26.Oh si invece

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10 ore.
Sono 10 lunghissime ore che sono qui bloccata a mezzaria.
Ovviamente Cameron é rimasto a guardarmi solo per le prime 3 o 4 ore, dopo ha pensato bene di svignarsela.
Maledetto.

Era tornato ad un certo punto per vedere se avevo compiuto qualche progresso , ma vedendo che la situazione non era cambiata mi aveva lasciato da sola di nuovo.
Mai che provi pena per una povera mortale come me.

Sento la porta aprirsi per poi vedere la figura del soggetto in questione dirigersi verso di me con un cuscino in mano.
Lo guardo perplessa.
"Vengo a farti compagnia per la notte." Dice prima di posizionarsi sulla panchina.
Strabuzo gli occhi.
"È notte?!" Chiedo guardandomi intorno ricordandomi poi che non ci sono finestre.
Siamo sotto terra.

"Già sei qui da un bel po'" mi guarda con il suo solito cipiglio.
"E tu non hai intenzione di liberarmi." Dico nella speranza che mi risponda 'in realtà solo venuto qui per questo'.

Ma ovviamente mi sbaglio.
"Devi liberarti da sola." Alza le spalle distogliendo lo sguardo.
"Ma non riesco ad arrabbiarmi senza un imput" mi lamento .
Lui riporta lo sguardo su di me alzando un sopracciglio
"E l'altro giorno qual'era l'imput?" Mi chiede.
Ouch.

"Federico." Rispondo velocemente mentendo, evito di dirgli che a vera motivazione era lui che si limonava l'anatra davanti ai miei occhi.
Probabilmente mi riderebbe in faccia.

"Non ti crederebbe nemmeno un  bambino di sei anni." Sentenzia scuotendo la testa.

"A proposito come sta?" Chiedo nella speranza di cambiare discorso , anche se dalla sua faccia per niente convinta capisco che non mi crede.
Proprio per niente.
"Meglio." Rimane sul vago.
Ecco una cosa che mi fa imbestialire.

Poi lo guardo per bene mentre mi fissa e capisco che lo sta facendo apposta.
"Non funziona così." Dico assottigliando gli occhi
"Ci ho provato" alza le mani a mo di resa.

Sbuffo rincominciando a fissare il muro davanti a me, perchè è questo che ho fatto nelle ultime ore.
Fissare il muro.
Molto divertente.

"Sai che sei noiosa?" Se ne esce ad un certo punto il moro difianco a me.
"Io sarei noiosa? Mi hai immobilizzato e non hai intenzione di liberarmi. Sei tu quello noioso." Riporto lo sguardo su di lui che ora è steso a contemplare il soffitto.

"Mah non lo so, disolito parli un sacco." Si gira anche lui facendo incrociare i suoi occhi con i miei.
"E disolito cosa mi dici quando parlo un sacco?" Gli chiedo.

Ma prima che possa dire qualsiasi cosa lo blocco aggrottando le sopracciaglia e metto il broncio.
"Ma non ti stanchi mai di parlare" tento di imitare la sua voce con scarsi risultati facendolo ridacchiare .

"Io non parlo così e non ho quella faccia." Ribatte
"Oh si invece." Annuisco confermando le mie parole
"Beh sempre meglio di questo" dice facendo finta di swishare con i capelli e spostarseli da un lato sbattendo ripetutamente le sopracciglia

"Esci immediatamente da questa stanza!" Fa una voce acuta mettendo le labbra a mo di gallina e cercando di coprirsi con una coperta immaginaria facendo una faccia indegnata, scoppio a ridere.
"Io non faccio così!" Dico tra una risata e l'altra
"Oh si invece." Mi scimmiotta ed alzo gli occhi al cielo .
È incredibile.

"Sei comunque peggio tu" scuoto la testa divertita
"E sentiamo in cosa sarei peggio?" Mi chiede incrociando le braccia al petto ed appoggiandosi con la schiena al muro.
Ohoh non dovevi chiederlo.

"Beh sei presuntuoso, arrogante, egocentrico , antipatico..." mi blocca alzando la mano nella mia direzione.

"Ti stai divertendo?"

"Più di quanto pensi" faccio un sorriso smagliante ed effettivamente è vero.
Mi sto divertendo un mondo.

"Disolito questi pensieri li tengo nella mia testa ma dirteli, beh, quello non ha paragoni" continuo vedendolo aggrottare ancora di più le sopracciglia.
Non si sarà mica offeso?

