2.Inizio ad andare nel panico.•

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Afferro il mio cellulare sentendo delle voci provenire dal piano di sotto; sono più di una e sembrano star discutendo tra loro.
Non riconosco la voce di nessuno della mia famiglia, anzi, sono sicuramente voci maschili e non sono ne stridule come quella di mio fratello ne arrochite come quella di mio padre.

Come hanno fatto ad entrare?
Cerco di trovare una risposta e l'unica plausibile è che Nicholas non ha chiuso la porta quando se ne è andato.
Ma questo non giustifica assolutamente il fatto che qualcuno è al piano di sotto senza aver avuto alcun permesso di entrare.
Okay
Calmati.
Decido di fare l'unica cosa sensata in questo momento e cioè: barricarmi in camera.
Faccio per girarmi in modo da andare a chiudere la porta ma una voce decisamente molto vicina mi fa sobbalzare e fermare subito.
"Hey" dice semplicemente ed il tono sembra quasi gentile.
Caccio un urlo e gli tiro la prima cosa che mi capita tra le mani ,cioè: un cuscino.
Ma che cazzo
Ovviamente non lo colpisco nemmeno per scherzo, oltre al fatto che non gli avrei assolutamente fatto nulla in caso contrario.

Lui mi fissa con aria d'attesa con due pozze azzurre al posto degli occhi, sembra completamente tranquillo ed è appoggiato allo stipite della porta come se stessimo parlando del tempo.
Non sembra potenzialmente pericoloso al momento.
"Chiamo la polizia." Dico allora dopo alcuni minuti di silenzio, alzo il mio cellulare facendogli notare che ho gia composto il numero in una silenziosa minaccia che dice chiaramente 'non ti conviene muoverti'

Lui non fa nulla ,rimane nella stessa posizione di prima e a quanto pare il mio avvertimento non lo scalfisce minimamente, mi domando se sia perché sembro poco credibile visto il leggero tremore del cellulare dato dalle mie mani.
Devo calmarmi.
Vedo con la coda dell'occhio un ammasso di libri alla mia destra così senza pensarci due volte ne afferro uno e glielo tiro; lui sembra non aspettarsi questa mossa infatti sta per essere colpito quando sparisce nel nulla e il libro va a colpire il vuoto.
Ma che cazzo

Fisso il punto in cui si trovava prima con un'espressione abbastanza sconvolta chiedendomi se mi trovo ancora nel mondo dei sogni ed in realtà sto dormendo sul divano.
È sicuramente così
"Sono qui"
Urlo di nuovo e mi sa che tra un po' mi ritroverò senza voce, sposto lo sguardo alla mia sinistra ed è davvero , lo fisso scioccata.
Come?
Incomincio a stringermi la pelle sul braccio sperando di svegliarmi ma non succede, allora afferro nuovamente un libro e glielo lancio come per assicurarmi di aver davvero visto quello che ho appena visto.
Lui scompare nuovamente un secondo prima che il libro lo colpisca, socchiuso le labbra sentendo la testa iniziare a girare.

"Sono qua." Dice nuovamente ma adesso la sua voce è molto vicina, scatto in avanti allontanandomi il più possibile dalla finestra e da lui.
Torno a guardarlo incontrando nuovamente quelle due pozze azzurre che adesso sembrano divertite, a confermarlo sono le sue labbra piegate in un sorriso con tanto di denti.
Mi sforzo di pensare a come usciere da questa situazione facendolo rimanere tranquillo, mi fissa con ilarità ed è senza dubbio pazzo oltre a... non lo so.
Devo uscire da qui.
La porta.
In questo momento lui è vicino alla finestra, dalla parte opposta, sicuramente ha molte meno probabilità di arrivare prima di me all'uscita.
Okay

Non ci penso e corro più veloce che posso, riuscendo ad uscire chiudendo con un tonfo la porta alle mie spalle.
Cerco di raggiungere le scale ma quel ragazzo mi appare dal nulla davanti e per poco non gli sbatto contro, indietreggio all'istante.
Cazzo
"Dove credi di andare?" Domanda sempre con tono divertito e non sembra assolutamente seccato da tutta la situazione
Se cerco di colpirlo davanti lui andrà dietro...
Rifletto sperando vivamente che vada così, stringo i pugni e mi preparo a colpirlo ma una terza voce distrugge completamente i miei piani.
"Attento che ti colpisce dietro"

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