si materializzano ...
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Niente Nulla Noi
RomancePROLOGO Questa è prima di tutto una storia d'amore. Nel contempo una storia che chiede il perdono di tanti errori passati dove i giovani di questa storia sono le vittime immersi nell'odio famigliare e cercano di estrapolare il meglio dalla loro v...