"Però hai anche dei pregi" tento di rimediare e spero con tutto il cuore che non mi chieda quali.
"Tipo?" Ecco appunto.
"Mh..." Mi fingo pensierosa
"No in realtà non ne hai." faccio la linguaccia vedendo l'accenno di un sorriso sulle sue labbra mentre scuote la testa.

"Hai dimenticato che sono un figo." Dice .
Ci risiamo.

"Ancora con questa storia? Veh che chi si loda si imbroda." Lo avverto
"Sono già imbrodato di mio tranquilla"

Seguono attimi di silenzio.
"Perchè non mi parli un po' di te?" Gli chiedo sperando che si lasci andare almeno questa volta.
"Cosa dovrei dirti?" Mi risponde e faccio i salti di gioia mentali sentendo che non mi ha risposto 'fatti gli affari tuoi' o cose simili.

"Non lo so... colore preferito?" Dico la prima cosa che mi viene in mente.
Che domanda patetica.
"Blu." Risponde e mi stupisce per la seconda volta, avrei scommesso sul nero.

"E perchè?"
"È un bel colore." Scrolla le spalle.
"Il mio é il rosso." Lo sento ridacchiare
"Non l'avrei mai detto"  dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo, lo guardo perplessa.
"Cioè?"
"Il tuo nome." Mi indica come se stesse parlando a una bambina di 3 anni.
"È associato a un colore: il rosso scarlatto" conclude
"Oh... non lo sapevo" dico e cala di nuovo il silenzio.

"Hai fratelli o sorelle?" Gli chiedo e lo vedo aprire gli occhi di scatto.
"Ho sonno Scarlet." Mi risponde ma si vede lontano un miglio che non è vero.
"Solo questa domanda poi ti lascerò dormire e tornerò a cercare di liberarmi in silenzio." Voglio sapere del perchè di questa sua reazione.
"Si, ho una sorella." Risponde sospirarno e richiudendo gli occhi.
"E come si chiama?" Continuo volendo sapere di più.

Lui riapre gli occhi e mi guarda scocciato
"Questa è l'ultimissima" mi affretto a dire
"Emily." Dice guardando il vuoto.
Ed ora capisco il perchè del colore.
Emily: un nome associato al colore blu.

"Bel nome" affermo non sapendo cosa dire, non voglio che si metta a dormire, sarebbe come stare di nuovo sola.

"Anche io ho un fratello." Cerco di conversare in qualsiasi modo, ti prego non addormentarti.
"Lo so." Mi risponde e io lo guardo perplessa.
"Non lo sopporto proprio" riprendo ma non risponde tira solo un gran sospiro.
"Non ti è mai capitato di non sopportare tua sorella?" Gli chiedo
"Le devo troppo. Non riuscirei mai a non sopportarla." Tiene gli occhi chiusi mentre dice queste cose con ovvietà ma anche con un filo di malinconia nella sua voce.
Ok meglio cambiare argomento.

"Si chiama Nicolas." Continuo
"So anche questo." Ripete
"Come fai a saperlo?" Dico spazientita.
È impossibile che sappia tutto.
"Come ti ha detto Josh, ti abbiamo osservato per un mese." Dice tutto tranquillo.
"Cos'altro sai?"
"Che ora voglio dormire."

Sbuffo alzando gli occhi al cielo.
"Se volevi dormire potevi benissimo andare nella tua stanza." Ribatto stizzita, mossa sbagliata.
"Messaggio ricevuto." Prende il cuscino e si alza dirigendosi verso la porta.

"Cameron" lo chiamo ma non si gira.
"Cameron vieni qui dai." Continuo ma niente.

Inizio a camminare precipitandomi verso di lui e gli afferro il  braccio, si gira guardandomi sconvolto.
Ci metto un po' a realizzare.
Non ci credo.

Muovo il braccio poi la gamba sicura si stare sognando.
Quando mi rendo conto di essermi liberata faccio un enorme sorriso e butto le braccia al collo del moro davanti a me che continua a guardarmi scioccato.

"Ce l'ho fatta!" Grido mentre lo stritolo con le mie braccia e lui a sua volta mi cinge la vita con le sue.
"Se ci voleva così poco , bastava chiedere." Fa un sorriso sghembo mentre mi stringe ancora di più.

Ok così mi soffoca però.

"Cameron mi sono appenna liberata, non vorrei morire" dico cercando di staccami, mi poggia a terra guardandomi.

Inzio a saltellare felice come una pasqua e mi metto a correre.
"Sono liberaaa." Faccio movimenti senza senso sotto il suo sguardo divertito.

"Preparati alla prossima manche" mi dice per poi uscire seguito da me.
Oh no.

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